Gaza, altra giornata di sangue. Repressione contro il dissenso: arresti domiciliari e niente scuola per due minori milanesi
Israele sospeso dalle competizioni calcistiche Uefa? "Troppo bello per essere vero" | Global Sumud Flotilla: "Andremo avanti senza soste tecniche"
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PALESTINA - Un’altra giornata di sangue, crimini di guerra, deportazioni forzate e punizioni collettive contro un intero popolo, quello palestinese, vittima del genocidio per mano israeliana: solo oggi Tel Aviv ha ammazzato almeno 43 persone. Dal cielo, è arrivata la strage più grave di oggi, quella di ad Al-Zawaida, nella Striscia centrale con 11 morti e decine di feriti. A Khan Younis, invece 4 palestinesi uccisi e altri feriti per i droni di Tel Aviv, che ammette l’uccisione di un soldato occupante, colpito a distanza da un cecchino palestinese.
Sul fronte della solidarietà internazionale, gli attivisti della Global Sumud Flotilla hanno annunciato che “non ci saranno altre soste tecniche per le nostre 50 barche, continueremo diretti fino a Gaza. Siamo consapevoli delle minacce, ma ci rendono solo più uniti”. “Siamo - aggiungono - nel momento più critico, ma dobbiamo essere ottimisti: noi vinceremo perché abbiamo ragione”.
Dalla nave Family della Global Sumud Flotilla, la corrispondenza su Radio Onda d’Urto dell’attivista Tony La Piccirella. Ascolta o scarica.
Dalla Luna Bark, un’altra barca della Flotilla, su Radio Onda d’Urto è intervenuto anche il giornalista e attivista Ivan Grozny Compasso. Ascolta o scarica.
Stamattina il ministro Crosetto alla Camera per un’informativa urgente. Annunciato l’invio di una seconda imbarcazione militare, la Alpino, a supporto della fregata militare Fasan ‘per garantire assistenza’ – seppur a distanza – alla Flotilla, mentre dalla Spagna anche Sanchez fa sapere che si muoverà nella medesima direzione, mobilitando un paio di mezzi militari. Sull’invio di queste navi il giornalista Alberto Negri su Il Manifesto ha commentato che “La fregata tricolore è una fregatura”. Ascoltiamo il suo commento ai microfoni di Radio Onda d’Urto.
Le mobilitazioni continuano in Italia: i Giovani Palestinesi d’Italia hanno lanciato una mobilitazione per venerdì 26 settembre alle 10:00 al Terminal 1 di Malpensa in concomitanza allo sciopero dei lavoratori aeroportuali, denunciando il ruolo degli aeroporti italiani nella logistica bellica e promuovendo lo sciopero nazionale del 3 ottobre e la manifestazione del 4 ottobre a Roma per chiedere un embargo militare contro Israele. Il 28 settembre alle 01:40 è prevista la partenza da Milano Malpensa del volo cargo X6610 della Challenge Air Cargo Ltd diretto a Tel Aviv. Segnalazioni indicano che nelle ultime settimane questo collegamento avrebbe trasportato materiali militari, inclusi carichi Leonardo SpA destinati a Elbit Systems. Sentiamo Sagia dei GPI.
E ancora sulle mobilitazioni in Italia: oggi un presidio sotto alla prefettura ad Ancona promosso dal coordinamento Marche per la Palestina. A Roma corteo in corso da piazzale Flaminio e promosso dalle realtà solidali capitoline, dentro lo stato di agitazione permanente nazionale. 3 le richieste: fine del genocidio; passaggio sicuro della Flotilla; sanzioni ed embargo per Israele. A Genova occupata la succursale del liceo Paul Klee, mentre domani, ancora a Roma, partono le “100 piazze permanenti” lanciate da Usb, pronta a un nuovo sciopero generale “senza preavviso” mentre la nave Slsc Severn, battente bandiera Usa e carica di armi dirette in Israele, è stata definitivamente respinta da Livorno e sta provando ad attraccare a La Spezia.
Sabato sarà un’altra giornata di mobilitazione a Brescia con ritrovo in Piazza Rovetta alle 15 lanciato dal Coordinamento Palestina di Brescia.
Oggi è stato anche il giorno in cui il quotidiano Times ha scritto che l’Uefa starebbe valutando la sospensione di Israele da tutte le competizioni calcistiche internazionali. Il quotidiano londinese scrive di una decisione che sarebbe “attesa la prossima settimana, con la maggioranza dei membri favorevole”.
