Global March to Gaza: fermi e deportazioni per attivisti e attiviste in arrivo a Il Cairo
A Torino gli operai prendono parola su re-industrializzazione e riconversione bellica | La stretta di mano tra Piantedosi e Haftar | A Brescia botte al picchetto antisfratto
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PALESTINA - Almeno 110 morti e 427 feriti oggi nella Striscia per il genocidio a reti unificate, ma impunito, degli occupanti israeliani. Il numero ufficiale dei morti, da ottobre 2023, ha superato quota 55mila. Di seguito, il punto della situazione sul genocidio nella Striscia nel report odierno dell’agenzia cisgiordano-palestinese Wafa, tradotto in italiano da Radio Onda d’Urto.
Per quanto concerne la solidarietà internazionale, è arrivata a Tripoli la carovana “al-Somoud” partita dalla Tunisia per portare aiuti per Gaza al valico di Rafah.
Dura, invece, la repressione delle autorità egiziane contro attiviste e attivisti che stanno giungendo da tutto il mondo, al Cairo, per la Global March to Gaza. Anche questa iniziativa intende raggiungere Rafah per rompere l’assedio israeliano.
Ad attenderli in aeroporto ci sono infatti fermi, arresti e interrogatori, sequestro di passaporti e telefoni. Oltre cento le persone rimpatriate nei Paesi d’origine o spedite in Turchia, a cercare una coincidenza aerea a loro spese. Alcune, poche, sono a Il Cairo. Permane il divieto ad avvicinarsi al Sinai, la più vicina a Rafah e a Gaza.
Le segnalazioni di abusi e respingimenti arrivano da persone partite da Algeria, Germania, Spagna, Marocco, Olanda e – tra le altre nazionalità – anche l’Italia. Il conteggio relativo a chi è in partenza dall’Italia è di 7 persone rimpatriate e 35 rilasciate, con la minaccia però di non partecipare ad alcuna manifestazione. Un altro centinaio abbondante di attiviste-i sta arrivando in queste ore. Tra loro anche due giovani bresciane. Di seguito la testimonianza di una di loro, Valeria Balzarini, in viaggio in queste ore.
Per quanto riguarda invece gli 8 attivisti e attiviste del veliero Madleen della Freedom Flotilla Coalition - detenuti dalle autorità israeliane che li hanno rapiti mentre cercavano di raggiungere le coste palestinesi di Gaza e rompere l’assedio via mare - i giudici di Tel Aviv hanno respinto la richiesta dei pm di 30 giorni di carcere in più per l’equipaggio. Attiviste e attivisti verranno invece tutti rimpatriati tra oggi (in 6) e domani (gli altri 2). Quella forse più nota, l’europarlamentare francopalestinese Rima Hassan, arriverà a Parigi alle ore 20. Il suo partito, La France Insoumise, ha dato appuntamento un’ora dopo, a Republique, per un’accoglienza di massa.
Qui l’aggiornamento con Michele Borgia, del gruppo comunicazione della Freedom Flotilla.
Sempre in tema solidarietà con la Palestina, oggi sulle nostre frequenza anche l’intervista a Sam Weinstein della Rete Ebraica AntiSionista Internazionale. La trovate qui.
LAVORO - Un confronto a tema re-industrializzazione e riconversione bellica era in programma per questa sera, giovedì 12 giugno, a Torino.
A partire dall’inchiesta realizzata dal giornalista di Radio Popolare Massimo Alberti, gli operai della Lear, di Tubiflex, di Stellantis Mirafiori, Mopar Rivalta e Leonardo si confronteranno alle 17 presso Palazzo Nuovo sulla riconversione bellica in programma – o in fase di relizzazione – nel tessuto industriale piemontese. A fare da cornice all’evento le guerre in corso e la crisi economica ed energetica dell’Europa.
Sullo sfondo della re-industrializzazione che sta colpendo diversi settori produttivi in Italia – dall’automotive all’indotto – si rafforza infatti il piano di riarmo europeo da 800 miliardi imposto dalla Presidente della Commissione Ue Von der Leyen: i primi segnali di attuazione si sono registrati in Iveco, con la creazione dell’Iveco Defence Vehicles (IDV), una divisione di Iveco Group per produrre “veicoli per la difesa”; la riconversione bellica della francese Renault per la produzione di droni da vendere all’Ucraina; oltre che i progetti della “Cittadella dell’Aerospazio” in programma per la città di Torino.
