Brescia: stasera assemblea pubblica "Blocchiamo tutto". Come allargare la mobilitazione per la Palestina...e per noi?
Kurdistan: ritiro del movimento di liberazione dai territori turchi I Pensioni: in 3 anni azzerata la flessibilità in uscita, colpite le lavoratrici I Argentina: Milei trionfa al mid-term
Buonasera,
Qui è FuoriOnda, la newsletter quotidiana nei giorni feriali di Radio Onda d’Urto.
A cura della redazione informativa, viene pubblicata non appena chiudiamo la porta della Radio alle 20: come tutte le email, tu la puoi leggere quando vuoi!
Qui tutti i modi in cui potete ascoltare Radio Onda d’Urto in diretta!
Altri link utili:
BRESCIA - Apriamo la newsletter ricordando l’importante assemblea pubblica di stasera, lunedì 27 ottobre, a Brescia sulla Palestina e su come rilanciare, nella nuova fase, la mobilitazione popolare. Ci vediamo dalle ore 20.30 al Centro socioculturale di via Livorno, 7, quartiere Chiesanuova, Brescia, come illustrato in una conferenza stampa ospitata negli studi di Radio Onda d’Urto: ascolta qui.
PALESTINA - A Gaza intanto l’accordo di tregua raggiunto meno di 20 giorni fa viene violato quotidianamente da Israele: droni vicino a Khan Younis hanno ucciso 2 persone con 10 feriti. Il totale delle vittime in 2 anni e 20 giorni di genocidio è così salito a 68.527 palestinesi, con 8 cadaveri nelle ultime 48 ore dalle macerie. Dall’annuncio del cessate il fuoco, l’11 ottobre, Israele ha ucciso 93 persone, con 337 feriti. Nonostante questo, per il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, gli attacchi israeliani “non violano la tregua”. Diverso il parere dell’Unrwa, che denuncia come Israele “continui a negare l’ingresso di personale e forniture”, a dispetto della recente sentenza di segno opposto della Corte di giustizia internazionale.
Sul terreno la situazione umanitaria non quindi è cambiata di molto, con la situazione più drammatica nel nord, piallato dalle bombe (in foto: quel che resta oggi di Jabalia). La popolazione stipata ovunque (solo oggi 3 feriti gravi nel crollo di un muro al porto di Gaza, occupato fin sugli scogli da migliaia di tende) dipende dagli aiuti esterni, visto che l’agricoltura è stata spazzata via dai raid e bombe; solo quelle inesplose in 2 anni sono stimate in 66.000 tonnellate, sepolte tra quel che resta del 90% degli edifici, distrutti o gravemente danneggiati. Sotto le macerie anche 9-10mila palestinesi (recuperati per ora 472 corpi) e 13 prigionieri israeliani. Su questo Hamas fa sapere di “lavorare sul terreno con Croce Rossa Internazionale e squadre egiziane per cercare i cadaveri”, reclamati da Tel Aviv, “anche dietro la linea militare gialla”. Ritrovato un cadavere, che dovrebbe essere consegnato stasera a Tel Aviv.
Da Gaza alla Cisgiordania, con raid continui degli occupanti. Un ferito grave a nord di Gerusalemme, 13 fermati tra el-Bireh, Ramallah, Jericho. Case abbattute ad Al-Issawiya e Kaabiya; decine di lacrimogeni contro gli studenti che cercavano di raggiungere le scuole a Betlemme, blocchi e check point per impedire agli agricoltori di raggiungere le loro terre per la raccolta delle olive, funestata da decine e decine di attacchi terroristici - impuniti – da parte dei coloni fascisti.
Occupazione, coloni, prigionieri politici, futuro della Palestina: di questo si è discusso, nelle ultime ore, a Il Cairo, nei primi colloqui che hanno visto nello stesso luogo – seppur non ancora allo stesso tavolo – le fazioni palestinesi: Hamas, Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Comando Generale del Fronte Popolare, Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina, Movimento per il Jihad Islamico, Iniziativa Nazionale e Corrente Riformatrice Democratica (la fazione di Mohammed Dahlan, storico leader di Fatah nella Striscia di Gaza). C’era anche il gruppo ufficiale di Fatah, con l’esponente del Comitato Centrale e numero due dell’Anp, Hussein al-Sheikh, oltre al vicepresidente dell’Olp, Majed Faraj, che tuttavia hanno tenuto consultazioni sperate, con il tramite dell’intelligence egiziana.
La traduzione in italiano del comunicato finale delle fazioni palestinesi, con 5 obiettivi dichiarati su cui continuare il confronto intrapalestinese:
Dentro Israele, invece, la prossima settimana la Knesset dovrebbe discutere un disegno di legge che punisce “il terrorismo” con la pena di morte, come auspicano da mesi i coloni di estrema destra. Il tutto nelle stesse ore in cui, per la prima volta dal 7 ottobre 2023, decade la situazione di emergenza nel sud, con divieti di assembramento e chiusura militare di varie aree attorno a Gaza.
