Cortei studenteschi in tutta Italia
A Gaza tende sott'acqua e aiuti umanitari ancora bloccati da Israele | Analisi critica dei fatti economici della settimana con Andrea Fumagalli | Colombia: 19 guerriglieri ex-Farc uccisi dall'esercito
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SCUOLA - Contro l’escalation bellica, per la Palestina e non solo, oggi sciopero studentesco in decine di città italiane, organizzato da Uds, collettivi studenteschi autonomi, Osa, Cambiare Rotta e il movimento Fridays For Future, per denunciare “una situazione drammatica per la scuola, con investimenti a pioggia nell’economia bellica e poco o nulla per formazione, istruzione, cultura”. È stata anche definita come “No Meloni Day” la giornata di oggi, con il blocco non solo di scuole, ma anche di Università, con scioperi, presidi e manifestazioni davanti ai principali atenei italiani.
Tra i cortei più combattivi quello di Bologna; qui cariche di polizia per bloccare il corteo arrivato a metà del ponte di San Vitale, a pochi passi cioè dall’assemblea dei sindaci dell’Anci. Dentro la Fiera “presenti diversi esponenti – spiegano CAS e HubAut Bologna – dell’esecutivo Meloni”: tra loro il ministro degli Esteri Tajani e Piantedosi, ministro dell’Interno. Da Bologna il resoconto della mattinata di Federico, della nostra redazione emilianoromagnola:
Migliaia in marcia a Torino, dove sono stati bloccati alcuni binari delle stazioni di Porta Nuova e Porta Susa. Sempre nel capoluogo piemontese un pezzo di corteo è entrato dentro la sede della Città Metropolitana, fino all’arrivo della polizia, che li ha buttati fuori, fermando 2 giovani, poi rilasciati; altri sono rimasti contusi dalle manganellate. Su questo abbiamo sentito Omar, del Kollettivo Autonomo Studentesco:
A Brescia, città dalla quale trasmettiamo, duecento studenti e studentesse hanno sfilato da piazzale Cesare Battisti alla Prefettura in Piazza Paolo VI percorrendo tutta via San Fustino dietro lo striscione “Riprendiamoci la scuola! Contro l’educazione dei padroni”. Cortei poi anche a Milano, Napoli, Bari, Cagliari, Treviso, Palermo, Firenze, Venezia e Roma. Tutte le corrispondenze e le voci raccolte dalla redazione di Radio Onda d’Urto le trovate qui.
PALESTINA - L’inviato speciale Usa in Medio oriente, Steve Witkoff, incontrerà il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, per parlare del cessate il fuoco a Gaza. L’incontro dell’inviato di Trump sarebbe il primo di cui si ha notizia tra la Resistenza Palestinese e gli Usa, mentre Israele viola sistematicamente la tregua: oggi altre due vittime palestinesi. In un mese di cosiddetto cessate il fuoco, sono 284 i morti palestinesi, con 700 feriti e gli aiuti umanitari ancora bloccati da Tel Aviv. Durissime le condizioni della popolazione, sferzata anche dall’arrivo della brutta stagione; oggi sott’acqua le esili tende (ne mancano 450mila) in cui devono vivere i palestinesi, invase da pioggia e liquami, dato che Tel Aviv ha distrutto il sistema fognario, unendo la carestia al rischio di epidemie. Oggi abbiamo raccolto la testimonianza, da Gaza, di Sami Abu Omar, nostro storico collaboratore dalla Striscia.
In Cisgiordania 2 bambini palestinesi sono stati uccisi nella città di Beit Ummar, a nord di Hebron, dalle forze di occupazione israeliane, che hanno poi sequestrato i loro corpi e dichiarato l’area una zona militare chiusa. L’esercito israeliano ha dichiarato pure Burin, villaggio nel nord della Cisgiordania, zona militare chiusa, poco prima dell’arrivo di centinaia di attivisti nowar israeliani intenzionati ad aiutare i palestinesi nella raccolta delle olive. Esercito e polizia hanno fermato 7 autobus degli attivisti di Peace Now diretti al villaggio.
Sul fronte della solidarietà al popolo palestinese, stamattina a Brescia si è svolto un incontro tra la delegazione del Coordinamento Palestina e i vertici Coop a seguito della manifestazione di domenica scorsa che denunciava la commercializzazione dei prodotti israeliani anche nel punto vendita di via Sorelle Ambrosetti. Com’è andata? Sulle frequenze di Radio Onda d’Urto l’ha spiegato Umberto Gobbi, del Coordinamento Palestina di Brescia:
ECONOMIA - Anche stamattina, come ogni venerdì, è andato in onda alle 12 l’appuntamento con il nostro collaboratore e economista Andrea Fumagalli e la sua rubrica di analisi critica dei fatti economici della settimana. Con lui abbiamo parlato della fine dello shutdown negli USA, della direttiva europea sul salario minimo, della manovra economica del governo Meloni tutt’ora in discussione e in chiusura, dell’ex-Ilva di Taranto. Qui potete riascoltare la puntata di oggi.
Oggi su Radio Onda d’Urto anche:
Colombia: 19 guerriglieri ex-Farc uccisi in raid dell’esercito colombiano
Bologna: sciopero e picchetto dei lavoratori fuori dalla Tper
Cultura: presentazione del periodico “Container” con Laura Pescatori
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
14 novembre 2012 - Cortei contro l’austerity e occupazione dell’Hotel Sirio a Brescia







