22 anni senza Davide "Dax" Cesare
Resoconto delle tre giornate di memoria e lotta | Ricordo di Fausto e Jaio | Ampia pagina dedicata alle lotte operaie in Italia | Imponente manifestazione a Belgrado contro il presidente Vučić
Buonasera,
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Le trasmissioni, intanto, proseguono sulle nostre frequenze: il lunedì sera si riparte con All That Jazz alle 20; alle 21 tocca a Punk Rock City; alle 22 Desert Caravan (musiche e culture psichedeliche); alle 23 Revolution Rock (musica, storie e lotte).
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MILANO - Si è concluso il weekend di iniziative in memoria di Davide “Dax” Cesare, ucciso per mano fascista in via Brioschi il 16 marzo 2003.
Quella notte di 22 anni fa, divenuta poi “la notte nera di Milano”, Dax fu aggredito, insieme ad altri compagni e compagne del centro sociale Orso, l’Officina della Resistenza Sociale, da tre neofascisti, padre e due figli, che lo accoltellarono a morte.
Come ogni anno l’Associazione Dax 16 marzo 2003 organizza iniziative volte, da un lato, a tenere viva la memoria e, dall’altro, a rendere il ricordo di Dax un mezzo per portare avanti iniziative di lotta e socialità.
Il resoconto delle tre giornate di Marta, dell’Associazione Dax 16 marzo 2003 ai microfoni di Radio Onda d’Urto.
Venerdì scorso l’assemblea pubblica all’Università Statale di Miliano dal titolo “Dax resiste contro guerra e stato di polizia”: partecipati i tavoli di confronto che approfondivano il tema della guerra, del genocidio del popolo palestinese, fino ad arrivare alla repressione delle lotte sociali e dell’antifascismo, attraverso norme liberticide come il ‘ddl sicurezza’.
Sabato il corteo (in foto) alla vigilia dell’anniversario dalla “notte nera” di Milano. Attraversata da migliaia di persone, in particolare giovani e giovanissimi, la manifestazione ha attraversato i luoghi “simbolo” della storia di Dax. A chiudere la tre giorni, domenica, una giornata di sport popolare “contro olimpiadi e gentrificazione”.
Le corrispondenze dal corteo realizzate dalla nostra redazione durante la manifestazione di sabato 15 marzo.
Sono giorni di anniversari a Milano. Il 18 marzo è il giorno in cui si ricorda “con rabbia e amore” Fausto e Jaio, compagni antifascisti del Leoncavallo uccisi il 18 marzo 1978 per il loro lavoro militante in quartiere e in particolare sul fronte del rapporto tra fascisti, criminalità e spaccio di eroina.
Qualche minuto prima delle 20 di sabato 18 marzo 1978 in via Mancinelli a Milano, colpi d’arma da fuoco uccidono Fausto Tinelli e Lorenzo “Jaio” Iannucci, militanti del centro sociale Leoncavallo. Una ferita ancora aperta perchè la “giustizia italiana” ha archiviato il caso nel 2000, senza che vi fossero responsabili.
Quarantasette anni dopo Milano ricorda Fausto e Jaio, come ogni anno, mette in campo un’iniziativa in via Mancinelli, luogo del loro omicidio. Appuntamento martedì 18 marzo alle ore 17, come spiega ai microfoni di Radio Onda d’Urto Paolo dell’Associazione familiari e amici di Fausto e Jaio.
LOTTE OPERAIE - Ampia pagina dedicata alle mobilitazioni sui luoghi di lavoro in Italia.
Partiamo dallo sciopero nazionale di lavoratori e lavoratrici di Feltrinelli. Dalle 10 alle 12 di stamane un presidio davanti alla Fondazione Feltrinelli di Milano, in zona Porta Garibaldi. L’agitazione è stata indetta nell’ambito dello sciopero nazionale da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
La vertenza coinvolge 1.200 dipendenti che lavorano nella catena di librerie Feltrinelli e Finlibri. Lo sciopero è stato proclamato per denunciare lo stallo nelle trattative per il rinnovo del contratto integrativo, spiegano le sigle sindacali.
