In Palestina la popolazione è allo stremo
Non Una di Meno torna in piazza: "Disarmiamo il patriarcato" | Sciopero Adl Cobas al magazzino Kamila | In Uganda storica condanna per Thomas Kwoyelo | La nuova edizione dell’Archivio del Gatto nero
Buonasera,
qui è FuoriOnda, la newsletter quotidiana nei giorni feriali di Radio Onda d’Urto.
A cura della redazione informativa, viene pubblicata non appena chiudiamo la porta della redazione alle 20: come tutte le email, tu la puoi leggere quando vuoi!
Una volta chiusa la redazione informativa, proseguono le trasmissioni sulle nostre frequenze: alle 20 Il disagio nella civiltà; alle 21 Blues metal jacket (Blues e dintorni con Andrea Fusari); alle 22 Arrapaho; alle 23 Settantasette (storia e altro sulla popular music).
Qui trovate tutti i modi in cui potete ascoltare in diretta Radio Onda d’Urto!
PALESTINA - Dal 7 ottobre 2023 ci sono ufficialmente 43.972 morti a Gaza per mano isrealiana, “il 70% dei quali – dice l’Altro rappresentante della politica estera Ue, Borrell – sono bambini o donne”. 105mila i feriti, migliaia i dispersi sotto le macerie in cui è ridotta tutta la Striscia.
I raid colpiscono ovunque, dal nord assediato ormai da un mese e mezzo fino alle tent city, le tendopoli di sfollati in zone teoricamente sicure, lungo la costa. Oltre alle bombe, la popolazione civile è alla fame, come dimostra la denuncia dell’Unrwa: 98 camion sui 109 che trasportavano aiuti umanitari nella Striscia sono stati saccheggiati una volta entrati all’interno dell’enclave palestinese.
Continuano, come riportato da Al Jazeera, i bombardamenti nelle vicinanze dell’ospedale Kamal Adwan di Beit Lahia, nella parte settentrionale del territorio. Hussam Abu Safiya, direttore dell’ospedale, ha parlato dei casi di malnutrizione che sono iniziati ad arrivare in ospedale a causa della carestia, la maggior parte dei quali bambini e anziani. Il rischio di morte minaccia la vita di pazienti anziani a causa della mancanza di farmaci e della diffusione della carestia nel nord di Gaza e infine, le persone ferite perdono la vita ogni giorno perché non ci sono medici e farmaci in ospedale.
Intanto in Cisgiordania continuano gli arresti arbitrari. Le forze israeliane hanno radunato 12 palestinesi in tutta la Cisgiordania occupata da ieri sera, secondo la Società dei Prigionieri Palestinesi. Gli arresti sono avvenuti nei governatorati di Hebron, Qalqilya, Ramallah, Tubas, Tulkarem e Jenin, dove le forze israeliane hanno anche demolito le strade e sparato contro le case. Incursioni e arresti violenti sono una caratteristica quasi quotidiana della vita nella Cisgiordania occupata dal 7 ottobre 2023. Da allora, secondo la Società dei prigionieri, le forze israeliane hanno arrestato almeno 11.700 persone nel territorio palestinese della Cisgiordania Occupata. Ci sono poi 3 morti nell’incursione dell’esercito occupante a Muthalath al-Shuhada, sud di Jenin: 3 i morti, giovani di 24, 25 e 32 anni
Ci ha aggiornato sulla situazione Meri Calvelli, cooperante italiana che da anni opera nella Striscia con ACS, direttrice del Centro culturale Vik, dedicato a Vittorio Arrigoni. Potete ascoltare qui la sua voce e, di seguito, un estratto della sua analisi.
VIOLENZA DI GENERE - In occasione della Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e di genere, il movimento femminista e transfemminista Non Una di Meno torna in piazza. Sabato 23 novembre manifestazione nazionale a Roma e Palermo al grido di “Disarmiamo il patriarcato”.
“Scendiamo in piazza il 23N – scrivono le attivistə sui propri profili social - non per ritualità, ma perché è sempre più urgente in questo paese rifiutare l’oppressione, la vergogna, la guerra che ci viene imposta. Scendiamo in piazza per manifestare la nostra rivolta alla violenza patriarcale e alla deriva identitaria e autoritaria che la sostiene e giustifica”.
