25 novembre: la violenza di genere aumenta
I collegamenti dalle manifestazioni di Non Una di Meno | Torino: decreto di espulsione per l'attivista Mohamed Shahin, al via la campagna di liberazione nazionale | Brescia: nuovo ordine di Gaza Cola
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25 NOVEMBRE - Oggi è la Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere.
Una giornata che non ha visto grandi miglioramenti a 26 anni dalla sua proclamazione, nel 1999, da parte dell’Onu. La data fu scelta per ricordare cosa accadde il 25 novembre 1960, in Repubblica Dominicana: 3 attiviste politiche del Movimento 14 Giugno, le sorelle Mirabal (Patria, Minerva e Maria Teresa, in foto) - nome di battaglia Las Mariposas - furono rapite, torturate e trucidate per ordine del dittatore fascista, razzista e anticomunista, Trujillo, ucciso l’anno dopo dalla rabbia popolare scaturita propria da quel massacro. La puntata di Storia di classe di fine newsletter è dedicata proprio a questo.
Radio Onda d’Urto ha ricostruito la storia delle sorelle Mariposas, guardando al significato politico del loro omicidio e della loro lotta, nonché alla sua influenza sui femminismi successivi, con Viviana Cassini, presidente del Centro antiviolenza Casa delle Donne di Brescia.
Venendo all’oggi, Unicef ricorda che, secondo i dati del nuovo rapporto congiunto Unicef, Oms, UN Women, Unfpa, Hrp, Unodc e Undesa,
quasi una donna su tre - 840 milioni stimate a livello globale (dato 2023) - ha subito violenza da parte del partner o violenza sessuale nel corso della propria vita, una cifra che è rimasta invariata rispetto al 2000.
Il contesto italiano, poi, è quello di numeri drammaticamente in aumento: ad agosto 2025 il Viminale, con la pubblicazione annuale dei dati su “sicurezza e ordine pubblico”, ha confermato che – nonostante altri reati siano costantemente in calo – i femminicidi, invece, nel nostro Paese continuanano ad aumentare. Un aumento di oltre il 15% per quelli compiuti da partner o ex, rispetto allo scorso anno.
A conferma di ciò, i dati diffusi oggi dall’Istat, riferiti al 2024, che mettono in evidenza come il 91,4% delle uccisioni di donne sono riconducibili ad omicidi di genere: 106 vittime nel 2024 su un totale di 116 donne ammazzate. A uccidere le donne italiane sono uomini italiani che rientrano nella cerchia delle loro più strette relazioni, sottolinea ancora l’Istat. L’incidenza dei femminicidi sul totale delle donne uccise oscilla dall’82,1% del 2023 al 91,4% del 2024.
Dai dati alle iniziative di piazza. Il 25 novembre, in Italia, è già iniziato sabato, con le 70 mila presenze al corteo nazionale NUDM “Sabotare guerre e patriarcato”.
Oggi invece iniziative territoriali, principalmente nel pomeriggio: a Brescia, da dove trasmettiamo, al Magazzino 47 si è svolta nel primo pomeriggio una lezione di educazione sesso-affettiva al consenso, organizzata dal Collettivo Onda Studentesca, mentre dalle 16.30 si è svolto un presidio in Piazzetta Bell’Italia organizzato dal Comitato Transfemminista 8 Marzo “per rinominare e ricordare ogni giorno tutt3 le vittime di femminicidio”. Le voci dal presidio bresciano raccolte dalla nostra redazione.
Da Brescia, poi, questo pomeriggio la partenza collettiva in treno per Milano, per raggiungere il corteo indetto da Non Una Di Meno, che si è dato appuntamento alle 18.30 in piazza Oberdan, e a cui - mentre scriviamo - stanno partecipando migliaia di persone. Dalla piazza transfemminista Elena di Non Una di Meno Milano.
Qui i collegamenti anche da Bergamo e Torino.
