Colpito con il taser dalla polizia, giovane muore a Pescara
16 agenti a processo per i pestaggi in Questura a Verona | Fame e pulizia etnica in Palestina | Accordi russo-ucraini al palo | Sindaco di Maclodio (BS) rimuove bandiere contro la guerra dalle scuole
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ABUSI IN DIVISA - Ennesima vittima degli abusi di polizia che stamattina, a Pescara, ha arrestato un 30enne coinvolto poco prima in una lite stradale.
Durante l’arresto gli agenti hanno usato il taser, a loro dire ‘ritendolo necessario’ per via della presunta resistenza opposta dall’uomo.
Una volta condotto nelle celle, il 30enne si è sentito immediatamente male. E’ stato prima soccorso sul posto dal 118 e poi trasportato in ospedale dove sono stati effettuati alcuni tentativi di rianimazione. I soccorsi non hanno evitato il decesso.
Il commento a Radio Onda d’Urto di Susanna Marietti, dell’Associazione Antigone:
Ancorca abusi in divisa, andando a Verona. Sono diventati 16 i poliziotti indagati per torture e lesioni avvenute all’interno della Questura di Verona tra agosto e novembre 2022.
Nove gli agenti che, dalla scorsa settimana, hanno allungato la lista degli indagati e che compariranno in udienza preliminare il prossimo 22 settembre 2025.
L’indagine è partita dopo che i due cittadini fermati per “accertamenti”, hanno denunciato le violenze subite in diversi locali della Polizia in via Lungadige Galtarossa, in particolare in una stanza denominata “Acquario”.
Le immagini delle violenze (in foto), già diffuse lo scorso giugno, mostrano tra l’altro i poliziotti delle volanti mentre trascinano un fermato a terra tra le sue urine o mentre sferrano pugni. Due i giudizi immediati già concordati tramite patteggiamento, per altri otto agenti l’inchiesta si era chiusa con l’archiviazione delle accuse.
Qui l’intervista la ricostruzione della vicenda e il commento di Daniele Todesco, dell’Osservatorio Migranti di Verona.
GUERRE - Capitolo conflitti, partendo dalla Palestina.
Prosegue il genocidio per mano israeliana nella Striscia di Gaza, dove la situazione è sempre più critica e la pulizia etnica è supportata anche dall’ong finta israelostatunitense che da oggi ha un nuovo presidente: un reverendo evangelico statunitense di ultradestra.
La pulizia etnica, sistematica, è infatti portata avanti dai militari di Tel Aviv con il supporto della finta ong israelo-statunitense Gaza Humanitarian Foundation che da oggi ha un nuovo presidente esecutivo: si tratta del reverendo evangelico Johnnie Moore, che prende così il posto del veterano dei marines Jake Wood, dimessosi pochi giorni dopo l’inizio delle attività.
Oggi l'occupazione israeliana a Gaza ha ucciso almeno altri 67 palestinesi. 27 di questi, di nuovo, sono stati uccisi mentre si recavano al centro allestito dai contractors Usa vicino Rafah per la distribuzione militarizzata degli aiuti umanitari, con annessa coda tra le sbarre e schedatura.
Sul fronte della solidarietà internazionale, diverse le notizie affrontate da Radio Onda d’Urto in queste ore:
Ancora conflitti globali, passando a quello russo-ucraino.
Nessun passo avanti nelle trattative è emerso dall’incontro di Istanbul per presentare i memurandum che i due paesi promuovono al tavolo dei negoziati.
La Russia pone come condizione per un cessate il fuoco la revoca della legge marziale in Ucraina, la smobilitazione delle truppe e il ritiro ucraino dalle regioni parzialmente occupate dai soldati russi.
Tra le richieste fatte nella nuova tornata di trattative dirette, a poche ore dall’attacco ucraino arrivato per la prima volta in Siberia, c’è pure la fine degli aiuti militari stranieri: un messaggio rivolto soprattutto a Londra, che ieri ha annunciato un nuovo maxipiano di armi a Kiev, dentro una più generale corsa al riarmo, a cui sarà destinato il 3% del Pil, rispetto al 2.3% di oggi. Così Starmer.
I colloqui in turchia alla fine hanno prodotto materialmente solo un accordo per uno scambio di prigionieri e corpi di militari uccisi nel conflitto.
Sulle frequenze di Radio Onda d’Urto
LOCALE - Il sindaco meloniano di Maclodio, provincia di Brescia, e coordinatore provinciale di FdI Simone Zanetti ha fatto rimuovere dalle scuole di infanzia e primaria del paese le bandiere contro la guerra.
Poco più di un mese dopo aver vietato le celebrazioni dell'ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo il 25 aprile scorso nel comune, il primo cittadino ha ora disposto la rimozione dall'edificio della scuola di infanzia e primaria delle bandiere di “R1PUD1A”, campagna contro la guerra promossa da Emergency.
Il riferimento è all’articolo 11 della Costituzione italiana in cui si afferma che “L’Italia ripudia la guerra".
Per il sindaco di destra si tratterebbe di “una mancanza di decoro" oltre che di "una campagna politica". La dirigente scolastica ha comunicato quanto accaduto al consiglio d’Istituto e ricordato al sindaco di Maclodio che Emergency non è un partito ma un’associazione che si occupa di curare le vittime civili delle guerre promuovendo la pace.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
3 giugno maggio 1944 - Inizia la Liberazione di Roma: