Annunciato l'accordo per un cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri a Gaza
In Siria i droni di Erdogan bombardano i civili sulla diga di Tishreen | Biden rimuove Cuba dalla lista dei paesi "sponsor" del terrorismo | XR: sabato presidio alla Questura di Brescia
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PALESTINA - Poco dopo le 18 di oggi il presidente Usa eletto (ma non ancora in carica), Donald Trump, ha annunciato l’intesa per un cessate il fuoco immediato sulla Striscia di Gaza, con scambio di prigionieri tra le parti. Decine di migliaia di persone nelle strade, a Gaza, per celebrare l’annuncio. Centinaia anche a Tel Aviv, a partire dai famigliari dei prigionieri.
In attesa di documenti ufficiali, sui media emergono alcuni dettagli dell’intesa. Si parla di tre fasi, in partenza domenica: una prima tregua di 6 settimane, con rilascio di 33 prigionieri israeliani e di 1.650 prigionieri politici palestinesi. Poi altre due fasi, da definire nei dettagli, con ulteriori scambi di prigionieri: in totale un centinaio israeliani, 3mila palestinesi, alcuni dei quali rilasciati non a Gaza ma tra Qatar e Turchia. Israele si ritirerà nelle prime settimane dall’asse Netzerim nel centro della Striscia, mentre dal corridoio Salah al-Din, conosciuto anche come Filadelfia, al confine tra Egitto e Palestina, parte delle truppe israeliane si sarebbero già ritirate nelle ultime ore.
Negli ultimi giorni (e nelle ultime ore), però, il genocidio israeliano nella Striscia di Gaza non si è mai fermato. Anzi: i primi 15 giorni del 2025 hanno visto un’ondata di attacchi, morti (120 almeno sono bambini, dice l’Unicef) e distruzione, con le vittime ufficiali arrivate a 46.707, oltre a 110mila feriti e decine di migliaia di dispersi. Dopo l’annuncio dell’accordo sul cessate il fuoco, abbiamo raggiunto telefonicamente Raffaele Crocco, direttore di Atlante Guerre. Di seguito un estratto del suo commento a caldo, nel quale commenta l’accellerazione nelle trattative degli ultimi giorni:
SIRIA - Rimaniamo in Medio oriente per parlare di altri massacri di civili, quelli perpetrati dall’esercito turco nel nord-est siriano.
Oggi droni e aerei da guerra turchi hanno bombardato i civili in presidio permanente da una settimana alla diga di Tishreen, nel nord-est della Siria. Stamattina, i caccia di Ankara hanno preso di mira uno dei convogli che da circa una settimana raggiungono l’importante infrastruttura per difenderla dagli attacchi della Turchia e dei suoi alleati jihadisti dell’SNA, oltre che per supportare la resistenza delle Forze siriane democratiche (Sdf). Questo attacco ha ucciso almeno un civile e ne ha feriti altri 4 in modo grave. Nel pomeriggio, i droni di Erdogan hanno colpito direttamente il presidio permanente dei civili sulla Diga. Il bilancio in questo caso è, al momento, di almeno 3 morti e 7 feriti.
Da un mese i mercenari jihadisti filoturchi del sedicente Esercito nazionale siriano – supportati da aerei e droni dell’esercito turco – attaccano senza sosta l’area. I bombardamenti turchi sulla diga hanno già causato gravi danni, tanto che l’Amministrazione autonoma democratica della Siria del nord e dell’est ha denunciato il rischio di crollo imminente dell’infrastruttura che garantisce la fornitura di acqua a milioni di persone nella regione. Ai nostri microfoni è intervenuto oggi Yilmaz Orkan, dell’Ufficio informazione sul Kurdistan in Italia.
CUBA - Gli Stati Uniti hanno annunciato la rimozione di Cuba dalla sua lista di Stati cosiddetti “sponsor del terrorismo”. “Gli Usa stanno prendendo misure nella giusta direzione, ma il blocco rimane”, ha commentato il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez, riferendosi all’infame bloqueo statunitense che strangola l’economia dell’isola dal lontanissmo 1962.
Dopo 4 anni di amministrazione, il presidente uscente Biden ha quindi deciso di revocare Cuba dalla blacklist… a 5 giorni dalla fine del suo mandato: “siamo felici di questa azione, peccato che arrivi poco prima dell’insediamento di Donald Trump e di Marco Rubio, segretario di Stato, di origine cubane e noto per le sue posizioni contro Cuba e il Venezuela”, commenta ai nostri microfoni Marco Papacci, presidente dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. Di seguito un passaggio del suo intervento:
REPRESSIONE - A Brescia il CSA Magazzino 47, l’Associazione Diritti per tutti e il Collettivo Onda studentesca hanno annunciato un presidio per sabato 18 gennaio alle ore 15.30 davanti alla Questura: “A ogni forma di repressione risponderemo con la lotta”. Si tratta della risposta agli abusi e alle violenze che le attiviste di Extinction Rebellion, Ultima generazione e Palestina libera hanno denunciato di aver subito lunedì all’interno della Questura, dov’erano state portate dalla polizia in seguito allo sgombero della loro azione contro la locale sede di Leonardo (complice del genocidio per mano israeliana in Palestina).
Su Radio Onda d’Urto, oggi, per lanciare il presidio è intervenuta Alice, del Magazzino 47.
A proposito di politiche securitarie della destra al governo in Italia, sul ddl Sicurezza in via di approvazione al Senato stamattina abbiamo intervistato Fabio Anselmo, già avvocato della famiglia Aldrovandi e della famiglia Cucchi.
Su un altro provvedimento securitario del governo Meloni, il decreto Caivano bis, oggi pomeriggio abbiamo intervistato Michele, compagno di Quarticciolo ribelle (Roma), a partire dal comunicato “Difendiamo Quarticciolo: Caivano non è un modello”.
Oggi su Radio Onda d’Urto anche:
Depuratore del Garda: sabato 8 febbraio manifestazione a Lonato contro l’ipotesi Esenta
Lombardia: metalmeccanici in sciopero sotto la sede degli industriali
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
15 gennaio 1919 - Rivoluzione in Germania
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