PALESTINA - Di Palestina si parla, in occasione del 25 novembre, nel nuovo rapporto di Oxfam. Il genocidio a Gaza e l’occupazione illegale della Cisgiordania da parte di Israele hanno un impatto indicibile sulle donne palestinesi. “Un’emergenza drammatica che la comunità internazionale e le Nazioni Unite avrebbero potuto contrastare e prevenire” fa sapere Oxfam, fatta di stupri, sopraffazione, violenza, aborti.
A Gaza, le donne e i bambini rappresentano la maggior parte delle vittime del genocidio commesso da Israele negli ultimi 2 anni. Sale anche oggi sale il numero delle vittime palestinesi a Gaza: 69.775 è il bilancio delle persone uccise secondo il ministero della sanità nella Striscia, senza contare i dispersi e i cadaveri tutt’oggi sotto le macerie. Le fonti mediche hanno che solo nelle ultime 24 ore sono 17 i corpi arrivati negli ospedali della Striscia di Gaza, tra cui tre vittime uccise in queste ore e 14 i cui resti sono stati recuperati dalle squadre di soccorso.
“Voci Libere. Donne che resistono all’occupazione” è il titolo dell’evento che si svolgerà domani, mercoledi 26 novembre, al Laboratorio Kasciavit di Milano. La presentazione con Elena Castellani di Assopace Palestina.
Intanto dentro Gaza piogge, vento e maree sono tornate a rendere un inferno la vita di chi è sopravvissuto in questi anni a Gaza sotto tende e rifugi di fortuna, in particolare nella spiaggia di Al-Mawasi e nella zona di Khan Younis. Centinaia di tende sono crollate sulla testa degli abitanti. Per l’ennesima volta, le famiglie colpite hanno perso tutto.
La corrispondenza con Sami Abu Omar, nostro collaboratore dalla Striscia di Gaza e cooperante di diverse realtà solidali italiane.
Dalla Palestina all’Italia, tornando a Torino. Mohamed Shahin, volto noto delle mobilitazioni contro genocidio e occupazione in città, è stato colpito da un decreto di espulsione per presunti motivi di sicurezza. La sua colpa: avere partecipato in prima fila, a 2 anni di mobilitazione per la Palestina. Nato in Egitto, vive in Italia da 21 anni ed è imam della moschea di via Saluzzo.
Ora sarebbe – “sarebbe”, perchè gli avvocati denunciano infatti di non avere ricevuto alcuna notifica - nel Cpr di Caltanissetta. In mattinata presidio e conferenza stampa di denuncia sotto la Prefettura di Torino, che ha lanciato la campagna di liberazione nazionale, con mobilitazione permanente. Le voci dalla conferenza stampa e le interviste.
BRESCIA - Riapre a Brescia l’ordine di acquisto solidale della Gaza Cola, in versione original o zero.
Dallo scorso ordine il csa Magazzino 47 ha raccolto 8.805 euro devoluti alla campagna S.O.S. Gaza che contribuisce a progetti di comunità nella Striscia: distribuzione alimentare, di acqua potabile, di beni di prima necessità e farmaci; di supporto logistico, psicologico, didattico e ludico; di “cash assistance” e tanto tanto altro.
Qui tutte le informazioni per ordinare.
Su Radio Onda d’Urto puoi anche ascoltare:
“Onda Anomala” - Notizie eventi movimenti dal clima che cambia, la trasmissione quindicinale di Radio Onda d’Urto all’interno della casetta degli attrezzi del martedì pomeriggio. La puntata di oggi è dedicata alle olimpiadi invernali Milano Cortina 2026
Sfrattata tre mesi fa, una famiglia di Trenzano (BS) aveva trovato ospitalità precarie e provvisorie presso amici ma da domenica si è trovata in strada. Radio Onda d’Urto ha raccolto la testimonianza del padre
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
25 Novembre 1960 - Il femminicidio delle sorelle Mirabal.










