Calendario 2026 di Radio Onda d'Urto: chiamata a fotografe e fotografi!
Trump in Israele ed Egitto per gli accordi su Gaza | Cariche a Milano contro il presidio che si opponeva al gemellaggio con Tel Aviv; a Roma repressione contro attivisti e attiviste
Buonasera,
Qui è FuoriOnda, la newsletter quotidiana nei giorni feriali di Radio Onda d’Urto.
A cura della redazione informativa, viene pubblicata non appena chiudiamo la porta della Radio alle 20: come tutte le email, tu la puoi leggere quando vuoi!
Qui tutti i modi in cui potete ascoltare Radio Onda d’Urto in diretta!
Altri link utili:
CALENDARIO 2026 - Chiamata pubblica a fotografe e fotografi!
Le proteste per Gaza, contro genocidio e occupazione in Palestina, in supporto alle Flotille hanno mobilitato, solo in Italia, più di 3 milioni di persone in pochi giorni, al grido di “blocchiamo tutto” e “free palestine”.
Slogan che sono risuonati anche Brescia, dove decine di migliaia di persone sono ripetutamente scese in piazza per far sentire la propria voce.
Ed è proprio questa voce a cui vorremmo dedicare l’edizione 2026 del Calendario di Radio Onda d’Urto. Per farlo, abbiamo bisogno anche del tuo aiuto.
Se hai partecipato a una delle manifestazioni che, dal 17 settembre all’8 ottobre 2025, hanno attraversato le strade di Brescia, immortalandone frammenti di gioia e di lotta, inviaci le tue fotografie seguendo le seguenti istruzioni:
Riporta nell’oggetto della mail la dicitura “Foto calendario radio 2026”
Allega un massimo di 5 immagini, a colori o in bianconero, scattate nel periodo sopra indicato. Le immagini dovranno essere in alta risoluzione (min. lato lungo 1920px; 300dpi) e in formato JPEG, PNG, TIFF.
Scrivi nella mail il giorno a cui fanno riferimento gli scatti e il nome dell’autore/autrice delle immagini, così da poterlo riportare
Invia il materiale entro il 20 ottobre 2025 a calendario.dellaradio@gmail.com
Le foto selezionate entreranno a far parte del calendario di Radio Onda d’Urto 2026!
PALESTINA - Completato il rilascio di tutti e 20 gli ostaggi israeliani e i quasi 2mila prigionieri palestinesi, come da accordi. Esplode la gioia nelle piazze israeliane e palestinesi.
Alcuni detenuti palestinesi sono stati rilasciati in Cisgiordania, a Ramallah, con migliaia di persone accalcate attorno ai bus dal quale sono scesi. Altri autobus carichi di ex prigionieri palestinesi hanno raggiunto, invece, la Striscia di Gaza.
Oltre 1.700 di loro erano detenuti senza accuse dopo essere stati arrestati dalle forze israeliane a Gaza negli ultimi due anni di invasione. Sono ancora migliaia i palestinesi, compresi bambini, che si trovano reclusi nelle galere israeliane senza capi di imputazione.
Il presidente statunitense Trump stamani era in Israele, dove ha tenuto un discorso trionfante alla Knesset prima di recarsi in Egitto per co-presiedere un vertice internazionale sull’accordo. Momenti di caos e urla al parlamento israeliano durante il discorso del tycoon: i parlamentari Ayman Odeh e Ofer Kassif sono stati allontanati dopo aver sventolato un cartello con la scritta ‘genocidio’. Trump, dalla Knesset, esulta: “è l’alba storica di un nuovo Medio Oriente”.
