
Demolizioni, incendi e uccisioni: prosegue l'aggressione israeliana in Cisgiordania
Il presidio a Verona contro le politiche repressive e discriminatorie di Viktor Orbàn | Le iniziative del 25 aprile a Brescia, Roma e Milano
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Le trasmissioni, intanto, proseguono sulle nostre frequenze: alle ore 20 Se non li conoscete; alle 21 Tracce; alle 23 Rusty Cage; infine, alla mezzanotte, la replica di Navdanya.
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PALESTINA - Nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza sono state uccise 39 persone e altre 105 sono rimaste ferite per mano israeliana. 15 morti solo nel raid che ha colpito, scientemente, una scuola trasformata in rifugio a Gaza City e innescando un incendio. Numerose vittime restano in strada, irraggiungibili dalle ambulanze e dagli operatori della protezione civile, con Israele che ha bombardato anche un deposito di ruspe che servivano proprio per rimuovere le macerie stesse.
Alle vittime dirette del genocidio per mano israeliana, fatto di bombardamenti e incursioni continue che hanno portato dal 7 ottobre i morti a 51.305, si devono aggiungere anche le persone uccise da fame e mancate cure: dal 2 marzo, infatti, l'esercito israeliano ha imposto un blocco totale sulla Striscia. Sono così decine di migliaia i bambini affetti da malnutrizione, visto che tutti i 25 forni che producono pane con la farina fornita dall’Onu sono chiusi. "L'assedio deve essere revocato, i rifornimenti devono affluire, gli ostaggi devono essere rilasciati, il cessate il fuoco riprendere", ha ribadito Unrwa, mentre in una nota congiunta i ministeri degli Esteri di Berlino, Parigi e Londra affermano che il blocco di Israele agli aiuti per Gaza "deve cessare", pur senza fare, nei fatti, nulla per cambiare la situazione.
Sulla situazione drammatica che si vive nella Striscia di Gaza assediata, e in buona parte occupata, il racconto di Giuditta Brattini, cooperante ed operatrice di Fonti di Pace odv
Sul fronte diplomatico una delegazione di Hamas è al Cairo, per un nuovo ciclo di colloqui volti a garantire il rilascio dei prigionieri e porre fine alla guerra di Israele contro Gaza. Il tentativo di tregua è giunto a un punto morto, con Hamas che insiste per un cessate il fuoco permanente, mentre Israele ha offerto solo tregue temporanee e vuole che Hamas si disarmi e di fatto dichiari la resa totale.
Da Gaza alla Cisgiordania occupata: le ruspe israeliane hanno raso al suolo terreni palestinese a nord-ovest di Salfit per annetterli agli insediamenti illegali nella zona. Le autorità israeliane hanno intensificato le operazioni che, solo l’anno scorso, hanno mangiato illegalmente 25 kmq di territorio palestinese, superando così il totale dei terreni conquistati con la forza da Israele nel corso degli ultimi 20 anni. Il tutto mentre prosegue, da 3 mesi, l’assalto contro le città di Tulkarem e Jenin, dove oggi è stato ucciso un 12enne, Mahmoud Mithqal Ali Abu al-Haijja, deceduto per colpi d’arma da fuoco alla guancia e all'addome.
Da Jenin il sindaco della città, Muhammad Jarrar, nella traduzione in italiano a cura di Radio Onda d’Urto della sua testimonianza, raccolta dall’agenzia di stampa palestinese Wafa.
Sul fronte politico, da registrare oggi il durissimo attacco di Abu Mazen, leader dell’Anp, che al Consiglio centrale dell'autorità palestinese ha accusato Hamas “di aver dato a Israele il pretesto per distruggere Gaza. In un discorso infuocato Abu Mazen ha definito i miliziani di Hamas “Figli di cani”, aggiungendo poi:“dimettetevi dal potere a Gaza, consegnate le armi all'Anp e diventate un semplice partito politico". Replica di Bassem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas, per il quale "Abu Mazen ha descritto in termini volgari una parte ampia e autentica del suo stesso popolo, continuando ostinatamente ad attribuire al nostro popolo la responsabilità per i crimini e l'aggressione di Israele" contro la Palestina.
Subito al di là del confine palestinese c’è la Giordania, dove oggi le autorità hanno messo al bando i Fratelli Musulmani. La decisione è stata presa in seguito a un’operazione poliziesca, che – dice Amman – ha portato al ritrovamento di esplosivi e missili. "Membri dei Fratelli Musulmani sono coinvolti in attività che destabilizzano la Giordania e compromettono la sicurezza. Nessuno Stato può tollerare una cosa del genere. Pertanto, tale associazione d'ora in poi sarà considerata illegale" dicono le autorità governative di Amman.
Sul fronte solidale, infine, segnaliamo l’iniziativa promossa dall’Associazione di Amicizia Italia Palestina e Fonti di Pace odv per sostenere e finanziare una scuola tenda per 40 bambini e bambine palestinesi.