Gli operai si confronteranno sui progetti di riconversione bellica che stanno colpendo Torino e la Regione insieme a Massimo Alberti, giornalista di Radio Popolare, che su Radio Onda d’Urto illustra l’inchiesta che ha portato avanti rispetto alla riconversione bellica in Piemonte. Potete ascoltarlo qui, mentre di seguito trovate un estratto della sua analisi.
AFFARI SPORCHI - “Piantedosi stringe la mano a un criminale libico”. Lo denuncia Mediterranea Saving Humans dopo la visita ufficiale di Saddam Haftar, mercoledì 11 giugno 2025, al Ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi.
“Il figlio del generale Khalifa Haftar, Saddam Haftar – spiega il comunicato di Mediterranea – è a capo della famigerata brigata Tarek Ben Zayed, dotata tra le altre cose di un supply vessel con il quale opera catture di profughi in mare e li deporta nei lager della Cirenaica. Anche la giustizia statunitense lo cerca dal maggio di quest’anno: è accusato di rapimenti, omicidi, deportazioni di massa anche nei confronti di cittadini libici. È inoltre segnalato dalle Nazioni Unite come uno dei più influenti trafficanti libici“.
“La Libia – denuncia Mediterranea – è consegnata nelle mani di questi capi mafia, da governi senza scrupoli che pur di ottenere il ‘blocco degli sbarchi’ da poter rivendere nella campagna elettorale permanente, sono disposti a sacrificare i principi e i valori di rispetto dei diritti e della dignità umana. Le mani che ha stretto Piantedosi, sono sporche di sangue innocente”.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans. Di seguito un passaggio dell’intervista.
DIRITTO ALL’ABITARE - Miriam, attivista dell’Associazione Diritti per Tutti, con diverse patologie ed una invalidità certificata, è finita in ospedale per accertamenti dopo essere stata coinvolta in una colluttazione provocata dall’avvocato della proprietà. Il grave episodio è avvenuto questa mattina a Brescia in via Bianchi.
“Miriam si è avvicinata all’avvocato della proprietà, Giorgio Guzzi, che stava filmando col telefonino i solidali presenti chiedendogli di smettere -raccontano i manifestanti presenti – quando un altro attivista ha cercato di abbassare la mano dell’avvocato con cui teneva il cellulare, quest’ultimo gli ha sferrato alcuni pugni colpendo però anche Miriam, fino a quando è stato fermato. Per la concitazione e i colpi subìti, che hanno anche provocato la rottura dei suoi occhiali, Miriam si è sentita male ed è stata portata in ospedale per accertamenti.”
L’avvocato ha poi sostenuto che volesse fare le fotografie per denunciare le persone presenti al picchetto. Lo sfratto era per finita locazione perché la proprietaria vuole vendere: le inquiline, un’anziana con figlia vedova e nipote minorenne, hanno un lavoro ed il reddito per pagare il canone ma non trovano altri alloggi in affitto perché a Brescia la locazione normale sotto i 900 euro al mese ormai non esiste più. Un’altra esecuzione pochi minuti prima era stata bloccata e rinviata a settembre nella stessa zona in via Repubblica Argentina. Alla luce di quanto accaduto questa mattina ed anche in vista dei numerosi sfratti delle prossime settimane l’Associazione Diritti per Tutti ha fatto un appello alla mobilitazione straordinaria nel mese di luglio, invitando tutti e tutte i solidali a partecipare ai picchetti, per il diritto a casa e dignità, contro il decreto legge sicurezza.
Qui il commento di Umberto Gobbi dell’Associazione Diritti per tutti. Di seguito un frammento del suo intervento.
Oggi sulle nostre frequenze anche:
Brescia: sabato 14 giugno Street Parade. La presentazione di Stefano, della redazione musicale di Radio Onda d’Urto e del Collettivo Smash Repression.
Brescia: dal 14 al 21 giugno Festa della Resistenza nel cortile delle scuole Calini. La presentazione di Marco Ugolini, della sezione Anpi Caduti di Piazza Rovetta.
Padova: Al via lo Sherwood Festival 2025. La presentazione di Alex Favaretto, direttore artistico del festival.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
12 Giugno 1946 - I Fascisti assaltano la Federazione Comunista a Napoli
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