Elezioni regionali: il voto...è un affare per pochi
Stillicidio di attacchi israeliani in Palestina e Libano I Lavoro: inizia la settimana dello sciopero generale del sindacalismo di base I Ocalan: storico incontro in carcere con lo stato turco
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REGIONALI - Elezioni regionali in Veneto, Campania e Puglia. Nessuna sorpresa: vantaggi siderali, a spoglio in corso, per Stefani (Lega e destre, al 61%) in Veneto, De Caro (Pd con campo largo, di poco sotto il 70%) in Puglia e Fico (M5S, con campo largo, 59%) in Campania. Competizioni elettorali scontate fin dall’inizio e caratterizzate da un crollo verticale dell’affluenza: alle urne il 42% in Puglia (-15%), il 44% in Campania (-12%), meno del 45% in Veneto, con un iperbolico quasi – 17% per quanto riguarda il NordEst, al peggior risultato di sempre in termini di partecipazione.
Sul fronte del voto, Fdi…zoppica. In Veneto la Lega viaggia a velocità doppia (per ora Carroccio al 36%, i meloniani sotto il 19%). Sempre a destra Fdi in testa nello storico feudo ex An in Puglia con il 17% (ma 10 punti in meno del PD), mentre in Campania il margine tra Fdi e Fi, in crescita, è molto più risicato del previsto, nell’ordine di un punto percentuale. Nel centrosinistra il Partito Democratico sono ampiamente primo partito ovunque, con AVS attorno al 4,5%. Su chi entrerà o meno in Consiglio regionale è necessario attendere: lo scrutinio reale è ancora al di sotto del 50%.
Ancora Regionali, fuori dalle principali coalizioni. In Veneto boom (sopra il 5%) di Riccardo Szumski, medico “freevax”, radiato dall’Ordine ai tempi del Covid (disposizione contro cui ha presentato ricorso, non ancora terminato) e ora a capo di “Resistere Veneto”. A sinistra del campo largo, in Puglia e Campania si presentavano due coalizioni alternative; Puglia pacifista e popolare (Potere al Popolo, Risorgimento Socialista e Pci), candidava Ada Donno, insegnante salentina e della segreteria nazionale PCI, data all’1%. In Campania Giuliano Granato, candidato presidente di Campania Popolare – Potere Al Popolo, Rifondazione Comunista, Pci – è dato attorno al 2,5%, cifra limite per entrare in Consiglio Regionale.
A urne chiuse, ma a spoglio ancora in corso (lo trovi qui), su Radio Onda d’Urto abbiamo raccolto 3 commenti, uno per Regione:
Sul voto in Veneto Beppe Caccia, compagno, già amministratore locale e oggi impegnato in Mediterranea Saving Humans.
Sul voto in Puglia Bobo Aprile, compagno e storico esponente pugliese della Confederazione Cobas.
Sul voto in Campania Ugo Rossi, docente al Gran Sasso Institute e collaboratore di Napoli Monitor.
Ascolta le interviste cliccando qui.
MEDIO ORIENTE - Israele bombarda a ripetizione sia la Palestina che il Libano, uccidendo impunita pure in Cisgiordania. Nella Striscia 4 le vittime tra Bani Suheila e Khan Younis. Attacchi israeliani in violazione della tregua si sono registrati in tutta la Striscia: dal nord di Gaza, con aerei e bombardamenti di artiglieria israeliani che hanno colpito Beit Lahiya oltre la cosiddetta linea gialla, fino al sud, sono stati segnalati attacchi aerei israeliani e colpi di carri armati ed elicotteri, mentre dalle macerie di precedenti raid estratti 14 cadaveri ad Al Mawasi.
“Da quando l’accordo di cessate il fuoco - spiega l’agenzia palestinese Wafa - è entrato in vigore nella Striscia l’11 ottobre 2025, Israele ha ucciso 343 palestinesi e ne ha feriti altri 871, mentre i corpi di 574 palestinesi uccisi sono stati recuperati”.
Ancora Gaza. La Jihad islamica ha individuato i resti di un prigioniero israeliano ucciso nel nord del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia , da dove una delegazione di alti funzionari palestinesi di Hamas è partita ed è arrivata a Il Cairo per incontrare l’intelligence egiziana e discutere dell’escalation di attacchi israeliani nella Striscia di Gaza nonostante il teorico cessate il fuoco, mai rispettato da Tel Aviv, assieme allo stop ai camion di aiuti, come denuncia oggi ancora una volta l’Unrwa; l’agenzia Onu ribadisce che “il 90% dei residenti di Gaza dipende dagli aiuti, e ci sono ancora migliaia e migliaia famiglie che mangiano solo un pasto ogni 24 ore”.
