Brescia: ancora perquisizioni, denunce e avvisi orali contro compagne-i
Palestina, 9 morti in 24 ore I A Bologna il corteo contro la partita della vergogna tra Virtus e Hapoel Tel Aviv I L'approfondimento economico con il nostro collaboratore Andrea Fumagalli
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BRESCIA - Collettivo Onda Studentesca, Magazzino 47 e Associazione Diritti per Tutti hanno organizzato una conferenza stampa d’urgenza venerdì 21 novembre al centro sociale Magazzino 47 di Brescia per denunciare le perquisizioni (con denunce e “avvisi orali”) avvenute all’alba ai danni di 5 compagne e compagni dentro la grande manifestazione per la Palestina di sabato 27 settembre, quando 10.000 persone sfilarono per le vie di Brescia fino alla sede di Leonardo Spa, azienda armiera (a partecipazione pubblica) implicata direttamente nel genocidio per mano israeliana.
Compagni e compagne intervenute contestano la versione fornita dalla Questura, che in una nota stampa parla di “scontri tra opposte fazioni”. L’unico momento di tensione infatti è stato causato dall’uscita di alcune decine di neofascisti da un parco posto a poche decine di metri da Leonardo, a cavallo tra via Chinca e via Villa Glori, con insulti razzisti e lancio di oggetti verso il corteo, capace poi collettivamente di rispondere con determinazione e fermezza alle provocazioni.
“Il servizio d’ordine della manifestazione ha impedito che la situazione degenerasse, non certo la polizia” ha puntualizzato Umberto Gobbi, Diritti per Tutti. Inoltre, le perquisizioni ai danni, nello specifico, di alcune compagne del csa Magazzino 47 e del Collettivo Onda Studentesca non hanno tuttavia riguardato i fatti di via Chinca, ma tutt’altre questioni, peraltro di minima rilevanza penale, come le accuse di imbrattamento del muro della stessa Leonardo (dove era comparsa una grande scritta, “Leonardo fabbrica di morte”) o l’accensione di alcuni fumogeni.
“Mi contestano di aver tenuto un ombrello che copriva la visuale dell’azione. Hanno cercato in casa armi improprie e strumenti di travisamento, un atto intimidatorio” ha spiegato Cinzia, compagna del centro sociale Magazzino 47.
“Colpiscono i più giovani per scoraggiare la partecipazione, ma non ci fanno paura. La repressione non fa che rafforzare la nostra determinazione” ha aggiunto poi Michele, studente e compagno del Collettivo Onda Studentesca.
La conferenza stampa si è chiusa affermando che “la prima risposta di piazza a questa nuova ondata repressiva sarà la mobilitazione di venerdì 28 novembre”, in occasione dello sciopero generale indetto dai sindacati di base contro il genocidio, l’economia di guerra e la finanziaria del riarmo. A Brescia, l’appuntamento è per le ore 9 dalla fermata della metropolitana San Faustino, all’imbocco nord del centro storico.
Su Radio Onda d’Urto vi proponiamo:
BOLOGNA - Mentre scriviamo è in corso il corteo “Show Israel Red Card”, contro la partita di basket della vergogna, quella delle ore 20.30 al PalaDozza tra Virtus Bologna e Maccabi Tel Aviv, club e tifoseria sionista, razzista e suprematista, nota per il supporto esplicito all’occupazione coloniale e al genocidio. Viminale e Questura felsinea hanno voluto mostrare i muscoli, circondando il palazzetto dello sport in centro città con un enorme dispositivo poliziesco, doppia zona rossa, negozi, strade e scuole chiuse, oltre a 500 agenti schierati in antisommossa. Ascolta qui gli aggiornamenti del tardo pomeriggio su Radio Onda d’Urto.
PALESTINA - In Palestina, intanto, l’esercito di occupazione israeliano continua a bombardare la Striscia di Gaza nonostante il finto cessate il fuoco. Dopo le stragi delle scorse 24 ore, con 33 palestinesi uccisi nei raid di Tel Aviv, oggi almeno 6 persone sono state uccise e altri 5 arrestate a Rafah, dove nei tunnel finiti dietro la cosiddetta Linea Gialla ci sono ancora decine di combattenti della Resistenza. Sempre a Rafah Netanyahu continua a tenere chiuso il valico più importante, quello con l’Egitto, fino a quando “ci sarà presenza ostile”, ossia qualunque palestinese. I raid hanno colpito anche il centro e il nord della Striscia, con il ferimento di 4 bambini.
Nonostante l’accordo di ottobre prevedesse l’ingresso di aiuti per la popolazione di Gaza ridotta allo stremo da due anni di genocidio, Israele inoltre continua a bloccare l’ingresso degli aiuti dai border della Striscia, aprendo limitatamente e a singhiozzo, a sua discrezione. Oggi, come ogni venerdì – giorno...festivo – tutti i valichi sono chiusi, lasciando senza cibo e beni essenziali 2 milioni di persone.
