Buon vento verso Gaza, Global Sumud Flotilla!
Nella Striscia oggi almeno altre 100 vittime I In Italia riparte l'anno scolastico, 9 edifici su 10 fuori norma I Lavoro: esplode la protesta di operai e Sudd Cobas in Romagna
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PALESTINA - I tank occupanti israeliani avanzano lentamente a Gaza City, dove incontrano la Resistenza Palestinese. I carri armati sono accompagnati da raid aerei incessanti, che spianano ciò che resta della Striscia e continuano a mietere vittime: 105 persone uccise e 404 ferite in 24 ore. Tra loro, 46 morti e 239 feriti mentre cercavano di ottenere aiuti. Sono poi almeno 9 i morti (3 bambini) per fame, usata da Tel Aviv come arma di guerra, genocidio e pulizia etnica. Il bilancio ufficiale seppur parziale dal 7 ottobre è salito a 63.557 morti palestinesie 160.660 feriti.
Intanto il gabinetto di guerra israeliano valuta di annettere - anche de jure - la Cisgiordania Occupata, in risposta al riconoscimento di uno Stato di Palestina annunciato da alcuni paesi occidentali, come Francia e Inghilterra, ma non dall’Italia.
Esponenti dell’esercito israeliano avrebbero poi proposto al governo di Tel Aviv di approvare l’accordo di tregua temporanea di 60 giorni e scambio di prigionieri già accettato da Hamas, ma Netanyahu ha detto ancora una volta no, vietando tra l’altro al Capo di stato maggiore di tenere il briefing con la stampa, dopo un acceso diverbio durante il Gabinetto sull’instaurazione a Gaza di un governo militare, opzione caldeggiata da Netanyahu ma rifiutata dagli stessi soldati occupanti.
Negli Usa invece Trump mette a punto il cosiddetto progetto della 'Riviera del Medio Oriente' sulle macerie della Striscia, che prevede: un controllo Usa per 10 anni, una mancetta di 5mila dollari a ogni palestinese che se ne va, resort turistici e un polo high-tech. Chi rimane potrà…lavorare, confinato in qualche campo di concentramento sotto il tallone degli Usa e dei militari isrealiani, nella Disneyland di Gaza Riviera, mentre verrà disintegrata ogni possibilità di libertà per il popolo palestinese. “Gaza non è in vendita”, la replica delle forze legate alla Resistenza Palestinese.
Su Radio Onda d’Urto l’intervista a Iain Chambers, già docente di Studi culturali e postcoloniali a L’Orientale di Napoli e ora consulente dell’Ufficio delle Nazioni Unite per la prevenzione dei genocidi.
GLOBAL SUMUD FLOTILLA - Dentro Israele, il ministro fascista della Sicurezza nazionale Ben-Gvir ha presentato il proprio piano “per fermare la Global Sumud Flotilla: tutti gli attivisti arrestati saranno trattenuti in detenzione prolungata” nelle prigioni – lager di Ketziot e Damon, “usate – dice il leader dei coloni - per detenere i terroristi (cioè qualunque palestinese) in condizioni di massima sicurezza. Agli attivisti saranno negati tv, radio e cibo specifico: Non permetteremo a chi sostiene il terrorismo di vivere nell'agiatezza”, ha detto l'esponente dell'ultradestra. “Non ci fermiamo. Non ci facciamo intimorire”, replica la Global Sumud Flotilla, che in Italia chiede l'intervento del governo di Roma, al pari delle opposizioni. Tacciono invece, per ora, sia la presidente del Consiglio Meloni che il ministro Tajani.
Intanto la Flotilla prosegue il suo viaggio, seppur rallentato dal maltempo che ha costretto le imbarcazioni partite ieri da Barcellona a ritornare in porto, attendendo un miglioramento meteomarino. Per l’Italia, mercoledi e giovedi doppia giornata di iniziative in Sicilia, da dove salperà la delegazione italiana della Flotilla. Al largo della Sicilia, con l'obiettivo di forzare il blocco navale di Israele e portare aiuti alla popolazione stremata nella Striscia, si ritrovanno le circa 50 imbarcazioni provenienti da tutto il Mediterrano con 500 tra attivisti, politici e volontari di 44 Paesi, facendo poi vela assieme verso le coste della Striscia, con arrivo a metà settembre.
Sulla Global Sumud Flotilla Radio Onda d’Urto ha realizzato più corrispondenze:
BRESCIA - Chiudiamo la pagina solidale con la Palestina da Brescia, la città da cui trasmettiamo. Terminata la tenda solidale di piazza Rovetta, in città, Sanitari per Gaza e PalMed Italia si preparano a una nuova tenda, da venerdì 5 a domenica 6 settembre, in piazza Vittorio Veneto a Gussago, che sarà seguita poi da altri week end a Ome, Monticelli Brusati e Botticino. Altri Comuni si aggiungeranno man mano, per la fine del genocidio e dell’occupazione israeliana della Palestina e la liberazione dei prigionieri politici, a partire dalle centinaia di operatori-trici della sanità. Il caso più emblematico resta quello del dottor Hussam Abu Safiya, direttore dell'ospedale Kamal Adwan, sepolto in galera dallo scorso dicembre. Pochi giorni fa il suo avvocato, Gheed Kassem, ha potuto incontrarlo in cella.
