Genova: la rabbia operaia continua a invadere le strade. Lacrimogeni sulle tute blu
"Brescia schifa i fascisti!". Manifestazione sabato 13 dicembre | Germania: venerdì sciopero studentesco contro la leva obbligatoria | Il questionario per ascoltatori e ascoltatrici milanesi
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LAVORO - La rabbia operaia continua a riempire le strade della città ligure contro il (non) piano del governo Meloni sul destino di migliaia di operai ex-Ilva e sul futuro del comparto siderurgico in Italia.
Dopo i blocchi stradali e l’occupazione dell’aeroporto, i sindacati dei metalmeccanici, Fiom e Fim, hanno indetto per oggi, giovedì 4 dicembre, uno sciopero generale territoriale. Aderiscono gli operai di tutte le fabbriche del settore in solidarietà ai colleghi dell’Ilva. In corteo anche studenti di Cambiare Rotta e OSA, oltre ai portuali del Calp.
Migliaia di lavoratori delle principali realtà industriali liguri – da Ansaldo Energia a Piaggio Aerospace fino a Fincantieri – sono scesi in strada dietro lo striscione “Genova lotta per l’industria”. Il corteo, diretto in Prefettura, ha trovato sul suo percorso le barriere di metallo e i mezzi blindati della polizia. Gli operai, con tanto di mezzi da lavoro, hanno provato ad avanzare comunque, sfondando le reti anche utilizzando un muletto. La celere ha risposto con un fitto lancio di lacrimogeni.
Gli operai, a fine mattinata, sono poi ripartiti in corteo dirigendosi verso la Stazione Genova Brignole, dove hanno occupato l’atrio di ingresso. Dopo un paio di ore di blocco, i sindacati hanno dato l’input per liberare Brignole dall’occupazione e rientrare a Cornigliano: il corteo di “ritorno” si snoda tra la Foce, corso Saffi, via Gramsci, Buozzi, via Cantore, via Degola e piazza Savio. Qui gli operai riprendono il blocco stradale fino a quando non arriveranno notizie, domani, venerdì, dall’incontro a Roma tra Comune, Regione e ministero.
Sulle nostre frequenze, l’andamento della giornata, grazie agli aggiornamenti, i commenti e le analisi di Roberto di Genova City Strike, Matteo Bellapianta delegato Rsu-Usb per ex-Ilva, Leonardo di Cambiare Rotta e Bruno Manganaro, oggi segretario del Sunia Genova, per anni segretario generale della Fiom del capoluogo ligure. Di seguito un frammento del racconto di Roberto Genova City Strike.
Sempre in tema lavoro, oggi sulle nostre frequenze anche:
BOLOGNA: chiusa la vertenza su La Perla Atelier. La vittoria delle “perline”. Una trasmissione con i contributi di Stefania Pisani, Segretaria generale FILCTEM CGIL di Bologna, ed Elisa Sasdelli, lavoratrice specializzata nella ricerca dei materiali che lavora a La Perla dal 1989.
BERGAMO: muore trascinato dal nastro trasportatore, ma l’azienda non ferma la produzione. È sciopero. L’intervista ad Andrea Agazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Bergamo.
ANTIFASCISMO - È mobilitazione generale a Brescia contro la calata neofascista che vuole portare la manifestazione nazionale del sedicente Comitato “Remigrazione e riconquista” (tra questi Casa Pound, la Rete dei patrioti e Brescia ai bresciani) in città, sabato 13 dicembre.
“Brescia schifa i fascisti – Per la remigrazione dei fascisti nelle fogne della storia”.
È con queste parole d’ordine che Magazzino 47, Diritti per tutti e Collettivo Onda Studentesca hanno annunciato una manifestazione antifascista e antirazzista per lo stesso giorno - sabato 13 dicembre, con appuntamento ore 15.30 in Piazza della Loggia – contro il corteo apertamente xenofobo e fascista.
Qui la presentazione di Alice del csa Magazzino 47. Di seguito un estratto del suo intervento
Nei giorni scorsi anche l’Assemblea Permanente Antifascista di Brescia ha organizzato un’assemblea pubblica in cui è stata annunciata – anche in questo caso – la mobilitazione per sabato 13 dicembre in Piazza della Loggia.
Mercoledì sera, invece, una partecipata assemblea al Magazzino 47 ha iniziato a discutere di quella che si annuncia essere una giornata di mobilitazione antifascista e antirazzista ampia e trasversale.
GERMANIA - In Germania studenti e studentesse si preparano allo Schulstreik (ovvero sciopero dalla scuola) contro il ritorno del servizio militare voluto dal governo Merz che nella giornata di venerdì 5 dicembre verrà presentato in Parlamento.
Contemporaneamente manifestazioni contro la nuova leva obbligatoria sono previste in cento città tedesche, tra le quali ovviamente la capitale Berlino, promosse da giovani che si oppongono al ritorno dell’uniforme obbligatoria per tutti i nati dopo il 2008. Una mobilitazione nata in maniera spontanea e veicolata attraverso il web, moltiplicando le adesioni allo sciopero che sono giunte anche dai sindacati studenteschi.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, l’analisi di Heinz Bierbaum, economista, docente universitario all’università di Saarbrucken, nonché presidente dell’Istituto Rosa Luxemburg, e di Ivana, studentessa parte di Young Struggle in collegamento da Berlino, della quale potete ascoltare di seguito parte dell’analisi
Oggi sulle nostre frequenze anche:
PRIMA DI CHIUDERE… CI ASCOLTI DA MILANO?
Se sì, aiutaci a capire meglio le modalità di ascolto della nostra emittente nel capoluogo lombardo.
Come? Clicca qui e compila il questionario. Bastano 2 minuti!
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
4 dicembre 1969 - La pantera nera Fred Hampton ucciso dall’F.B.I.