Il commento, ai microfoni di Radio Onda d’Urto, di Rosita di Peri, docente di Storia del Medio Oriente all’Università di Torino, di seguito un estratto:
Da Israele all’Egitto dove si trova, tra gli altri, anche l’ex primo ministro britannico Tony Blair, sospettato di crimini di guerra in Iraq e indicato nel ruolo di vicecapo del Consiglio di pace per Gaza secondo il piano Trump: è uno dei tanti leader arrivati a Sharm el-Sheikh per la cerimonia della firma del cosidetto Piano di Pace per il Medio Oriente, da cui il presidente dell’egitto Abdel Fattah al-Sisi ha annunciato una conferenza al Cairo a novembre per “la rapida ripresa e la ricostruzione” di Gaza, chiedendo il sostegno americano. Arrivata nel primo pomeriggio anche Giorgia Meloni. Firmato in serata l’accordo di pace.
Aumentano le tensioni, come da pronostici, nella Cisgiordania occupata. Le forze israeliane hanno aggredito il fratello di un prigioniero palestinese appena rilasciato durante un raid nella loro casa, provocandogli fratture e contusioni al naso e al piede. I soldati hanno anche intimato alle famiglie dei prigionieri liberati di non organizzare festeggiamenti. I militari occupanti hanno anche sparato e ferito un giovane palestinese durante scontri nel villaggio di Sebastia, a nord-ovest di Nablus. In un altro episodio, i coloni israeliani avrebbero bloccato la strada principale Ramallah-Nablus nei pressi di al-Lubban Asharqiya, brandendo armi all’esterno di due scuole.
Sul fronte delle manifestazioni di piazza in solidarietà alla Palestina
oggi a Milano proteste dentro e fuori il consiglio comunale: a Palazzo Marino passa il voto con la maggioranza di 22 a 9 (3 gli astenuti) contro la mozione che chiedeva l’interruzione del gemellaggio con Tel Aviv. Cariche (in foto) contro il presidio fuori dal Comune, mentre alcune persone sono state trascinate fuori dall’aula del consiglio comunale da agenti e digos dopo le proteste per il voto contrario. Il presidio, poi, si è trasformato in corteo, da cui abbiamo sentito Andrea Cegna, nostro collaboratore da Milano:
Domani, invece, a Udine la manifestazione contro la contestatissima partita di calcio Italia-Israele, dove sono state già raccolte “30mila firme contro il match”, fanno sapere oggi in una nota congiunta Andrea Di Lenardo (capogruppo Alleanza Verdi e Sinistra - Possibile in Consiglio comunale a Udine), Francesca Druetti (segretaria di Possibile) e Serena Pellegrino (consigliera regionale AVS).
300 le adesioni all’appello lanciato da Comitato per la Palestina Udine, Comunità Palestinese FVG e Veneto, Salaam Ragazzi dell’Olivo, BDS Italia e Calcio e Rivoluzione contro la partita di calcio Italia – Israele valida per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2026, in programma allo stadio Friuli di Udine.
La repressione nei confronti di chi si oppone al genocidio in Palestina non si ferma, con nuove denunce e misure cautelari che colpiscono chi si impegna nella lotta. A Roma, a due compagni e studenti dell’Università degli Studi “La Sapienza” è stata notificata la chiusura delle indagini penali per resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale in concorso, in relazione ai fatti del 16 aprile 2024 all’interno dell’Università. Ne abbiamo parlato qui.
Oggi, sulle nostre frequenze, abbiamo inoltre approfondito:
Il Child Sexual Abuse Regulament è la controversa proposta di regolamento europeo nata nel 2022 e finalizzata al contrasto della pedopornografia online. Meglio noto con il nome di Chat Control, il regolamento continua a sollevare dubbi e preoccupazioni legati soprattutto al tema della privacy e ha già incassato il no della Germania. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, Claudio Agosti, esperto di tecnologia e vicedirettore dell’Hermes Center.
Nel CPR di Corso Brunelleschi a Torino, la violenza quotidiana verso le persone recluse continua senza sosta. L’intervista di Radio Onda d’Urto a uno dei compagni dell’assemblea No CPR di Torino.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
13 Ottobre 1982 - Bomba sionista a Radio Onda Rossa: