GSF: partono per Gaza le prime 42 imbarcazioni italiane
In Palestina continua il genocidio per mano israeliana | Oggi lo sciopero della Cgil, lunedì sciopero generale di Usb e blocchi contro il genocidio | Melzo (LO): camion investe operaio in sciopero
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PALESTINA - La Global Sumud Flotilla è finalmente partita da Capo Passero. Le 42 barche dirette a Gaza sono salpate con la ferma intenzione di portare aiuti e rompere così il blocco di Israele, che oggi con un tweet del Ministero degli esteri minaccia esplicitamente la Flotilla, definendola come “apertamente sostenuta dagli jihadisti di Hamas”. “Questo non è umanitario - sono le parole di Tel Aviv - Si tratta di un'iniziativa jihadista al servizio dell'agenda del gruppo terroristico”. Sempre in Israele, alcune decine di giovani sono riusciti ad arrivare ai reticolati del border di Gaza dietro lo striscione “Via mare e via terra: rompere l’assedio”, in solidarietà con la Global Sumud Flotilla. Qui l’aggiornamento con l’attivista Stefano Bertoldi, collaboratore di Radio Onda d’Urto per la trasmissione “Scuola resistente”, che si trova a bordo di una delle barche. Di seguito un estratto della sua corrispondenza:
Il Palestina, intanto, prosegue con sempre più ferocia il genocidio per mano israeliana. “Useremo una forza senza precedenti” su Gaza City. Così oggi l’esercito occupante israeliano, impegnato da giorni a distruggere per poi occupare totalmente la principale città della Striscia. Tel Aviv intima di nuovo l’autodeportazione a centinaia di migliaia di persone: secondo l’Ufficio di statistica palestinese, sono 740mila i palestinesi tutt’ora intrappolati nella zona centro-nord della Striscia, dove il genocidio per mano israeliana accelera la propria mattanza con droni, aerei da combattimento ed esplosioni di robot radiocomandati. Interi quartieri saltano in aria durante l’avanzata dei tank. Mentre si susseguono scene apocalittiche, le famiglie in fuga si trovano ad affrontare la straziante prospettiva di un nuovo sfollamento, verso un qualche ghetto più a sud, in un territorio privo di qualsiasi "zona sicura o umanitaria, senza cibo, acqua, farmaci, ripari, affetti.
Contro il genocidio a Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla sono molte le iniziative in programma in Italia, a partire dalla giornata di oggi con le 4 ore di sciopero e le piazze lanciate dalla Cgil a livello nazionale. Abbiamo seguito le piazze di Brescia, Breno (BS) e Milano.
Lunedì 22 settembre, invece, sarà la volta dello sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale di Base a partire dall’appello dei lavoratori portuali di Genova a “bloccare tutto” in caso di fermo della Global Sumud Flotilla da parte delle autorità israeliane. Su questo oggi abbiamo realizzato altri tre approfondimenti:
“Blocchiamo tutto”: lunedì 22 settembre sciopero generale a fianco del popolo palestinese
Sciopero generale: contro la logistica di guerra, lunedì 22 settembre blocco al porto di Venezia
Ravenna: bloccato al porto un carico di esplosivi diretto a Israele
LIBANO - L’aggressione israeliana non si ferma nemmeno in Libano. Oggi l’aviazione dell’Idf ha di nuovo bombardato il sud del Paese dei Cedri. Sono state almeno 4.500 le violazioni del cessate il fuoco da parte di Tel Aviv dalla teorica tregua siglata nel novembre 2024. Abbiamo fatto il punto della situazione nel Paese con Mauro Pompili, giornalista freelance che vive a Beirut.
LAVORO - Alla General Frigo di Melzo, provincia di Milano, un autista ha provato a sfondare un picchetto con un camion, mandando in ospedale un operaio. Il direttore della fabbrica ha aperto un cancello che solitamente non veniva usato, e “ha chiesto all’autista di andare avanti nonostante il picchetto”, denunciano i Si.Cobas, “senza nemmeno aspettare l’intervento delle forze dell’ordine”. L’operaio ha riportato una frattura, “ma poteva andare molto peggio”.
Da giorni sono in corso manifestazioni e picchetti, con il blocco di numerosi mezzi pesanti. I lavoratori delle società esterne che stanno effettuando i picchetti potrtebbero perdere dal 1 ottobre i diritti acquisiti, perché ci sarà un cambio di appalto. “Qua ci sono operai dal 1999 che potrebbero perdere gli scatti d’anzianità”, ha continuato Si Cobas. Noi abbiamo intervistato Alfred, rappresentante dei lavoratori alla General Frigo di Melzo (MI).
Altri approfondimenti di oggi sulle frequenze di Radio Onda d’Urto:
L’analisi critica dei fatti economici della settimana con Andrea Fumagalli
Roma: domenica 21 settembre assemblea nazionale della rete “A pieno regime”
“Prime Minister”: la quarta edizione, a Brescia, del corso dedicato alle giovani donne
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
19 settembre 1943 - L’eccidio per mano nazista di Boves (CN)