Arriva il Calendario 2026 di Radio Onda d'Urto!
Palestina: morti a Gaza e Cisgiordania I Lavoro: 4 vittime in 24 ore, aggressione padronale a Prato I Lombardia: "correlazione tra inquinamento e arresti cardiaci"
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CALENDARIO 2026! - Presentato oggi il Calendario 2026 di Radio Onda d’Urto, incentrato sulla lotta del popolo palestinese e i movimenti di protesta per fermare il genocidio a Gaza. Per questo motivo, il Calendario 2026 ripercorre con immagini e didascalie i momenti salienti delle iniziative, proteste, blocchi e manifestazioni che hanno riempito le strade di Brescia negli ultimi mesi, al pari del resto d’Italia (e non solo). Il tutto con descrizioni e link che rimandano al lavoro della Radio. Scopri come ottenerlo (bastano 10 euro di donazione alla Radio) cliccando qui!
PALESTINA - Gaza; 8 morti in 48 ore, nell’interpretazione tutta...soggettiva e impunita della cosiddetta tregua da parte dell’occupante israeliano. Tra le vittime un bambino nel quartiere di Shuja’iyya, a est di Gaza City, oltre ad altre persone a Beit Lahia, nel nord. Nel tardo pomeriggio altri raid, con almeno 13 feriti.
Il numero totale di palestinesi uccisi e feriti dall’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco, l’11 ottobre, ha raggiunto quota 268, con 635 feriti, mentre dal 7 ottobre siamo ormai alle porte dei 70mila morti, oltre a 8-10mila persone i cui resti sono sotto le macerie, senza contare più di 170mila feriti e 10mila prigionieri politici, almeno 100 dei quali uccisi in detenzione, come mostra oggi un dossier realizzato dall’ong israeliana “Medici per i diritti umani”.
Chi, in qualche modo, è ancora in vita e non in galera, a Gaza, si trova in una realtà distopica: senza cibo, acqua, farmaci, dentro tende di fortuna allagate dalle piogge battenti del fine settimana. L’Unrwa ricorda che “temperature gelide e ad allagamenti riguardano tutta la Striscia, visto che oltre l’80% di tutti gli edifici” sono stati danneggiati o distrutti da Israele. “L’Unrwa è sottoposta a controlli e restrizioni doppi rispetto ad altre agenzie, anche se avrebbe pronti rifornimenti per riempire 6.000 camion di aiuti umanitari dai suoi magazzini in Egitto e Giordania, a partire da tende impermeabili” denuncia sempre l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi.
In questo scenario oggi il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite vota la risoluzione Usa che menziona un “percorso credibile” verso uno stato palestinese imponendo una “forza internazionale di stabilizzazione” a Gaza; opzione respinta nuovamente da Netanyahu, “né oggi né mai uno Stato palestinese”, la sua posizione.
Cisgiordania occupata; qui si registrano incursioni in due campi in cui sono morti due giovani palestinesi. Uno nei pressi di Tubas e l’altro a Nablus. Il tutto mentre i coloni indisturbati rubano terre palestinesi; solo nel fine settimana piazzate case mobili e caravan nel nord della valle del Giordano e a sud di Gerusalemme. Diversi agenti della polizia israeliana sono rimasti feriti invece negli scontri con i coloni durante l’evacuazione dell’avamposto illegale di Tzur Misgavi, in Cisgiordania. Violente rivolte hanno coinvolto centinaia di persone, tra cui decine di persone che hanno cercato di barricarsi sul posto, “attaccando le forze di sicurezza con il lancio di pietre e barre di ferro, e incendiando pneumatici e veicoli”. Sei persone sono state fermate, aggiungono. Altri scontri si registrano ora nel villaggio di Jaba’a, vicino a Betlemme, con incendi a veicoli e abitazioni palestinesi.
Solidarietà internazionale, dall’Italia: protesta nel carcere di Melfi di Anan Yaeesh, 38enne palestinese detenuto dal gennaio 2024 e sotto processo insieme ad altri 2 palestinesi, Ali e Mansour, accusati dalle autorità italiane di “terrorismo” per aver, secondo accuse formulate a senso unico da Tel Aviv, finanziato la Brigata Tulkarem, attiva nella resistenza palestinese nei territori occupati.
Da Melfi a Milano: oggi presidio durante il Consiglio comunale, con la presentazione della campagna “Not in MI name” che evidenzia le complicità dirette del Comune con Israele; dal gemellaggio con Tel Aviv agli accordi con MM, impegnata nella costruzione della nuova metro di Tel Aviv; A2A (controllata anche dal Comune di Brescia), che collabora con hub di ricerca e sviluppo israeliani e SEA, che gestisce Linate e Malpensa, rendendo possibile il transito e la partenza di armi utilizzate non solo a Gaza, ma anche in altri scenari di guerra.