I sindacati contestano l’assenza di avanzamenti concreti e l’indisponibilità dell’azienda a trovare soluzioni adeguate su questioni essenziali. Dal presidio di Milano Fabio, lavoratore in Feltrinelli.
Veniamo ora alla vertenza Stanadyne di Castenedolo (BS): da 100 giorni i lavoratori e le lavoratrici proseguono il presidio permanente davanti all’azienda produttrice di iniettori per motori che a inizi dicembre 2024 aveva annunciato in modo unilaterale la chiusura.
Oggi, lunedì 17 marzo, nella sede di Regione Lombardia a Milano si è tenuto un incontro tra sindacati e azienda in liquidazione, alla presenza dell’assessora Tironi, di Regione Lombardia, Confindustria e il sindaco di Castenedolo Bianchini. Fuori il presidio di una delegazione di operai e operaie (in foto).
In una nota congiunta affermano che “il liquidatore si è impegnato ad aggiornare quotidianamente i lavoratori rispetto alla trattativa che sta dando concrete prospettive e che pare possano accelerare nei prossimi giorni”. Le parti si rivedranno il prossimo 31 marzo. L’aggiornamento con Barbara Basile, Fiom Cgil di Brescia.
Sempre dal mondo del lavoro:
Tornano in sciopero lavoratori e lavoratrici reggiani di Meta System, società specializzata in sistemi elettronici per il settore automobilistico, da mesi al centro di una delicata vertenza per salvaguardare i posti di lavoro;
Nuova giornata di mobilitazione per le lavoratrici e i lavoratori Ikea in lotta per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, scaduto nel 2018;
Continua la mobilitazione delle Assemblee Precarie Universitarie. Al centro della protesta rimangono la riforma Bernini del pre-reuolo (attualmente sospesa, ma non ritirata) e i tagli che colpiscono “un’università sempre più disarmata di ricerca e armata di guerra”.
SERBIA - Imponente manifestazione sabato a Belgrado, contro il presidente Vučić.
L’ampia mobilitazione segue la strage alla stazione di Novi Sad, dove il primo novembre scorso il crollo di una tettoia esterna durante i lavori di ristrutturazione provocò la morte di 15 persone.
La cattiva gestione dei lavori e delle successive indagini sono stati alla base del massiccio movimento di protesta che va avanti in tutta la Serbia ormai da 4 mesi, contestando tra le altre anche la corruzione dilagante nel Paese.
Cosa chiede il movimento di protesta e quali sono i protagonisti? Le interviste a Radio onda d’urto di Ennio Remondino, ex inviato in zone di guerra per la RAI, profondo conoscitore della Serbia ed ora curatore del suo blog remocontro.it e da Belgrado a Massimo Moratti dell’Osservatorio Balcani Caucaso che ha partecipato alla manifestazione di sabato.
Sulle frequenze di Radio Onda d’Urto abbiamo in oltre approfondito:
Manifestazione antifascista sabato a Padova, con oltre un migliaio di partecipanti, contro l’annunciata sfilata nazionale di Casapound, relegata alla periferia della città, mentre antifascisti-e hanno sfilato in centro storico;
Migliaia di persone, 10mila per le realtà organizzatrici, sono scese in piazza a Roma, nell’iniziativa di Piazza Barberini contro il riarmo dell’Unione europea, contro la difesa comune e per il ripudio della guerra;
“Catania non si arruola”, ampia partecipazione corteo contro il riarmo e la guerra organizzato dalla Rete Solidale per denunciare le politiche guerrafondaie dell’Unione Europea.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
17 marzo 1942 - Fascisti italiani e croati assassiano la Partigiana yugoslava Nada Dimic:
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