Altre decine di morti in Palestina, mentre una carovana di migliaia di persone si prepara ad andare a Rafah
Le corrispondenze dalla Striscia di Gaza, dalla Tunisia e da partecipanti italiani | Le analisi sulle rivolte in California | Lavoro, da Stellantis alla Logistica e la Cultura
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PALESTINA - Almeno 20 persone uccise oggi dalle forze di occupazione israeliane nei pressi del corridoio Netzarim, in uno dei cosiddetti centri di distribuzione degli aiuti umanitari, la trappola di Trump e Netanyahu, dove in due settimane sono stati ammazzati almeno 130 palestinesi. Sempre oggi 4 morti nel raid su una tenda che ospitava sfollati ad Al Mawasi, nord di Khan Yunis. 3 morti vicino Rafah; altre vittime – non si sa ancora quante, anche perché Tel Aviv ha tagliato le comunicazioni, telefoniche e web – pure a nord, vicino Jabalia, dove la situazione, pure secondo l’Onu, è “completamente catastrofica, oltre ogni immaginazione”.
Proprio dal sud di Gaza sentiamo Sami Abu Omar, cooperante del Centro culturale italo-palestinese Vik di Gaza City e nostro storico corrispondente. Ascolta o scarica
Prosegue anche l'assalto alla Cisgiordania occupata. Si aggrava la situazione a Nablus, seconda città della West Bank, da ieri sotto coprifuoco. I militari di Tel Aviv hanno circondato la città vecchia e nei rastrellamenti hanno ucciso due palestinesi, i fratelli Nidal e Khaled Omaira. Un altro morto, il 20enne Ra'iq Abdul Rahman Basharat, a Tubas, nella seconda fase dell'offensiva "Muro di ferro", lanciata a gennaio contro Jenin, Tulkarem e Faraa. I coloni intanto hanno rubato decine di capi di bestiame dai recinti palestinesi nella Valle del Giordano, mentre i bulldozer dell'occupazione hanno distrutto strutture agricole vicino Ramallah, decine tra tende e case a Massafer Yatta, Hebron, e Salfit; gas lacrimogeni e posti di blocco infine a Betlemme; coinvolti anche gli alunni di alcune scuole primarie.
Dentro Israele, invece, il tribunale di Ramla ha confermato il carcere per gli 8 internazionalisti rapiti in acque internazionali dalla "Madleen", imbarcazione della Gaza Freedom Flotilla. Nonostante i ricorsi di Adalah, Centro legale per i diritti delle minoranze in Israele, la corte ha ritenuto che il blocco navale criminale di Tel Aviv su Gaza è "legittimo". Da capire ora cosa accadrà concretamente all’equipaggio. Disposto quindi per 8 internazionalisti – tra cui l’europarlamentare francopalestinese, Rima Hassan –un divieto di ritorno per...100 anni e circa un mese di carcere, fino all’udienza di revisione della detenzione, fissata per l’8 luglio. Per uno degli attivisti, il brasiliano Thiago Avila, disposta anche una settimana di totale isolamento carcerario. L’aggiornamento sulla Freedom Flotilla del pomeriggio di mercoledì.
Ancora solidarietà internazionale con la Palestina. Al confine meridionale della Striscia, border tra Gaza ed Egitto, è diretta la Global March to Gaza. In queste ore si stanno radunando 52 delegazioni provenienti da tutto il mondo, che a Il Cairo hanno tenuto la conferenza stampa ufficiale. Si attendono 10mila persone, la metà abbondante delle quali è già in viaggio dalla sponda sud del Mediterraneo, con una carovana di bus e auto chiamata “Sumud – il Convoglio della Resistenza”. La corrispondenza dalla Tunisia con Lucia di Gaza Free Style di Pesaro e il racconto di Chiara, che parte da Brescia, e di Stefano, nostro collaboratore.
Sabato pomeriggio dalle 18 alla stazione metro San Faustino di Brescia parte un nuovo corteo.
USA - Sarebbero due gli italiani a rischio di finire a Guantanamo, con Trump che vuole deportare 9mila migranti – da ogni Paese - nella base occupata di Cuba. Uno dei due connazionali è in realtà stato rimpatriato alcuni giorni fa, mentre il secondo potrebbe essere espulso a breve, senza quindi passare – spera la Farnesina – dal lager di Guantanamo. Il tutto dentro la situazione da guerra civile costruita dal tycoon in California; la Guardia nazionale effettua arresti di massa tra i manifestanti che continuano a radunarsi nelle strade nonostante il coprifuoco. Migliaia di persone si stanno opponendo, in forme diverse – dalle marce pacifiche agli attacchi diretti - alle deportazioni di migranti volute da Trump e messe in pratica con i rastrellamenti da parte dell'Ice, nel mirino della rabbia popolare.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto i commenti e le valutazioni di Raffaella Baritono, docente di Storia e politica degli Usa all’Università di Bologna e di Mario Maffi, già docente di cultura Anglo – Americana all’Università Statale e studioso di culture urbane, migranti e giovanili.
SUICIDIO MEDICALMENTE ASSISTITO - Primo caso in Toscana dopo l'approvazione a febbraio della legge regionale su tempi e modalità, ispirata alla proposta di legge 'Liberi subito' dell'associazione Coscioni, poi impugnata dal governo. Ne dà notizia l'associazione: "Il 17 maggio, in provincia di Siena - spiega -, Daniele Pieroni, scrittore, ha potuto scegliere con lucidità e serenità di porre fine alla propria vita grazie alla sentenza 242/19 della" Consulta e alla legge" toscana. L'uomo, sessantenne, era affetto dal 2008 dal morbo di Parkinson e, per "una grave disfagia, era costretto a vivere con la Peg in funzione per 21 ore al giorno". Dimitri Palagi, compagno fiorentino, consigliere comunale per Sinistra Progetto Comune.
…e ancora ai microfoni di Radio Onda d’Urto…
Migliaia di licenziamenti concordati (6mila in poco più di un anno) e un rinnovo della parte economica del biennio per Stellantis, con l’esclusione della Fiom Cgil. Ne abbiamo parlato con Samuele Lodi, della segreteria nazionale del sindacato
La festa di Radio Black Out di Torino, una radio comunitaria basata su autogestione, autofinanziamento e un impegno politico chiaro: antifascismo, anticapitalismo, antisessismo e antiautoritarismo
Sabato 14 giugno 2025 a Brescia è in programma una iniziativa di solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della cultura, anche in vista dello sciopero del settore culturale previsto il prossimo autunno. Appuntamento ore 20 Arena del Parco Castelli.
Cariche al presidio di lavoratori e lavoratrici della GEODIS di Marzano, Pavia
La serata di presentazione del libro “L’Argentina non si vende. Paesaggi e resistenze al tempo di Milei” insieme agli autori Andrea Cegna e Piero Maderna, venerdì 13 giugno al CSA Magazzino 47 di Brescia. Ne abbiamo parlato con Andrea Cegna, nostro collaboratore
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
11 Giugno 1919 Biennio Rosso, la rivolta di La Spezia
E’ tempo di 730 e dichiarazione dei redditi!
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