Accordo in 8 punti tra le Forze democratiche siriane e il neoregime di Damasco
Il piano di riarmo divide, mentre le armi continuano a transitare da Montichiari | Il Messico e i dazi di Trump | Bologna ricorda Federico Lorusso | Il processo per la sparatoria di Cascina Spiotta
Buonasera,
Qui è FuoriOnda, newsletter quotidiana nei giorni feriali di Radio Onda d’Urto.
A cura della redazione informativa, viene pubblicata non appena chiudiamo la porta della Radio alle 20: come tutte le email, tu la puoi leggere quando vuoi!
Le trasmissioni, intanto, proseguono sulle nostre frequenze: al via alle 20 Il disagio nella civiltà; alle 21 Blues metal jacket, blues e dintorni con Andrea Fusari; alle 22 Arrapaho; alle 23 Settantasette, storia e altro sulla popular music.
Qui tutti i modi in cui potete ascoltare in diretta Radio Onda d’Urto!
SIRIA - In Siria firmato uno storico accordo tra Amministrazione autonoma rivoluzionaria della Siria del Nord e dell’Est, conosciuta in Occidente anche come Rojava, e il neoregime di Damasco.
Mazloum Abdi, comandante in capo delle Forze democratiche siriane e Al Jolani - l’ex jihadista autonominatosi presidente del governo di transizione in Siria - hanno firmato un accordo in 8 punti da implementare entro fine 2025.
Da capire come questo avrà eventuali conseguenze sui massacri degli jihadisti contro la minoranza alawita sul lato costiero della Siria e anche come reagirà la Turchia e le sue milizie jihadiste, che solo ieri, lunedì 10 marzo, hanno scagliato un’offensiva senza precedenti attorno alla diga di Tishreen, con 70 attacchi in 24 ore. Nei raid su Sarin, lato meridionale del cantone di Kobane, ucciso un bambino e altri due sono rimasti gravemente feriti.
Sempre nelle ultime ore i miliziani di HTS, la milizia dello stesso Al Jolani, hanno attaccato i quartieri curdi della metropoli di Aleppo, dove i residenti si sono organizzati secondo i principi del confederalismo democratico ispirati dal pensiero di Abdullah Ocalan e al centro anche dell’esperienza rivoluzionaria della Siria del Nord e dell’Est.
Le prime valutazioni su Radio Onda d’Urto di Jacopo Bindi, dell’Accademia della modernità democratica. Di seguito un estratto del suo intervento
Per approfondire il contesto in cui sono avvenuti i massacri degli jihadisti contro la minoranza alawita sul lato costiero della Siria, vi riproponiamo l’intervento di ieri, sempre di Jacopo Bindi, disponibile qui.
RIARMO EUROPEO - Von der Leyen ribadisce di voler usare “tutte le leve finanziarie per ReArm Europe”. Contro il suo progetto, europarlamentari del M5S hanno manifestato fuori dal Parlamento europeo di Strasburgo – dove domani si vota – con lo striscione "Basta soldi per le armi". Con loro anche Conte. Il ministro italiano della Difesa Crosetto, invece, conferma il piano per arruolare 40mila soldati, mentre il ministro dell’Economia Giorgetti annuncia un piano da 200 miliardi “coinvolgendo il settore privato”. Non è chiaro in che modo, ma la presidenza della Commissione Ue ha già espresso apprezzamenti.
Proprio contro il riarmo europeo è in via di costruzione una piazza alternativa a quella chiamata dalla Cgil e Michele Serra per il 15 marzo. Tra i primi a lanciare questo appuntamento, previsto sempre per il 15 marzo, PRC, PAP e altre realtà della sinistra, oltre ad alcune anime della Cgil che divergono dalla linea del segretario Landini.
Le armi, intanto, continuano a viaggiare attraverso l’aeroporto di Montichiari.
A denunciarlo, l’Usb Lavoro privato di Brescia che ha chiamato un presidio proprio per denunciare il continuo transito di materiale bellico dall’aeroporto. L’appuntamento è per venerdì 14 marzo 2025, come ricorda Dario Filippini, dell’Usb Lavoro Privato di Brescia
Tutto questo mentre, nella notte, un’ondata di droni militari ucraini ha preso di mira le città russe, in particolare la capitale Mosca. Il bilancio dell’attacco è di 3 morti e 18 feriti. La Russia, dall’altro lato, ha attaccato Odessa e continua ad avanzare sul terreno tra Donbass e Kursk. Sul lato diplomatico Kiev si dice pronta a un cessate il fuoco parziale. La proposta stamattina a Gedda, durante l’incontro con la delegazione Usa. Venerdì l’inviato Usa, Witkoff, sarà invece a Mosca da Putin. Gli stati europei restano tagliati fuori dalla trattativa. Secondo fonti Nato, l’attuale segretario generale dell’Alleanza atlantica Rutte sarà giovedì alla Casa Bianca per incontrare Trump.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, l’analisi di Fulvio Scaglione, giornalista esperto di Russia ed Est Europa e direttore di Inside Over. Di seguito un estratto del suo intervento.
MESSICO - Erano 350mila le persone che hanno affollato lo Zocalo, cuore di Città del Messico, a sostegno della presidente Claudia Sheinbaum, dopo che gli Usa hanno posticipato di un altro mese i dazi al 25% contro il Paese. Per la leader del partito Morena, “Trump non imporrà più i dazi contro il nostro Paese”.
Non è chiaro cosa i due Paesi abbiano concordato; da tempo il Messico ha stretto ulteriormente sul fronte migranti, spedendo migliaia di soldati al confine nord e rendendo ancora più dura la vita a chi parte dai Paesi centroamericani, entrando in Messico dalla zona di Tapachula.
Resta quindi ancora tutta da capire l’annunciata intesa, tra migranti, armi, Fentanyl, criminalità organizzata ma soprattutto temi economici, a partire dai mega progetti infrastrutturali, ferocemente contestati a sinistra da comunità native e realtà per la giustizia sociale e climatica.
Il tutto mentre dagli Usa al Messico è stato estradato Ariel Núñez Figueroa, 30enne ricercato “per sequestro e crimine organizzato per il suo presunto ruolo nell’omicidio di 43 studenti della Scuola Normale di Ayotzinapa, nel settembre 2014″, fanno sapere fonti messicane. Núñez Figueroa era un poliziotto di Huitzuco, nello stato di Guerrero, dove avvenne la scomparsa dei 43 “normalistas”.
Dal Messico, la corrispondenza e le valutazioni di Andrea Cegna, collaboratore di Radio Onda d’Urto. Di seguito un estratto del suo intervento.
ANNI SETTANTA - Cade oggi il quarantottesimo anniversario dall’omicidio del compagno di Lotta Continua, Francesco Lorusso, ucciso da un carabiniere, a colpi di arma da fuoco, l’11 marzo del 1977 a Bologna, durante gli scontri seguiti alle cariche ordinate per disperdere una manifestazione studentesca organizzata per contrastare un incontro di Comunione e Liberazione nell’ateneo bolognese.
Per l’occasione, anche quest’anno, una serie di iniziative in sua memoria, tra cui la presentazione del libro “Guai a chi ci tocca”, un libro importante sotto tanti punti di vista, come spiega di seguito Federico della nostra redazione dell’Emilia Romagna, con cui abbiamo approfondito anche i contorni, il valore e il significato di questa giornata.
Sempre oggi, ma in corte d’Assise ad Alessandria, la dichiarazione di Lauro Azzolini, 82 anni, ex militante delle Br, nel processo per la sparatoria di Cascina Spiotta del 1975, iniziata con le seguenti parole "Io c'ero quel giorno di 50 anni fa”.
Azzolini ha detto che nella sparatoria "morirono due persone che non avrebbero dovuto morire": il carabiniere Giovanni D'Alfonso (per il quale risponde di omicidio) e la brigatista Mara Cagol, per la quale nessuno è chiamato a rispondere, nonostante quel giorno sia stata di fatto giustiziata.
"L'ultima immagine che ho di Mara e che non dimenticherò mai – ha aggiunto Azzolini - è di lei con entrambe le braccia alzate, disarmata, che urlava di non sparare". Dopo le dichiarazioni di Azzolini, per i pm rimangono ancora “alcuni coni d’ombra”. Per questo insistono affinché vengano sentiti i coimputati Renato Curcio e Mario Moretti, anche loro ex militanti delle Br, oggi assenti in aula
Ricostruisce la vicenda ai nostri microfoni, Paolo Persichetti, inviato da L’Unità per seguire l’udienza. Di seguito un estratto dalla sua intervista
Oggi, sulle frequenze di Radio Onda d’Urto anche:
Nuova targa per Ramelli all’ITT – LSSA E. Molinari di Milano. Il Consiglio di Istituto dice no.
La conferenza stampa del comitato “Manteniamo l’ospedale sul Montecroce” di Desenzano del Garda, in cui torna a chiedere un nuovo studio di fattibilità sull’ospedale.
Onda Anomala || Resistenze ecologiche in contesti urbani
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
11 marzo 1977 - L’omicidio di Francesco Lorusso a Bologna
Se hai letto fin qua…
… è perché consideri Radio Onda d’Urto uno strumento di informazione importante! La newsletter Fuorionda nasce per dare ancora più visibilità a lotte, iniziative, commenti. Radio Onda d’Urto da sempre vive senza pubblicità, sostenendosi solo con il vostro aiuto e le iniziative di autofinanziamento.
Se pensi che sia importante continuare a tenere viva la radio e aumentare gli spazi di informazione utili a chi ci ascolta, come questa newsletter, considera di abbonarti e di inserire il codice fiscale 02084620174 nella tua dichiarazione dei redditi nello spazio apposito dedicato al 5X1000. Se sei già tra chi ci sostiene, aiutaci diffondendo questa newsletter e la conoscenza della nostra radio!