Abbiamo tradotto in italiano le sue parole e quella affidategli dal dr. Abu Safiya:
LAVORO - Al via oggi l’anno scolastico per centinaia di migliaia di lavoratori-trici, costretti dentro stabili pericolosi e fatiscenti. Secondo l’analisi di Tuttoscuola, il 90% degli edifici scolastici statali infatti non è a norma, privo di una o più certificazioni obbligatorie. Su un totale di 40mila scuole pubbliche in Italia, 36mila non hanno almeno uno dei documenti obbligatori previsti dalla normativa: certificato di agibilità, prevenzione incendi, omologazione termica, piano di evacuazione e valutazione dei rischi. In particolare, 3.600 istituti – dove studiano e lavorano 700mila persone – risultano totalmente irregolari, non avendo alcuna certificazione.
Su Radio Onda d’Urto Gianna Fracassi, della segreteria nazionale dell’Flc-Cgil.
Sempre lavoro: 2 omicidi - oltre a 3 feriti gravi - oggi in Italia. In Sicilia 2 operai che stavano rimuovendo un impianto di carburanti dismesso nella caserma dei carabinieri di Acireale sono stati colpiti da una fiammata. I due, un 57enne e un 60enne, sono in prognosi riservata a Catania. Da sud a nord: in Lombardia un 63enne è morto tagliando una pianta a Senna Lodigiana, colpito dal grosso tronco che stava facendo a pezzi e che si era appoggiato, per il maltempo, su un alto muro di cinta. Infine la Liguria, nel Savonese; un 42enne operaio è morto e un suo collega è rimasto ferito nella sistemazione del tetto di un'abitazione ad Alassio. I due erano impiegati di un’azienda specializzata in edilizia acrobatica.
Ancora lavoro. Sempre più occupati, ma sempre più precari e meno pagati. In Italia il numero di occupati aumenta di 13mila unità su maggio, 218mila sull'anno. Gli occupati totali, segnala l’Istat, sono 24,2 milioni (+0,1%). Salgono i dipendenti con contratto indeterminato (16,4 milioni) ma soprattutto i precari, che sfondano il muro dei 2 milioni e mezzo. Giù gli autonomi (5,2 milioni). Su base mensile, occupazione e inattività sono al 62,8% e al 33,2%; la disoccupazione scende al 6%. Il tutto di fronte a salari che restano da fame (6 milioni di lavoratori dipendenti guadagnano meno di 1000 euro netti al mese), a un potere d’acquisto tra i più erosi nell’ultimo ventennio in tutta Europa e con il carovita che non conosce tregua.
Il lavoro che c’è, oltre a essere sottopagato, sempre più spesso fa rima poi con lo sfruttamento, come succede in queste ore in Romagna. Nel mirino Gruppo 8, che di fronte alle rivendicazioni di operai e Sudd Cobas ha annunciato la chiusura e il licenziamento di una trentina di dipendenti, addebitando la decisione alla "campagna incessante e illegale di blocchi e intimidazioni" del sindacato conflittuale. Gruppo 8, operante nel settore del mobile imbottito e di proprietà della multinazionale Htl di Singapore, ha in realtà pianificato “fin dall'inizio la delocalizzazione della produzione in Cina”, denuncia il Sudd Cobas, che sabato 6 settembre sarà in piazza a Forlì.
Su Radio Onda d’Urto Riccardo, compagno e sindacalista Sudd Cobas.
ASIA - In Indonesia continua la mobilitazione popolare di massa contro il presidente conservatore Prabowo Subianto, in carica dall’ottobre 2024, e le sue politiche, colpevoli di acuire le disuguaglianze, in particolare tra le classi popolari del gigante asiatico (283 milioni gli abitanti) e le élites politiche. A far scoppiare la miccia della rabbia popolare l’uccisione di un conducente di moto-taxi da parte della polizia durante la manifestazione del 25 agosto contro la legge che accorda ulteriori benefit ai parlamentari, di fronte a salari bassi e immobili e a un carovita in continua ascesa.
In una settimana la piazza ha innalzato il proprio livello di radicalità, incontrando una dura repressione poliziesca. 8 i morti fino ad oggi, centinaia i feriti; tante le mobilitazioni in programma e diverse le abitazioni di parlamentari saccheggiate, tra cui anche quella di un ministro. Subianto intanto ha annullato il viaggio previsto in Cina per la commemorazione della fine della Seconda Guerra Mondiale.
Ancora dall’Asia, dove continua ad aggravarsi il bilancio del forte terremoto di stanotte nell’Est dell'Afghanistan, che proprio 4 anni fa tornava sotto il regime talebano. Per ora ci sono 800 morti e 3mila feriti. Ignoto il numero di dispersi, con i soccorritori in difficoltà nel raggiungere zone interamente isolate. Il sisma di magnitudo 6 ha colpito le province di Nangahar e Kunar, vicino a Jalalabad.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
1 settembre 1923: il terremoto del Kanto devasta il Giappone (100mila vittime) mentre la polizia militare nipponica va a caccia di anarchiche e anarchici.