Confermata la manifestazione nazionale per la Palestina e il Libano del 5 ottobre a Roma
Israele bombarda il Medio oriente e minaccia l'Iran | Sgomberi a Milano e Giulianova (TE) | Omicidi sul lavoro: a Brescia udienza per la morte di Mirko Serpelloni, presidio fuori dal Tribunale
Buonasera,
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A cura della redazione informativa, viene pubblicata non appena chiudiamo la porta della Radio alle 20: come tutte le email, tu la puoi leggere quando vuoi!
Le trasmissioni, comunque, proseguono sulle nostre frequenze: alle ore 20 Se non li conoscete (la trasmissione a cura dell’Osservatorio democratico sulle nuove destre di Brescia); alle 21 Tracce; alle 23 Rusty Cage; all’1 di notte la replica di Navdanya.
ROMA - Iniziamo con una comunicazione di servizio: sabato 5 ottobre Radio Onda d’Urto sarà a Roma, con redattori e redattrici, per seguire la manifestazione nazionale per Palestina e Libano. Per l’occasione, lo Spazio Approfondimenti sarà anticipato alle ore 14.30 con collegamenti e interviste dall’iniziativa di piazza.
Giovani Palestinesi d’Italia e Unione Democratica Arabo Palestinese (Udap) hanno infatti confermato l’appuntamento nazionale, alle ore 14 a piazzale Ostiense (Piramide) nonostante il divieto della Questura capitolina, che oggi è stato confermato dal Tar del Lazio, il quale ha rigettato la richiesta di sospensione cautelare urgente del diniego. Fissata per il prossimo 29 ottobre l'udienza in camera di consiglio per la discussione collegiale del ricorso proposto dagli avvocati di Udap.
MEDIO ORIENTE - Israele continua a bombardare ovunque, certo di munizioni, soldi e impunità garantiti dagli alleati occidentali.
Si intensificano gli scontri tra Hezbollah e l’esercito israeliano nel sud del Libano. Nuovi raid su Beirut, mentre le truppe israeliane si ammassano sempre più al confine. Hezbollah fa sapere di aver respinto l’esercito di Tel Aviv che si erano infiltrato vicino alla città di Odaisseh nel sud del Paese, costringendolo a ritirarsi. 7 i soldati israeliani morti durante gli scontri nel Libano meridionale. 1 milione 200 mila, invece, gli sfollati interni libanesi.
Oggi l’aviazione di Tel Aviv ha preso di mira pure Damasco, in Siria, uccidendo almeno due persone. Intensi bombardamenti anche sulla Striscia di Gaza, dove sono state uccise dall’esercito di occupazione israeliano decine di persone, in attacchi separati contro rifugi e scuole, tra cui un orfanotrofio.
Stamattina abbiamo fatto il punto della situazione con il giornalista Michele Giorgio, corrispondente da Gerusalemme per il Manifesto, direttore di Pagine Esteri e nostro collaboratore. Di seguito, un estratto:
Mentre la tensione in Medio Oriente resta altissima la guerra subisce i primi effetti sul fronte energetico: forte accellerata del prezzo del greggio nel giorno in cui si riunisce il vertice Opec e in attesa delle scorte settimanali Usa previste in serata. L’Iran infatti è il quarto paese al mondo per disponibilità di petrolio.
MOVIMENTO - Ancora uno sgombero ai danni di compagne-i del Campetto Occupato, spazio sociale di Giulianova (Abruzzo), sgomberato poche settimane fa, rioccupato domenica dopo un partecipato corteo solidale. Ieri Giunta e destra locale, sindaco in testa, hanno manifestato fuori dallo stabile, con Digos e polizia, che hanno eseguito lo sgombero. “Noi non moriremo mai”, replica il Campetto. Ne abbiamo parlato qui.
Risaliamo la Penisola per andare a Milano con il presidio solidale per il secondo grado del processo “Robin Hood”, contro il Comitato Abitanti Giambellino-Lorenteggio; in primo grado condanne, per 9 compagne-i, con 30 anni di carcere in totale. Udienza terminata, con rinvio al 5 novembre. Le parole dell’avvocato Eugenio Losco al termine dell’udienza:
Sempre a Milano sgombero oggi ai danni del centro sociale CasaLoca in viale Sarca, 183, già sgomberato il 4 agosto ma qualche giorno fa ri-occupato dalla rete Ci Siamo e da 70 persone senza casa, costrette a lasciare lo stabile di via Fracastoro, avvolto dalle fiamme. Dentro CasaLoca, all’arrivo di Digos e Polizia, c’erano una decina di occupanti, mentre all’esterno si è formato un presidio solidale. Qui l’intervista a Daniele del CasaLoca di Milano.
LAVORO - A un anno di distanza dalla morte sul lavoro di Mirko Serpelloni, domani, giovedì 3 ottobre, è stata fissata l’udienza preliminare a Brescia del processo relativo alla sua scomparsa.
Mirko è morto l’11 settembre 2023, a 5 giorni dalla caduta dal capannone della Errepi Interni di Manerbio (provincia di Brescia). Il 27enne stava riparando la copertura esterna dello stabilimento, per conto della Bettinelli Group di Robecco d’Oglio, quando è caduto al suolo da un’altezza di almeno sei metri. In concomitanza con l’udienza preliminare, che vede sia il datore di lavoro sia l’azienda come imputati, famigliari e amici di Mirko hanno indetto un presidio alle ore 10, fuori dal Palagiustizia di Brescia, chiedendo sia fatta totalmente luce su quanto accaduto nel settembre 2023 su quel capannone.
Ai nostri microfoni la sorella di Mirko, Eva. Qui un breve estratto:
Sempre sul fronte lavoro oggi sulle frequenze di Radio Onda d’Urto:
SARDEGNA - Diverse migliaia di persone si sono ritrovate stamani a Cagliari davanti al Palazzo della Regione. Dovevano essere diecimila le firme necessarie per presentare una legge di iniziativa popolare contro l’assalto eolico sull’isola, ma sono state consegnate oltre 210 mila firme a favore della proposta Pratobello 24, la legge di iniziativa popolare per non fare della Sardegna l’hub energetico del nord Italia, contro la costruizione dei maxi impianti eolici nei relativi parchi energetici. Da Cagliari Francesca Borra attivista del Comitato per la difesa dell’Anglona dalla speculazione energetica.
A chiudere la newsletter, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
2 Ottobre 1979 - Rivolta nel carcere dell'Asinara:
Se hai letto fin qua…
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