Andando nella Cisgiordania Occupata, un ennesimo palestinese è stato ucciso dalle forze israeliane a Deir Jarir, a nord di Ramallah. 2 feriti gravi, 2 donne, in un altro raid, stavolta a Qalqilya. Decine di persone rapite tra Tulkarem, Betlemme, Ramallah, Tubas, Nablus e Jenin, dove si registrano assalti continui nei villaggi attorno alla città.
Dal 7 ottobre 2023, sono 1.081 le persone, tra cui 223 bambini, uccise nella Cisgiordania occupata, oltre 10mila i feriti e 20mila i palestinesi arrestati. 0, invece, i coloni attualmente dietro lo sbarre, nonostante violenze e atti terroristici quotidiani; solo oggi, a Gerico, ferito un autista palestinese, il cui mezzo è stato assaltato da decine di coloni lungo la strada che porta a Ramallah.
Anche in Libano Israele è impunita: il raid di ieri sera dell’esercito israeliano sulla capitale Beirut ha ucciso 4 persone. Tra loro Haytham Ali Tabatabai, capo militare di Hezbollah, che fa sapere: “l’attacco di Israele contro vertici militari ha oltrepassato la linea rossa, stiamo valutando se e come reagire” di fronte alle provocazioni israeliane.
Su Radio Onda d’Urto oggi abbiamo ospitato due interviste:
LOTTE OPERAIE - Lotte sul lavoro; parte oggi la settimana che porterà venerdì allo sciopero generale promosso dal sindacalismo di base. A Brescia venerdì 28 novembre corteo dalle ore 9, con partenza dalla stazione della metropolitana San Faustino. Sabato, ci sarà poi la manifestazione nazionale “Contro la finanziaria di guerra e il Governo Meloni, rompere con Israele, Palestina libera” di Roma, con un appuntamento analogo lanciato anche a Milano.
Intanto, dalla Sardegna alla Toscana, è tempo di lotte operaie. Su Radio Onda d’Urto abbiamo realizzato due corrispondenze di lotta:
REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA - Su Radio Onda d’Urto, nel nostro consueto “Focus del mezzogiorno”, abbiamo aperto una finestra d’approfondimento - e in aggiornata - verso il referendum della primavera 2026, quello relativo alla proposta della maggioranza di governo di separazione delle carriere tra giudici e magistrati e la conseguente creazione di due Consigli Superiori della Magistratura con membri sorteggiati. Le interviste verranno mandate in onda ogni lunedì mattina, alle ore 12.
Nicola Canestrini, avvocato penalista e referente italiano dell’ong Fair Trials International.
Domenico Gallo, già magistrato e già presidente di sezione in Cassazione.
Fabio Marcelli, giurista di diritto internazionale e co-presidente del CRED – Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia.
Mirko Mazzali, avvocato e del direttivo delle Camera Penale di Milano.
Davide Steccanella, avvocato del foro di Milano.
Gianluca Vitale, co-presidente del Legal Team Italia e del Gap (Giuriste e giuristi, avvocate e avvocati per la Palestina).
KURDISTAN - In Turchia la Commissione istituita nel parlamento per risolvere la questione curda ha incontrato oggi all’isola di Imrali, lo storico leader del movimento di liberazione curdo e fondatore del Pkk, Abdullah Öcalan, sepolto in carcere dal 1999. La visita, la prima di questa caratura politica in 26 anni, ha visto la presenza di esponenti del partito DEM (sinistra curda e turca) ma soprattutto di MHP e AKP, cioè l’attuale maggioranza al potere ad Ankara. È la prima volta in 26 anni che deputati di questi partiti incontrano Öcalan. Di fatto con questo incontro la Commissione parlamentare per la “Solidarietà nazionale, la fratellanza e la democrazia” – quindi lo stato turco – riconosce per la prima volta Öcalan come interlocutore ufficiale nei negoziati in corso per una soluzione politica della “questione curda”.
Su Radio Onda d’Urto puoi anche ascoltare:
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
24 novembre 1971: guerriglia a Milano tra studenti e polizia. Ascolta qui.