Si tratta di “La voce dei bambini di Gaza”, una mostra di disegni realizzati da bambini e bambine palestinesi che verrà inaugurata giovedì 24 aprile presso la Galleria la Stanza Delle Biciclette di Brescia (via delle Battaglie 16).
Radio Onda d’Urto era presente alla conferenza stampa di presentazione - che è possibile riascoltare cliccando qui - in cui si sono susseguiti gli interventi di Alfredo Barcella dell’Associazione di Amicizia Italia Palestina, Giuditta Brattini di Fonti di Pace odv, Mohammed El Katteeb, neuropsichiatra infantile e Vincenzo Cottinelli della Galleria la Stanza Delle Biciclette di Brescia.
VERONA - Circolo Pink e Laboratorio Paratod@s annunciano un presidio di protesta che si terrà giovedì 24 aprile 2025, alle ore 11.00, di fronte al Consolato Generale Onorario dell’Ungheria a Verona (via Leoncino 30). La mobilitazione è una risposta alle politiche repressive e discriminatorie del governo ungherese di Viktor Orbàn.
La scintilla che ha portato all’organizzazione del presidio è stata l’approvazione da parte del Parlamento ungherese, il 18 marzo 2025, di una legge che proibisce l’organizzazione e lo svolgimento del Pride, la manifestazione per la tutela dei diritti della comunità LGBTQIA+.
Il parlamento ungherese ha votato a larga maggioranza - 136 voti a favore e 27 contrari - un emendamento alla legge sul diritto di assemblea, vietando quelle che violano la legge sulla “protezione dei minori”, tra le quali hanno incluso le manifestazioni che “rappresentano o promuovono” l’omosessualità.
“Per il governo di Orbàn organizzare iniziative per i diritti della comunità LGBTQIA+ significa promuovere l’omosessualità ai minori di 18 anni - scrivono in un comunicato le realtà organizzatrici - Ma il divieto al Pride è soltanto l’ultimo di una serie di provvedimenti che vanno in direzione dell’omofobia e della transfobia: diverse leggi precedenti, adottate nel 2020, avevano vietato alle coppie dello stesso sesso di adottare bambini ed eliminato il riconoscimento legale delle persone transgender.”
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, l’analisi di Gianni Zardini del Circolo Pink di Verona. Di seguito un estratto del suo intervento
25 APRILE 2025 - Con il pretesto dei 5 giorni di lutto per la morte di Bergoglio (i funerali sabato mattina), il governo cerca di zittire l’80 anniversario della Liberazione dal nazifascismo, che cade venerdì 25 aprile; una giornata in cui il Ministro per la Protezione civile Musumeci ha chiesto “sobrietà”. Replicano le opposizioni: il Pd dice che attuerà tre giorni di lutto, fino a domani, mentre attaccano direttamente il governo Avs, M5s e +Europa, che parla di decisione “da Stato teocratico”. L’Anpi invece afferma che la richiesta di “sobrietà è superflua”. Su questa richiesta, la replica di Valter Boscarello, compagno di Memoria Antifascista.
In giro per l’Italia, a macchia di leopardo, alcuni Comuni stanno cancellando alcune iniziative del 25 aprile, come il concerto dei Punkreas a Legnano, previsto per il secondo anno consecutivo al Centro Pertini. La band ha rifiutato la pezza - esibirsi il 4 maggio - proposta da Comune e dallo stesso Centro. A Leno, Comune del bresciano di centrosinistra, cancellata la Festa della Liberazione con i concerti al parco Vaia.
A Brescia, invece, confermato l’appuntamento di Carmine Resistente, con l’Anpi Caduti di piazza Rovetta nella zona di via Battaglie, tra stand enogastronomici, banchetti, musica live (ma non i successivi djset, sospesi), fino al corteo antifascista che partirà alle ore 16.30 diretto in piazza Loggia. Su questo Beppe Ricca, compagno dell’Anpi Caduti di piazza Rovetta.
Qui l’articolo dedicato a 80 voglia di libertà, il 25 aprile di Carmine Resistente
Iniziative, concerti e appuntamenti di lotta e celebrazione si manterranno anche in tante altre città italiane. Oggi sulle frequenze di Radio Onda d’Urto, abbiamo approfondito:
A proposito di 25 aprile…
Resistenza: un mese di trasmissioni speciali
Il 25 aprile 2025 sarà l’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista. Radio Onda d’Urto dedica a questa data la programmazione del suo palinsesto, mandando in onda ogni giorno due trasmissioni speciali (qui tutte le puntate).
Le trasmissioni di oggi, mercoledì 23 aprile:
L’intervista, in due parti, alla partigiana Sandra Gilardelli, classe 1925, attiva con la Brigata partigiana Cesare Battisti sui monti del Verbano, al confine tra Piemonte e Lombardia.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
23 aprile 1968 - L’occupazione della Columbus University a New York