Ancora massacri israeliani in Palestina
Gaza: la testimonianza di Martina Marchiò, responsabile delle attività mediche per MSF | Migranti: ActionAid e UniBa sui Cpr italiani | Strage operaia di Brandizzo: indagini chiuse, 24 indagati
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PALESTINA - Un altro giorno di massacri israeliani in Palestina. Secondo il Ministero della Salute del territorio, gli ospedali della Striscia di Gaza assediata hanno registrato altri due decessi "dovuti alla carestia e alla malnutrizione" nelle ultime 24 ore, portando il totale ad almeno 115.
Oltre un terzo dei 115 decessi per fame finora registrati a Gaza si sono verificati nell'arco di quattro giorni questa settimana. Lo scrive il The Guardian, citando i dati degli ospedali della Striscia. Secondo quanto riferito, 45 persone sono morte per fame in quattro giorni questa settimana, di cui due oggi. A titolo di confronto, 68 decessi attribuibili alla fame erano stati finora registrati complessivamente dal 7 ottobre 2023, secondo le statistiche del Ministero della Salute di Gaza.
Sono invece almeno 51 - di cui 12 mentre erano in fila per gli aiuti umanitari - i palestinesi uccisi dall’alba di oggi dagli attacchi israeliani che hanno colpito Gaza.
Il numero totale di palestinesi uccisi nei centri di distribuzione degli aiuti israelo-americani a Gaza è salito così a 995, a cui si aggiungono oltre 6.011 feriti e 45 dispersi, tutti civili affamati in cerca di cibo tra l’assedio e la carestia.
Sul fronte umanitario intanto il cibo continua ad entrare con il contagocce.
Sono circa 70 camion di aiuti umanitari, contenenti principalmente cibo, hanno attraversato la Striscia di Gaza, ma sono ancora più di 800 camion di aiuti che attendono di poter entrare.
Morte e devastazione anche nella Cisgiordania occupata.
Solo nelle ultime ore, due palestinesi, di 15 e 17 anni, sono stati uccisi dalle forze israeliane nella città di al-Khader, a sud di Betlemme. Inoltre, 25 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane tra Hebron, Ramallah e Nablus.
Di tutto questo, e molto altro, abbiamo approfondito i contorni nella lunga intervista a Martina Marchiò, responsabile delle attività mediche per Medici Senza Frontiere da poco rientrata da Gaza. La trovate qui. Di seguito un estratto della sua testimonianza
Sul fronte della solidarietà internazionale, intanto, proseguono le iniziative a sostegno del popolo palestinese e le attività di boicottaggio di Israele. Oggi sulle nostre frequenze:
Cresce il movimento BDS in Italia: l’intervista a Raffaele Spiga di BDS Italia.
Il presidio degli Studentə per la Palestina – Pisa sotto il rettorato di UniPi per chiedere la rottura degli accordi con Israele. La corrispondenza di Carla del movimento degli Studentə per la Palestina – Pisa.
MIGRANTI - Il lavoro di ricerca di Action Aid e dell’Università di Bari, ha fatto emergere nuovi dati che riguardano i 14 centri di reclusione per persone considerate non in regola con i documenti, in Italia e in Albania. Dall’analisi dei dati dai quali parte la denuncia, emergono costi elevatissimi e rimpatri ai minimi storici.
Nel frattempo sono 287 i migranti giunti a Lampedusa dopo che le motovedette di guardia costiera, Frontex e Guardia di Finanza hanno soccorso 5 barconi. Due dei migranti, con intossicazione da idrocarburi, sono stati trasferiti in elisoccorso al Civico di Palermo. Sui barconi, salpati da Zuwara e Zawija in Libia, gruppi di egiziani, siriani, iraniani, bengalesi, eritrei, pakistani e somali.
“Il più costoso, inumano e inutile strumento nella storia delle politiche migratorie italiane”. Con queste parole ActionAid e l’Università degli studi di Bari definiscono il CPR di Gjader che, nel 2024, è stato “effettivamente operativo” per appena 5 giorni per un costo giornaliero di 114 mila euro. Il dossier, pubblicato sul portale “Trattenuti”, esamina i costi e l’efficienza del centro albanese, nato in seguito alla stipula del discusso protocollo tra Roma e Tirana.
A fine marzo 2025, spiegano ActionAid e Unibari – a Gjader erano stati realizzati 400 posti. “Per la sola costruzione (compresa la struttura non alloggiativa di Shengjin) sono stati sottoscritti contratti, con un uso generalizzato dell’affidamento diretto, per 74,2 milioni – si legge nella ricerca. L’allestimento di un posto effettivamente disponibile in Albania è costato oltre 153mila euro. Il confronto con i costi per realizzare analoghe strutture in Italia è impietoso: nel 2024 il Cpr di Porto Empedocle è costato 1 milione di euro per realizzare 50 posti effettivi (poco più di 21.000 euro a posto)”. Inoltre, secondo i dati pubblicati sul portale, per l’ospitalità e la ristorazione delle forze di polizia impiegate sul territorio albanese, l’Italia ha speso una cifra che si aggira attorno ai 528 mila euro.
Nell’aggiornamento dei dati su tutti i Cpr presenti in Italia, ActionAid e l’Ateneo pugliese evidenziano inoltre come nel 2024 si sia registrato il minimo storico dei rimpatri negli ultimi dieci anni.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, i dati della ricerca di ActionAid e UniBari per voce di Fabrizio Coresi, esperto migrazione di ActionAid. Di seguito un frammento della sua intervista.
STRAGI OPERAIE - La procura di Ivrea ha chiuso oggi le indagini sulla strage operaia di Brandizzo (Torino), costata la vita a cinque operai: Giuseppe Aversa, Kevin Laganà, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Sorvillo e Michael Zanera, travolti e uccisi da un treno in transito sulla linea Milano-Torino la sera del 30 agosto 2023, mentre lavoravano sui binari nella stazione di Brandizzo.
Salgono a 24 gli indagati: 21 persone – tra cui due ex amministratori di Rfi – e tre aziende – la Rfi, la Sigifer di Borgo Vercelli e la Clf di Bologna -, tutte a vario titolo accusate di omicidio colposo. Cade tuttavia l’accusa più grave ipotizzata all’inizio delle indagini, ovvero quella di omicidio volontario con dolo eventuale.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, le valutazioni di Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte. Di seguito un estratto del suo commento
Oggi, sulle nostre frequenze, abbiamo inoltre approfondito:
Spagna: 300 persone identificate per i raid razzisti di Torre Pacheco (Murcia).
Le valutazioni di Lorenzo Tecleme, giornalista freelance da MadridSud-est asiatico: scontri al confine tra Cambogia e Thailandia.
L’intervista a Emanuele Giordana, giornalista e direttore di AtlanteGuerre.it
Prima di chiudere la newsletter di oggi, vi ricordiamo che è ormai alle porte la XXXIII Festa di Radio Onda d’Urto, dal 6 al 23 agosto 2025 in via Serenissima a Brescia.
Sul sito www.festaradio.org tutte le informazioni sui concerti del palco principale, i dibattiti, le presentazioni di libri, l’enogastronomia popolare, lo spazio per bambine-i “Siamo Gatti” e tanto altro ancora!
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
24 Luglio 2010 - La strage di Duisburg e la morte di Giulia Minola