Ancora massacri nella Striscia di Gaza e in Libano
Gli attacchi al consigliere comunale di origini palestinesi Iyas Ashkar | Il decreto del governo per blindare le deportazioni in Albania | Nuovo picchetto operaio ai cancelli della Welltex |
Buonasera,
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A cura della redazione informativa, viene pubblicata non appena chiudiamo la porta della Radio alle 20: come tutte le email, tu la puoi leggere quando vuoi!
Le trasmissioni, comunque, proseguono sulle nostre frequenze: alle ore 20 Il disagio nella civiltà; alle ore 21 Blues metal jacket (blues e dintorni con Andrea Fusari); alle ore 22 Bande Distorte; alle ore 23 Settantasette (storia e altro sulla popular music).
MEDIORIENTE - Massacri quotidiani, per mano israeliana, nella Striscia di Gaza. Solo nella giornata di oggi sono state uccise almeno 40 persone, la maggior parte nel Nord, assediato incessantemente da 18 giorni dall’esercito di Tel Aviv. Qui si è svolta la conferenza stampa degli operatori sanitari, medici e infermieri, dell'ospedale Al-Aqsa per protestare contro gli attacchi israeliani sui civili nel nord di Gaza.
L'ufficio stampa del governo di Gaza afferma che le forze israeliane hanno impedito l'ingresso di "più di un quarto di milione di camion di aiuti e beni" dall'inizio della guerra nel territorio assediato. Su questo il direttore generale dell'UNRWA, Philippe Lazzarini, ha lanciato un appello urgente affinché i combattimenti nel nord di Gaza siano sospesi per consentire agli aiuti umanitari di raggiungere i civili accerchiati dall’esercito di Israele. In un anno (e più) di genocidio, i morti ufficiali sono 42.718, di cui 115 nelle ultime 24 ore, oltre a 100.282 feriti.
Mentre il genocidio avanza, migliaia di coloni e israeliani di destra si sono riuniti a pochi chilometri dalla Striscia di Gaza per lanciare il loro piano di occupazione stabile e duratura della Striscia, con tanto di colonie israeliane. Sul questo aspetto, abbiamo raccolto l’analisi di Michele Giorgio, corrispondente da Gerusalemme del quotidiano Il Manifesto e direttore di Pagine Esteri, di cui potete ascoltare di seguito un estratto.
Sotto assedio israeliano anche il Libano.
Qui almeno 13 raid aerei israeliani contro le immediate vicinanze dell'ospedale Al-Sahel, a Beirut sud, con 13 vittime e 60 feriti: evacuati i pazienti del nosocomio, tra i più importanti del Libano, dove l’aggressione israeliana ha fatto 2500 vittime, tra cui 140 bambini, e 12mila feriti.
Per approfondire la situazione nel paese dei cedri , nonché il contesto diplomatico internazionale che gli gravita attorno, abbiamo raggiunto telefonicamente a Beirut il giornalista freelance Mauro Pompili. Di seguito un frammento della sua corrispondenza in cui spiega la posizione dell’opinione pubblica libanese.
SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE - A Brescia l’associazione Italia – Israele cittadina, spalleggiata dai consiglieri comunali di destra, ha chiesto le dimissioni del consigliere comunale di origini palestinesi Iyas Ashkar. L’accusa è aver condiviso un post, poi rimosso, di Assopace Bologna, con scritto: “trova la differenza” e una serie di affermazioni che mettono a confronto parole e azioni del Terzo Reich e del governo israeliano di estrema destra. A condannare il post anche la sindaca Castelletti che, in un comunicato stampa, fa riferimento all’approvazione da parte dell’Amministrazione della dichiarazione Ihra, che equipara antisionismo ad antisemitismo.
Sulla vicenda, abbiamo raccolto le repliche e i commenti del consigliere Iyas Ashkar, di Francesco Catalano, consigliere comunale di “Al lavoro con Brescia”, e del Coordinamento Palestina di Brescia. Le trovate qui insieme alla ricostruzione della vicenda. Di seguito un estratto dell’intervento di Ashkar
Il Coordinamento Palestina di Brescia ha lanciato nel mentre un nuovo appuntamento solidale per venerdì 25 ottobre. Si tratta di un presidio in Largo Formentone previsto alle ore 17.30, in concomitanza della nuova seduta del Consiglio comunale. Ne hanno parlato in diretta dai nostri studi Umberto Gobbi e Alfredo Barcella, di Diritti per Tutti e Associazione di Amicizia Italia – Palestina di Brescia, due realtà che dall’ottobre 2023 animano il Coordinamento Palestina di Brescia.
Infine, sempre sul fronte della solidarietà internazionale in Italia, sulle nostre frequenze abbiamo approfondito anche:
MIGRANTI - Il Consiglio dei Ministri straordinario di lunedì 21 ottobre ha approvato un decreto per blindare le deportazioni dei migranti in Albania previste dal protocollo siglato con il governo di Tirana. Il decreto ad hoc rende norma primaria l’indicazione dei Paesi sicuri per il rimpatrio.
Dall’elenco di 22 Paesi, vengono eliminati – pare per pressioni del Quirinale – Nigeria, Camerun e Colombia. Il giudice non potrà più disapplicare la norma, “ma se la ritiene incostituzionale – ha detto Nordio – può fare ricorso alla Consulta”, cosa che accadrà puntualmente, ma in questo modo il problema verrà fatto slittare avanti di diversi mesi.
Sul tema, abbiamo raccolto il commento di Nicoletta Alessio, di Melting Pot Europa. Lo trovate qui. Di seguito potete ascoltare un estratto della sua analisi.
LAVORO - Nuovo picchetto operaio nel distretto del tessile di Prato: i lavoratori dell’azienda Welltex hanno ricevuto nei giorni scorsi una lettera di licenziamento a partire dal 31 ottobre e, insieme al sindacato di base Sudd Cobas, si sono organizzati per presidiare i cancelli della fabbrica e impedire al padrone, che ha deciso di chiuderla senza proporre una soluzione per i dipendenti, di portare via i macchinari.
Il presidio, dunque, prosegue a oltranza da lunedì 21 ottobre per impedire lo smantellamento dell’azienda senza che venga individuata una soluzione per i lavoratori.
Trovate qui il punto della situazione che abbiamo fatto con Riccardo, compagno del sindacato Sudd Cobas.
Su Radio Onda d’Urto oggi abbiamo approfondito anche:
L’omicidio di Marcelo Perez Perez, sacerdote vicino ai ribelli della terra
Le manifestazioni per la pace previste per sabato 26 ottobre
A chiudere la newsletter…Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
22 ottobre 2009: Muore Stefano Cucchi
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