Infine Brescia: una decina di attivisti e attiviste di Global Movement to Gaza hanno oggi davanti ai cancelli della fabbrica di armi Leonardo di Brescia, “contro la logistica di guerra e per chiedere lo stop all’invio di armi verso Israele”. Distribuiti volantini agli ingressi per lavoratori-trici ricordando lo sciopero generale di venerdì 28 novembre, indetto dal sindacalismo di base.
Su Radio Onda d’Urto:
Da Milano Elena, del centro sociale Cantiere e “Not in MI name”
Su Brescia la corrispondenza dalla Leonardo con Siham, della Redazione
Sempre da Brescia, la presentazione di “West Climbing Bank”, venerdì al Csa Magazzino 47 di Brescia
LAVORO - 4 morti e 4 feriti gravi nella guerra, quotidiana, che in Italia si combatte ai danni di chi è costretto a lavorare per vivere. Un operaio edile di 66 anni è morto cadendo dall’impalcatura di una palazzina a Ceccano, nel Frusinate. 2 morti e un ferito grave è poi il bilancio di quanto accaduto nel Crotonese. Un trattore si è ribaltato, finendo in un burrone; morto l’agricoltore alla guida, un 78enne, e uno dei due operai agricoli a bordo. Un altro operaio è in terapia intensiva. In Sicilia un operaio di 36 anni è morto e un collega ferito a Pozzallo, nel Ragusano: il braccio della betoniera utilizzata per il getto del calcestruzzo ha ceduto, colpendo i due. Infine Teramo: due operai feriti gravemente in un’azienda di Pet, a Civitella del Tronto, investiti da un getto di plastica liquida ad altissima temperatura.
Ancora lavoro. Ennesima aggressione - respinta - contro i lavoratori in lotta nel distretto del tessile di Prato. Il sindacato di base Sudd Cobas denuncia un attacco al picchetto dei lavoratori della Euroingro. “Un gruppo di una trentina di persone, tra cui alcuni padroni delle aziende interne alla Euroingro, hanno attaccato il presidio fuori dalla Euroingro al Macrolotto1. Devastati i gazebi“, spiega il sindacato.
Nel parapiglia la squadraccia ha aggredito anche alcuni agenti della Digos presenti: 2 di loro sono rimasti feriti. 3 persone, di nazionalità cinese, sono state fermate. Il tutto durante una conferenza stampa indetta da Sudd Cobas e operai. “Oggi – commenta il Sudd Cobas – gli sfruttatori hanno deciso di sfidare tutto e tutti per rivendicare un loro presunto diritto a sfruttare indisturbati e senza proteste, di poter continuare a tenere lavoratori a nero e costringerli a lavorare 12 ore al giorno per 7 giorni alla settimana. L’assurdo che si fa realtà: datori di lavoro che attaccano un presidio di lavoratori che chiedono un contratto regolare e di lavorare 8 ore per 5 giorni a settimana”. Su Radio Onda d’Urto Arturo Gambassi, del sindacato Sudd Cobas.
SCUOLA - Uno studente diciottenne, attivista dei collettivi studenteschi di Torino, è stato arrestato domenica dalla Digos dopo le cariche di polizia venerdì dentro la Città Metropolitana. Lo studente posto agli arresti domiciliari è processato per direttissima. L’arresto è stato eseguito in flagranza differita, provvedimento che consente di arrestare una persona anche dopo il fatto sulla base di prove documentali, come video e foto, entro 48 ore dal reato. Lesioni e resistenza le accuse a suo carico. Nell’udienza di questa mattina il giudice ha disposto la scarcerazione con l’obbligo di firma. L’udienza è stata rinviata al 22 gennaio. Margherita, del Cua Torino, su Radio Onda d’Urto.
AMBIENTE - Ambiente. Mezza Italia sott’acqua, mentre in Lombardia “abbiamo una correlazione tra l’aumento di arresti cardiaci a seguito dell’esposizione ad un livello di inquinamento particolarmente acuto, a livelli di concentrazione di inquinanti molto alti. Abbiamo verificato una correlazione con il biossido di azoto nell’arco di 4 giorni: abbiamo rilevato un aumento del rischio del 7 % per ogni 10 microgrammi al metrocubo di aumento di concentrazione, quindi piuttosto significativo.”
Lorenzo Gianquintieri, ricercatore del dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano spiega ai nostri microfoni i risultati di una ricerca realizzata dal Politecnico che mostra anche un aumento del rischio per i particolati del 2,5% per il pm10 e del 3% per il pm2,5. Ascoltalo qui.
Sempre in tema di ambiente, abbiamo approfondito la “proposta” di Fdi riaprire la sanatoria edilizia del…2003 solo in Campania, casualmente una delle tre Regioni dove il prossimo fine settimana si va al voto. Ascolta su Radio Onda d’Urto Maria Teresa Imparato, presidente di Legambiente Campania e membro della segreteria nazionale con delega alla giustizia climatica
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
Due le proposte di oggi:
17 novembre 1983; nasce, in Chiapas, l’EZLN.
17 novembre 1973: l’occupazione del Politecnico di Atene. Ascolta qui.









