Gino, antifascista arrestato in Francia. Ungheria chiede l'estradizione
Emilia Romagna e Umbria: avanti il centrosinistra | Le dichiarazioni di Valditara sulla violenza di genere | Biden autorizza Kiev a usare missili in Russia | Ancora massacri israeliani in Medioriente
Buonasera,
qui è FuoriOnda, la newsletter quotidiana nei giorni feriali di Radio Onda d’Urto. A cura della redazione informativa, viene pubblicata non appena chiudiamo la porta della Radio alle 20: come tutte le email, tu la puoi leggere quando vuoi!
Le trasmissioni, comunque, proseguono sulle nostre frequenze: alle 20 All that jazz; alle 21 Punk rock city; alle 22 Desert Caravan; alle 23 Revolution rock e infine, alla mezzanotte, la replica di Rebeldias.
Qui trovate tutti i modi in cui potete ascoltare in diretta Radio Onda d’Urto!
FREE ALL ANTIFAS - È stato arrestato in Francia Gino, compagno antifascista per cui l’Ungheria chiede l’estradizione. È accusato di aver partecipato alle manifestazioni a Budapest nel febbraio 2023 contro la cosiddetta “Giornata dell’Onore”, un raduno di neonazisti da tutta Europa. Ora è detenuto in un carcere francese. Mercoledì 20 novembre si terrà l’udienza che dovrà decidere sulla sua scarcerazione. Più avanti, il giudice francese sarà chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di estradizione. Questa mattina abbiamo chiesto un aggiornamento a Eugenio Losco, avvocato del movimento milanese in contatto con il collega francese che sta seguendo Gino. Di seguito un estratto del suo intervento:
REGIONALI - Mentre scriviamo la newsletter si stanno concludendo gli scrutini delle elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria. A sorpresa, in Umbria è avanti il centrosinistra. Al momento – circa 402 sezioni scrutinate su 1000 - la candidata del cosiddetto “campo largo”, la sindaca di Assisi Stefania Proietti, è in vantaggio sulla governatrice uscente di centro-destra Donatella Tesei: dalle sezioni scrutinate finora emerge un distacco di 3 punti, 51,27% contro il 46,03.
Nessuna sorpresa, invece, in Emilia Romagna: il candidato del centrosinistra De Pascale è in netto vantaggio sulla candidata del centrodestra Ugolini. Nel momento in cui scriviamo si delinea un distacco di quasi 16 punti tra il 56,5% del sindaco di Ravenna e il 40,3 della ciellina candidata dalla destra. Anche qui il dato più significativo è comunque l'astensione: si è recato alle urne soltanto il 46, 42% - cioè meno della metà - degli aventi diritto. Nel pomeriggio, a scrutinio in corso, abbiamo raccolto commenti dalle due regioni.
VIOLENZA DI GENERE - Vergognose dichiarazioni del ministro dell’Istruzione Valditara che è intervenuto in videomessaggio alla presentazione della fondazione Giulia Cecchettin alla Camera dei deputati. A un anno dal femminicidio e a pochi giorni dalla giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne, ha dichiarato che “la visione ideologica delle pari opportunità è quella che vorrebbe risolvere la questione femminile lottando contro il patriarcato, mentre quella contreta è ispirata ai valori della Costituzione”. Secondo il ministro, inoltre, l’aumento degli abusi e delle violenze è legato – in sostanza – a quella che definisce “immigrazione irregolare”.
Noi abbiamo chiesto un commento a Luisa Betti Dakli, giornalista e responsabile della commissione pari opportunità dell’Ordine dei giornalisti del Lazio. Di seguito il servizio gr estratto dal suo intervento ai nostri microfoni:
UCRAINA - Dagli Usa l'amministrazione Biden autorizza l'utilizzo, da parte di Kiev, dei missili ATACMS per colpire in territorio russo. Il “via libera”, però, riguarderebbe soltanto la regione del Kursk, nella quale le truppe ucraine hanno fatto incursione e sulla quale l’esercito russo starebbe preparando una controffensiva massiccia. Dal Cremlino Peskov ribadisce che per Mosca questo significa che la NATO entra in guerra in maniera diretta contro la Federazione russa, la quale risponderà "nella maniera appropriata". Dal fine settimana, in effetti, l'esercito russo ha portato l'intensità dei propri attacchi sull'Ucraina a un livello che non si vedeva da tempo. Tra i molti attacchi missilistici di questi giorni, quello che ha colpito Odessa stamattina ha lasciato sul terreno 8 morti e 18 feriti. Sulla decisione di Biden e sulle sue motivazioni abbiamo intervistato Enrico Vigna, saggista e collaboratore di diverse testate, tra le quali Marx21.
