Gaza City brucia, decine di presidi in Italia: "fermiamo il genocidio, blocchiamo tutto"
Mercoledì Brescia in piazza per la Palestina | Lavoro: aggressione padronale contro operai a Prato | Migranti: esposto di Mediterranea sul ruolo delle milizie libiche nel traffico di esseri umani
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PALESTINA - Da questa notte Israele ha iniziato l’operazione di conquista totale di Gaza City, effettuando pesantissimi bombardamenti su tutta la città per preparare il terreno all’invasione via terra.
Mentre scriviamo la newsletter, sono saliti ad almeno 90 i palestinesi uccisi dal fuoco israeliano. Un bilancio parziale, visto che a Gaza City ora è fuga di massa dal massacro in mezzo ai palazzi rasi al suolo.
“Gaza sta bruciando, scendi in piazza”. E’ lo slogan con cui sono state lanciate per oggi decine di mobilitazioni in tutta Italia per la Palestina e la Global Sumud Flotilla.
Cortei e presidi in corso in diverse città, come Milano, Roma, Firenze, Bologna, Cosenza, Udine, Pisa, Trieste, Palermo, Messina, Reggio Emilia, Monza, Pavia, Parma, Bari, Varese, Torino e Napoli.
Migliaia le persone a riempire le piazze mobilitate. Scontri a Padova davanti alla Stazione dei treni (in foto). A Ravenna il corteo con il Coordinamento Bds e il Cap – Comitato Autonomo Portuali – contro l’economia di guerra e il traffico di armi dallo scalo marittimo romagnolo.
Domani, mercoledì, annunciati altri appuntamenti di piazza, tra cui Brescia con appuntamento alle 18.30 in Largo Formentone (Piazza Rovetta).
Di seguito, l’aggiornamento pomeridiano con Stefano Bertoldi, attivista e collaboratore della trasmissione Scuola Resistente di Radio Onda d’Urto che si trova su una delle barche italiane della Global Sumud Flotilla:
Sul fronte lavoro, oltre allo sciopero generale annunciato da Usb il prossimo lunedì 22 settembre, per tentare di fermare il genocidio a Gaza si è aggiunta la Cgil.
Annunciato per questo venerdì, 19 settembre, una giornata di mobilitazione che prevede per le categorie la proclamazione di scioperi e manifestazioni a livello territoriale, come la FIOM che ha annunciato 4 ore di sciopero per i metalmeccanici. Come spiega Landini in una nota, “questo massacro e deportazione vanno fermati, il riarmo è un pericolo per tutto il mondo.”.
LAVORO - Proprio di lavoro scriviamo ora, in una giornata - quella di oggi, martedì - che ha registrato una ennesima strage. Cinque le persone morte solo nella giornata di oggi in Italia mentre lavoravano.
Sempre sul fronte lavoro, violenta aggressione a operai dell’Alba srl, stireria industriale di Montemurlo, Prato. Da giorni lavoratori e Sudd Cobas sono in presidio permanente a difesa di posti di lavoro e diritti.
Oggi la titolare della fabbrica ha distrutto i gazebi del presidio, prendendo a pugni e calci gli operai. Poi sul posto è arrivata una macchina, con dentro dei mazzieri, assoldati ad hoc per picchiare gli operai. Uno è rimasto a terra, finendo in ospedale. Sudd Cobas ha lanciato per questa sera alle 21 un’assemblea pubblica davanti all’azienda di Prato.
Qui la ricostruzione dell’aggressione.
MIGRANTI - Mediterranea Saving Humans ha presentato un esposto alla Procura di Trapani e alla Corte Penale Internazionale, con allegate foto e video, per dimostrare il coinvolgimento nel traffico di esseri umani della milizia di Abdul Salam Al-Zoubi, sottosegretario alla Difesa nel governo di Dbeibah, appena ricevuto dal Ministro degli Interni italiano Piantedosi.
Associazioni per i diritti umani e Nazioni Unite denunciano da anni che dietro il traffico di esseri umani in Libia ci siano le milizie legate al governo di Tripoli. Le stesse milizie che, nelle vesti della cosiddetta guardia costiera libica, l’Unione Europea e l’Italia addestrano e finanziano.
NEPAL - È tornata la calma nel paese himalayano dopo le durissime quanto rapide proteste della scorsa settimana a Katmandu e in molti altri centri del Nepal.
Il nuovo governo di transizione, votato dal popolo in rivolta e guidato da Sushila Karki, prima donna premier nella storia del paese, dovrà organizzare le elezioni tra sei mesi.
Ieri la nazione era in lutto per i morti durante le recenti manifestazioni violentemente represse dalla polizia.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
16 Settembre 1944 - Il partigiano Tita Secchi viene fucilato alla Caserma Ottaviani di Brescia: