Corrispondenza dal Rojava: "La solidarietà internazionale ha ancora un valore"
Sciopero generale di Usb e cortei studenteschi per la Palestina | Domani a Roma il corteo nazionale contro il ddl "sicurezza" | Prosegue la lotta alla Stanadyne | L'analisi critica dei fatti economici
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SIRIA - Oggi pomeriggio ci siamo collegati con il Rojava e abbiamo avuto l’opportunità di raccogliere la testimonianza diretta di una giovane internazionalista che si trova in quei territori. Nella corrispondenza, ci ha raccontato la situazione siriana corrente vista dal punto di osservazione della rivoluzione confederale della Siria del nord-est, così come la reazione della società che si organizza per resistere agli attacchi e difendere questa esperienza di autogoverno. Infine, la giovane internazionalista ha ribadito attraverso le nostre frequenze l’appello alla mobilitazione e alla solidarietà internazionale in difesa della rivoluzione confederale lanciato nei giorni scorsi dalla campagna Rise up 4 Rojava. Per domani, sabato 14 dicembre, è stata chiamata una prima giornata di azioni in Europa e nel mondo. “La solidarietà internazionale ha ancora un valore – ha detto la giovane compagna ai nostri microfoni – soprattutto per il morale, per la determinazione, la forza e la volontà che può dare alle persone che sono qua, che combattono e resistono”. Qui l’intervista completa. Di seguito, invece, un estratto con l’appello alla solidarietà internazionale:
PALESTINA - In Palestina le diplomazie ostentano “ottimismo” sul miraggio di una tregua. Gli Usa hanno rilasciato il fratellastro dell'alto funzionario di Hamas Khaled Meshaal da una prigione federale in Texas, dove era detenuto per una condanna a 20 anni di carcere per aver finanziato il movimento islamico palestinese. In attesa di un qualche progresso diplomatico, Israele sul terreno compie ogni giorno, da 14 mesi, un genocidio. Il bilancio ufficiale dei morti a Gaza per mano di Tel Aviv è salito a quota 44.875. Decine i morti in 24 ore, 33 solo nei raid che ha polverizzato alcuni edifici nel campo profughi di Nuseirat: morti e feriti anche nel nord accerchiato e affamato, oltre che più a sud, Khan Younis e Rafah. Arresti e scontri di piazza in molte città, come ogni venerdì, in Cisgiordania, in teoria sotto controllo dell’Anp. Il quasi novantenne Abu Mazen non è però sul posto ma a Roma; qui ha incontrato Mattarella, a cui ha chiesto l’immediato riconoscimento dello Stato di Palestina. A Brescia domenica fiaccolata per il popolo palestinese, contro l’occupazione sionista e il genocidio organizzata dal locale Coordinamento per la Palestina. Oggi abbiamo intervistato Muannad Abu Hilal, medico palestinese dei Sanitari per Gaza, una delle realtà che animano il Coordinamento. Qui il suo intervento integrale, insieme a quelli di altre attivisti e attiviste pro- Pal.
VENERDÌ DI MOBILITAZIONI - Oggi era giornata di sciopero generale indetta dall’Unione Sindacale di Base. Matteo Salvini, questa volta, non è riuscito a precettarlo. Il Tar del Lazio ha accolto la richiesta di Usb di sospendere l’ordinanza del premier leghista sulla riduzione a 4 ore dello sciopero dei trasporti. Lo sciopero è stato quindi di 24 ore in tutti i settori, compreso il trasporto pubblico locale. Ci sono state manifestazioni a Milano e Roma. Insieme ai lavoratori erano in piazza anche gli studenti e le studentesse in diverse città, compreso il capoluogo lombardo e la capitale. I cortei di medi e universitari hanno messo al centro soprattutto la solidarietà alla Palestina, “il boicottaggio accademico” e la rescissione dei rapporti con Israele, oltre che la lotta contro “la militarizzazione delle università e i tagli alla ricerca”. A Torino ieri sera era stato occupato Palazzo nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell’Università. Stamattina, studentesse e studenti si sono diretti verso il Politecnico, ma sono stati caricati dalla polizia che ha effettuato anche dei fermi. Qui tutte le corrispondenze dalle piazze.
NO DDL “SICUREZZA” - Sono almeno 200 le adesioni alla Rete Nazionale No DDL Sicurezza – A Pieno Regime che promuove la manifestazione di domani a Roma, con partenza alle ore 14 da piazza del Verano: un segnale di quanto la data stia assumendo un’ampia consistenza, facendo convergere soggetti diversi tra loro, dai movimenti sociali ai sindacati, dai partiti di opposizione alla società civile. “Questo ddl è manifesto politico di un governo che, decreto dopo decreto, sta dando vita e concretezza a un progetto politico autoritario e repressivo, che tende al modello ungherese, attaccando diritti, libertà e possibilità di dissenso”. Con queste parole si è aperta la conferenza stampa di ieri Montecitorio, durante la quale è stata presentata la manifestazione. Ne abbiamo parlato oggi con Anna Irma Battino, portavoce nazionale di “A pieno regime”.
Oggi su Radio Onda d’Urto anche:
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
13 dicembre 1944 - Viene arrestata la partigiana Gabriella Degli Esposti
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