Una eventuale decisione in tal senso da parte dell’organo calcistico europeo sarebbe un’anomalia: solitamente è l’organo mondiale del calcio ad essere interpellato e deputato a prendere decisioni di questo tipo, ovvero la Fifa.
Tante cose non tornano e dubbi sulla veridicità della notizia li coltiva anche Luca Pisapia, giornalista, redattore della rivista “Valori” e autore del libro “Fare gol non serve a niente” al quale abbiamo chiesto un commento ai microfoni di Radio Onda d’Urto.
MILANO - La giudice del Tribunale per i minorenni di Milano Antonella De Simone ha convalidato gli arresti e disposto come misura cautelare i domiciliari per due studenti di un liceo milanese, un ragazzo e una ragazza di 17 anni, accusati di resistenza aggravata e danneggiamenti dopo il corteo di lunedì a Milano. A loro verrà negato anche di frequentare le lezioni e su questo i loro legali ricordano come con questa decisione si blocca “il percorso educativo, di crescita, didattico di due giovani studenti delle scuole superiori” ed aggiungono: “Parliamo tanto di scuola come baluardo verso il disagio giovanile, come strumento per dare valori e obiettivi ai nostri giovani, poi non gli diamo il permesso di andare a scuola quando vengono messi ai domiciliari”. I due giovani dopo l’udienza di oggi e tre giorni passati al Beccaria sono usciti e trasferiti ai domiciliari.
Il commento dell’Avv. Guido Guella difensore dei due minori Ascolta o scarica
Venerdì ci sarà una conferenza stampa organizzata dal CSA Lambretta con l’intervento di Global Sumud Flotilla, Ilaria Cucchi e Zerocalcare, che porteranno la loro testimonianza e il loro sostegno.
Israele ha prodotto un dossier con movimenti e organizzazioni che hanno organizzato le piazze del 22 settembre. Ne abbiamo parlato con Francesca, compagna di GazaFreeStyle e del CS La Strada.
20 anni fa, poche ore dopo il pestaggio poliziesco ai danni dell’ultras bresciano Paolo Scaroni nella stazione FS di Verona, a un centinaio di chilometri di distanza altri 4 poliziotti uccidono il 18enne Federico Aldrovandi. E’ la notte di sabato 25 settembre quando Aldro, 18 anni, rientra a piedi a casa sua attraversando il centro della sua città, Ferrara, dopo una serata trascorsa con alcuni amici.
Aldro incrocia in via dell’Ippodromo, suo malgrado, la volante Alfa 3, con a bordo i poliziotti Enzo Pontani e Luca Pollastri. Dopo poco tempo arriva la volante Alfa 2, con altri due poliziotti, Monica Segatto e Paolo Forlani. Il supposto “scontro” tra Federico e gli agenti si trasforma in un pestaggio, 4 contro 1.
Federico muore così, sull’asfalto, schiacciato dalla forza dei 4 agenti per quella che in termini medici si chiama “asfissia da posizione” una forte compressione al torace. La famiglia sarà avvisata ore dopo.
Pontani al centralinista del 113 dirà testualmente: ”abbiamo avuto una lotta di mezz’ora con questo”. E poi “cioè, l’abbiamo bastonato di brutto”. Federico rimane a terra, privo di vita, sfigurato in volto, col cranio sanguinante e 54 lesioni: tante ne certificherà la perizia medico legale di parte civile.
Il 6 luglio 2009 i 4 poliziotti vennero condannati in primo grado a 3 anni e 6 mesi di reclusione, per “eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi”. Il 21 giugno 2012 la Cassazione ha confermato la condanna Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri, poi in gran parte indultati grazie una legge pensata per quegli appartenenti alle forze di polizia morti o rimasti invalidi…in servizio.
L’intervista di Radio Onda d’Urto a Patrizia Moretti, mamma di Federico “Aldro” Aldrovandi, da Ferrara, dove oggi – giovedì 25 settembre – viene inaugurata una targa per Aldro ai giardini di via dell’Ippodromo. Ascolta o scarica
…oggi sulle nostre frequenze anche:
Tre compagnx parte del movimento No Ponte sono stati arrestati tra Calabria, Sicilia e Lombardia per una serie di eventi legati al corteo chiamato a Messina il primo marzo 2025. L’intervista ai microfoni di Radio Onda d’Urto
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
25 Settembre 2005 L’uccisione per mano poliziesca di Federico Aldrovandi