Dall’altro lato del confine, a nord, Israele colpisce senza sosta il Libano. Oggi ammazzate 2 persone, ferita una terza, a sud di Tiro da droni israeliani, uno dei quali è stato abbattuto...dall’Unifil, i peacekeeper Onu. Sul Libano la corrispondenza da Beirut con il giornalista Mauro Pompili
Infine l’Italia: oggi diverse iniziative solidali con la Palestina tra Verona, Napoli, Torino (clicca qui per gli aggiornamenti) e da Ferrara (clicca qui)
KURDISTAN - Nuova, storica mossa del Movimento di liberazione del Kurdistan: “ritiriamo le nostre unità combattenti dal territorio dello Stato turco. Siamo impegnati a rispettare le risoluzioni del XII Congresso (quello di maggio 2025, con lo scioglimento del PKK nelle forme attuali, ndRodu) e decisi a metterle in pratica. Affinché queste risoluzioni possano essere attuate, è necessario adottare determinati approcci legali e politici e rispettare le necessità del processo.” In una conferenza stampa a Qandil, quartier generale sulle montagne del Kurdistan iracheno, un gruppo di combattenti delle Forze di Difesa del Popolo (le HPG) e delle Unità Femminili Libere (YJA Star), ha lasciato il territorio dello Stato turco e si è attestato, in attesa di nuovi sviluppi, nelle aree controllate dalla guerriglia sulle montagne del nord-Iraq.
A comunicare il ritiro Sabri Ok, del comitato esecutivo del KCK (Unione delle comunità del Kurdistan),. Al suo fianco 25 guerrigliere-i, tra cui Vejîn Dersîm, delle YJA Star e Devrîm Palu, del Consiglio di Comando delle HPG, giunti dal Kurdistan turco a quello iracheno. Il Movimento di liberazione del Kurdistan ha quindi annunciato di “aver avviato il processo di ritiro di tutte le forze di guerriglia dalla Turchia alle Zone di Difesa di Medya (Kurdistan iracheno), al fine di far avanzare il processo di Pace e Società Democratica alla seconda fase”. La dichiarazione di domenica 26 ottobre sottolinea la “necessità di adottare senza indugio approcci politici e legali e invitiamo l’intera popolazione a mobilitarsi” in tal senso.
La mossa di Qandil rappresenta una nuova ricaduta pratica e politica dell’”Appello per la pace e per una società democratica” diffuso a febbraio da Abdullah Ocalan, tutt’ora rinchiuso dallo Stato turco nell’isola-carcere di Imrali. Un appello a cui è seguito, a maggio, il 12esimo congresso del PKK, quello dello scioglimento, inteso come “non una fine, ma un nuovo inizio”, come spiegato alcuni mesi fa da Duran Kalkan, membro del Comitato esecutivo del PKK.
Come leggere la mossa di Qandil dentro l’attuale quadro del Movimento di liberazione curdo? E quali sono le risposte interne al Movimento e quelle esterne (ossia dello Stato turco) di fronte all’Appello di Ocalan?
ECONOMIA - L’ennesimo decreto legge con misure urgenti per la tutela della salutе della sicurezza sul lavoro e per le politiche sociali dovrebbe approdare nel Consiglio dei ministri domani pomeriggio. Cosa conterrà il provvedimento per ora non si sa, mentre di certo ci sono gli omicidi quotidiani sul lavoro. Oggi 2 vittime (un operaio nel Vicentino, un autista sulla Salerno-Reggio Calabria) e un ferito grave nel Bresciano alle Trafilerie Gnutti di Chiari, dove un 25enne – operaio dell’ennesima ditta esterna – è caduto da 3 metri d’altezza. E’in gravi condizioni
Dal lavoro all’economia. Trattative in corso sulla legge di Bilancio, ancora al centro di uno scontro interno alla maggioranza. In attesa dell’esame del Senato doppio scontri FI – Lega; da un lato sull microaumento della cedolare secca per gli affitti brevi, dall’altro sul (micro) contributo alle banche. Nessuna discussione a destra, invece, sulla totale cancellazione della flessibilità pensionistica in uscita, con le donne sempre più colpite. Secondo l’Osservatorio politiche previdenziali della Cgil, nel 2023 36.012 persone sono andate in pensione anticipata con Opzione donna e Quota 102-3. A distanza di tre anni, quella flessibilità è stata completamente azzerata.
Su Radio Onda d’Urto: Ezio Cigna, responsabile Politiche previdenziali Cgil:
ANTIFASCISMO - Il giornalista freelance Alessandro Sahebi è stato aggredito la sera di sabato 25 ottobre al Teatro Branciaccio a Roma da tre fascisti, mentre si trovava con la compagna e il figlio di sei mesi, “colpevole” di indossare una felpa con la scritta «Azione Antifascista». Originario di Desenzano del Garda (Brescia), ha militato nel Collettivo Gardesano Autonomo prima di trasferirsi a Roma. Quest’estate è stato ospite, il 6 agosto, alla Libreria del Gatto Nero presso la Festa di Radio Onda d’Urto per presentare il suo ultimo libro, Questione di classe (Mondadori, 2025).
Dopo l’aggressione ha annunciato la formalizzazione di una denuncia alla polizia nella giornata di oggi, lunedì 27 ottobre. Vi proponiamo l’intervista a Sahebi.
Non solo Roma: a Genova nel fine settimana aggressioni e scritte nazifasciste al Da Vinci, occupato per la Palestina (qui il nostro approfondimento), mentre a Torino fascisti e polizia alleati contro studentesse e studenti del liceo Einstein; cariche e un 16enne fermato e denunciato. Ascolta qui Nicola, studente dell’Einstein:
Su Radio Onda d’Urto puoi anche ascoltare:
Oggi a Flatlandia Marco Zapparoli per parlare di “L’abisso di San Sebastiano” di Mark Haber (Marcos y Marcos, 2025), romanzo di cui ha curato la traduzione.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
27 ottobre 2005: La rivolta delle banlieues in Francia. Ascolta qui.