3 vittime delle forze di occupazione anche in Cisgiordania; 2 adolescenti nei raid contro la città di Kafr Aqab. 1 poliziotto della stessa Anp a Nablus, mentre i coloni hanno attaccato almeno una decina di villaggi, scortati dall’esercito israeliano che ha colto l’occasione per...emettere ordini di sequestro di terreni privati e statali di proprietà palestinese a Tubas e Valle del Giordano. Arrestati pure un giornalista, Hisham Abu Shaqra, e un attivista che stava filmando i crimini dei coloni.
Sulla West Bank l’Fplp, Fronte Popolare di Liberazione della Palestina, avverte: “La Cisgiordania è alle porte di una Terza Intifada. Omicidi, violenze e furto di terra sono la scintilla che brucerà ogni illusione di calma residua e che la rabbia palestinese accumulata esploderà come lava fusa contro l’occupazione”
Infine ancora l’Italia, da L’Aquila: in Tribunale chiusa l’istruttoria dibatimentale del processo contro tre compagni palestinesi, Anan, Ali e Mansour. Venerdì 28 novembre conclusioni di accusa e difesa e poi si andrà a sentenza. Anan, Ali e Mansour sono accusati di “terrorismo”, cioè di sostenere la legittima resistenza palestinese in Cisgiordania. All’esterno del Tribunale presidio nazionale con oltre 200 compagne-i.
Su Radio Onda d’Urto il punto con l’avvocato difensore, Flavio Rossi Albertini:
ECONOMIA - Venerdì 21 novembre abbiamo parlato con l’economista e nostro collaboratore, Andrea Fumagalli, delle previsoni di crescita economica dei paesi europei, delle pressioni dei grandi produttori di energia fossile alla Cop 30, del futuro dell’ex Ilva e infine della somministrazione a tempo determinato.
Secondo la Commissione europea, il Pil reale della Ue dovrebbe crescere dell’1,4% nel 2025 e nel 2026. L’inflazione è attesa in discesa graduale fino a raggiungere l’obiettivo del 2% nel 2027. Nel quadro delle previsioni per i singoli Stati membri, l’Italia si conferma, però, tra le economie a crescita più debole dell’Unione.
Una trentina di paesi ha poi scritto alla presidenza brasiliana della Cop 30, per chiederle di rivedere la bozza e di includere una tabella di marcia per l’uscita dalle energie fossili. Un’inedita coalizione di stati europei, latinoamericani e piccoli paesi vulnerabili, è convinta che senza una traccia chiara sul fossile la Cop amazzonica si trasformi in un vertice di buone intenzioni e poco più.
La protesta dei lavoratori ex Ilva ha costretto il governo a correre ai ripari con un nuovo decreto “per assicurare la prosecuzione delle attività produttive” e 108 milioni per finanziare il proseguimento delle attività fino a febbraio 2026, data in cui è attesa la conclusione della procedura di gara per l’individuazione dell’aggiudicatario. Per i lavoratori arrivano 20 milioni aggiuntivi per il biennio 2025-2026 di cassa integrazione.
La Cassazione è infine tornata a pronunciarsi in materia di somministrazione di lavoro a tempo determinato, chiarendo come la reiterazione di missioni a termine dello stesso lavoratore al medesimo utilizzatore e per lo svolgimento di uguali mansioni sia soggetta al limite temporale di 24 mesi. Il superamento legittima il lavoratore a chiedere la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
CINA VS GIAPPONE - In Giappone da poche settimane c’è un nuovo governo, quello guidato da Sanae Takaichi, esponente dell’ala più conservatrice, nazionalista e bellicista del PLD. A livello internazionale, la Takaichi ha aperto un profondo scontro diplomatico con Pechino, parlando di un possibile intervento militare nipponico in caso di attacco cinese a Taiwan. La Repubblica Popolare Cinese ha reagito annunciando il blocco delle importazioni ittiche dal Giappone ed emettendo un avviso di rischio per i turisti cinesi (prima nazionalità di questo settore) in procinto di viaggiare verso il Giappone, con la cancellazione di circa mezzo milione di prenotazioni. Radio Onda d’Urto ne ha parlato con Dario Di Conzo, co-curatore della nostra rubrica Levante, ricercatore alla Normale e docente di Riforme economiche della Cina contemporanea all’Orientale di Napoli e Felice Farina, docente di Lingua, cultura e civiltà giapponese all’Università di Bari. Ascolta qui “Levante”.
Su Radio Onda d’Urto trovi anche:
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
21 novembre 1920: strage fascista di Palazzo D’Accursio a Bologna.










