25 Aprile 1945 - 2025. Da domani un mese di trasmissioni speciali
Israele rompe tutte le "tregue": bombe su Gaza e Libano, assedio continuo in Cisgiordania | A Riad i colloqui sull'Ucraina, senza l'Ucraina | "Sbatti il prof in prima pagina"
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25 APRILE 1945 - 2025 -
Inizia domani, 25 marzo, il ciclo di trasmissioni speciali di Radio Onda d’Urto dedicate alla Resistenza e all’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Approfondiremo i temi della lotta partigiana seguendo la lettura dello storico e partigiano Claudio Pavone, secondo la quale la guerra resistenziale comprese in sé tre guerre: di liberazione nazionale, contro l’occupazione tedesca; civile, tra fascisti e antifascisti; e di classe, per la rivoluzione e l’emancipazione sociale del proletariato. Andranno in onda dal lunedì al venerdì, dal 25 marzo al 25 aprile 2025, nello Spazio Approfondimenti del mattino e in quello del pomeriggio. Tutte le puntate saranno disponibili in podcast su questa pagina del nostro sito. Oggi pomeriggio, in studio, Michele e Umberto della redazione hanno presentato questo ciclo di trasmissioni. Di seguito un estratto dell’intervento di Umberto.
MEDIO ORIENTE - In Palestina ha superato le 50mila vittime il bilancio del genocidio per mano israeliana. Israele rivendica di aver eliminato 'il nuovo premier di Hamas', cioè Ismail Barhoum. Per farlo, l’Idf ha bombardato con i caccia F16 l’ospedale Nasser di Khan Yunis, uccidendo altre 21 persone. Decine di feriti anche tra pazienti e personale sanitario. Il secondo piano è stato distrutto oltre a essere stato interessato da un vasto incendio che ha costretto a chiudere il reparto di chirurgia. Ad oggi, restano solo tre ospedali operativi nel sud della Striscia.
Dalla ripresa del genocidio su larga scala, sono 730 i palestinesi ammazzati, a cui aggiungere migliaia di feriti e oltre 2 milioni di persone da quasi un mese lasciati in maniera criminale senza elettricità, cibo, farmaci e acqua. Ci sono poi gli sfollamenti continui. L’ultimo riguarda il quartiere di Tel al-Sultan di Rafah. Colonne di carri armati israeliani sono intanto in marcia verso il sud di Gaza, in particolare verso al-Mawasi. In Cisgiordania intanto Tulkarem è sotto assedio israeliano da 57 giorni, Jenin da 63. Qui ci sono 21mila sfollati e le forze israeliane hanno distrutto tutte le strade del campo profughi, l'80% di quelle della città. 3.200 case sono state evacuate con la forza e si contanto oltre 34 morti ammazzati. L’esercito israeliano è tornato intanto a bombardare anche il Libano, nonostante il cessate il fuoco che, comunque, Tel Aviv non ha mai davvero rispettato. Su Radio Onda d’Urto oggi collegamenti con la Palestina e con il Libano.
UCRAINA - Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, un attacco aereo russo sulla città di Sumy ha provocato oltre 70 feriti, mentre nella regione russa di Belgorod un attacco di Kiev ha colpito 4 elicotteri militari a terra. Nel frattempo a Riad proseguivano i colloqui tra Usa e Russia. Ue, e soprattutto la stessa Ucraina, rimangono alla finestra, escluse dal tavolo negoziale. Secondo le prime dichiarazioni di fine giornata, oggi si sarebbe parlato soprattutto di territori e linee di demarcazione, ma anche della centrale di Zaporizhia e di altre risorse energetiche. Da Mosca tengono comunque a precisare che non è stata raggiunta “nessuna firma”. Noi abbiamo raccolto oggi le analisi di Sabato Angieri, corrispondente de Il Manifesto dall’Ucraina, e di Giorgio Comai, di Osservatorio Balcani-Caucaso.
SCUOLA - Gaia Righetto, insegnante precaria di Treviso e attivista, è messa sotto attacco da una campagna diffamatoria provocata dalla pubblicazione di un articolo sul quotidiano 'La Verità'. L'accusa rivolta a Gaia riguarda il suo impegno politico, dalle lotte per la difesa del diritto all'abitare a quelle insieme ai migranti, fino a quelle per l’autodeterminazione delle donne e della comunità LGBTQIA+. L’insegnante è stata messa ora sotto esame da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, a seguito di un esposto presentato dal deputato leghista Rossano Sasso. Un’azione che rischia di influire pesantemente sul suo futuro lavorativo.
Alla diffamazione della destra sta però rispondendo una forte reazione di solidarietà da parte della comunità scolastica e di numerosi cittadini. È stata infatti lanciata una petizione su Change.org dal titolo “Sbatti il prof in prima pagina: Basta con questo clima intimidatorio”, che vuole non solo esprimere solidarietà all’insegnante, ma anche denunciare una tendenza sempre più diffusa a colpire le lavoratrici e i lavoratori della scuola che esprimono opinioni considerate “scomode”. Oggi abbiamo intervistato Gaia Righetto, insegnante e attivista.
Oggi su Radio Onda d’Urto anche:
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
24 marzo 1944 - L’eccidio delle Fosse Ardeatine a Roma
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