MEDIO ORIENTE - Israele prosegue il genocidio della popolazione palestinese, tra Striscia di Gaza e Cisgiordania occupata, e di bombardamenti su tutto il Libano. Secondo il ministero della Sanità di Gaza il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani nella Striscia è di 43.922 dal 7 ottobre 2023, 76 nelle ultime 24 ore. 17 di questi nell'ennesimo raid che ha colpito vicino un ospedale, quello di Kamal Adwan, nel nord, sotto assedio e isolato dal resto della Striscia dal 5 ottobre. I feriti in totale sono quasi 104mila.
La guerra criminale di Tel Aviv prende per fame e sfinimento la popolazione civile a Gaza: un alto funzionario dell'Unrwa ha riferito che 98 dei 109 camion che ieri trasportavano aiuti umanitari nella Striscia sono stati saccheggiati e il carico è andato perduto. Continuano i raid israeliani in Cisgiordania. Ieri arrestati altri 35 palestinesi in diversi assalti in diverse città della Westbank
In Libano i raid israeliani hanno di nuovo ucciso dei sanitari: 8 paramedici uccisi da un attacco che ha colpito Nabatieh, nel sud. Negli attacchi di ieri nei quartieri meridionali della capitale Beirut, invece, sono stati uccisi 4 funzionari addetti ai media di Hezbollah. Lo ha ammesso in un comunicato lo stesso movimento sciita che comunque continua a rispondere al fuoco nonostante i colpi subiti: anche oggi lanciati più di 60 razzi verso lo stato israeliano. Sul terreno, inoltre, il movimento sciita libanese tiene bloccato il tentativo di avanzare via terra delle truppe israeliane. Tanto che secondo i media le parti starebbero trattando un cessate il fuoco: secondo alcune fonti Hezbollah potrebbe accettare “con riserva” le condizioni dell’accordo mediato dagli americani e già accettato dal governo di Beirut. Sull’attendibilità di queste indiscrezioni abbiamo intervistato Michele Giorgio, corrispondente de il Manifesto da Gerusalemme, direttore di Pagine Esteri e nostro collaboratore.
Sulle frequenze di Radio Onda d’Urto anche:
Brescia: sciopero dei bus dopo la nuova rottura Arriva-RSU sul contratto integrativo
Commercio armi: l'economia di guerra in Europa. Numeri, dati, prospettive
Lotte operaie: fogliati licenzia 50 operai. Conferenza stampa ai mercati generali di Torino
È crisi idrica per la Basilicata. Razionamento dell'acqua per 29 comuni, mobilitazioni di protesta
Cop 29: a Baku inizia la seconda settimana della conferenza sul clima. Si chiude venerdì 22 novembre
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
18 novembre 1943 - Grandi scioperi operai nel nord Italia occupato dai nazisti e sotto la Repubblica Sociale Italiana
Se hai letto fin qua…
… è perché consideri Radio Onda d’Urto uno strumento di informazione importante! La newsletter Fuorionda nasce per dare ancora più visibilità a lotte, iniziative, commenti. Radio Onda d’Urto da sempre vive senza pubblicità, sostenendosi solo con il vostro aiuto e le iniziative di autofinanziamento.
Se pensi che sia importante continuare a tenere viva la radio e aumentare gli spazi di informazione utili a chi ci ascolta, come questa newsletter, considera di abbonarti e di inserire il codice fiscale 02084620174 nella tua dichiarazione dei redditi nello spazio apposito dedicato al 5X1000. Se sei già tra chi ci sostiene, aiutaci diffondendo questa newsletter e la conoscenza della nostra radio!