Abbiamo approfondito i dettagli dell’iniziativa, e del piano politico che sottende, con Claudia di Non Una di Roma. Qui il suo intervento.
Tuttavia non sarà solo Non Una di Meno a scendere in piazza contro la violenza patriarcale. Sono molte le realtà femministe e transfemministe che si mobiliteranno nei prossimi giorni. Tra queste, la Rete bergamasca contro la violenza di genere, che ha organizzato una manifestazione “per dire basta violenza” nella giornata di lunedì 25 novembre.
Ne ha parlato ai nostri microfoni Sara della Rete Bergamasca contro la violenza di genere, che potete ascoltare qui. Di seguito, un estratto in cui commenta le ultime dichiarazione di Meloni e Valditara, che hanno rispolverato la vecchia e falsante retorica che vede un nesso di correlazione tra violenza di genere e immigrazione irregolare, e secondo i quali “il patriarcato finito”.
LAVORO - Continua la strage sul lavoro.
Tre giovani sono deceduti nell’esplosione di un magazzino di fuochi d’artificio a Ercolano, Napoli. Più a nord, invece, un operaio di 51 anni è morto travolto da una gru a Torino. A Roma, schianto tra 2 volanti di Polizia: nell’impatto le auto si sono ribaltate, un agente di 32 anni è morto, 3 rimasti feriti.
A Parma Hasan, lavoratore di 21 anni della coop MD, in appalto al magazzino Kamila, ha perso la vita travolto da un treno in corsa. L’infortunio a fine turno, dopo ben 10 ore di lavoro.
Lavoratori e Adl Cobas sono in sciopero immediato già ieri e, anche oggi, picchetto davanti ai cancelli del magazzino dove abbiamo raggiunto, nel corso della mattinata, Stefano Re, compagno di Adl Cobas Parma. Qui il suo racconto e di seguito un estratto della sua analisi.
Sempre in tema lavoro, oggi sulle nostre frequenze abbiamo presentato il documentario “Il fuoco non si è spento”, incentrato sulla lotta degli operai ProSus contro il sistema degli appalti. Il lungometraggio verrà proiettato giovedì 21 novembre al CSA Magazzino 47 di Brescia, Qui per saperne di più.
UGANDA - Thomas Kwoyelo, uno dei capi del famigerato Lord’s Resistance Army (LRA), è stato condannato a 40 anni di carcere da un tribunale ugandese, al termine di un processo definito “storico” dalla stampa locale. Di questi, 15 anni sono stati già scontati in attesa del processo.
Abbiamo ricostruito la storia di questo “signore della guerra” e l’importanza di questa sentenza con Luciano Bertozzi, giornalista freelance che segue da anni l’Africa e il commercio di armi. Qui la sua analisi.
ARCHIVO DEL GATTO NERO - Il 25 aprile 2025 sarà l’80esimo anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista.
La nuova edizione dell’Archivio del Gatto nero, in onda su Radio Onda d’urto ogni due martedì, dalle 14.30 alle 15.15, è dedicata al tema della lotta resistenziale e delle “tre guerre” – come le definì lo storico e partigiano Claudio Pavone – che si combatterono al suo interno: guerra civile, di liberazione nazionale e di classe.
Ogni due martedì vi proporremo materiale dall’archivio della nostra emittente.
Trovate qui la prima puntata, andata in onda martedì 5 novembre 2024, mentre qui la seconda, andata in onda oggi.
Oggi sulle frequenze di Radio Onda d’Urto anche:
La nuova puntata di Onda Anomala, notizie eventi e movimenti dal clima che cambia, dedicata alla bonifica della Caffaro
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
19 novembre 1942 - Operazione Urano A Stalingrado
Se hai letto fin qua…
… è perché consideri Radio Onda d’Urto uno strumento di informazione importante! La newsletter Fuorionda nasce per dare ancora più visibilità a lotte, iniziative, commenti. Radio Onda d’Urto da sempre vive senza pubblicità, sostenendosi solo con il vostro aiuto e le iniziative di autofinanziamento.
Se pensi che sia importante continuare a tenere viva la radio e aumentare gli spazi di informazione utili a chi ci ascolta, come questa newsletter, considera di abbonarti e di inserire il codice fiscale 02084620174 nella tua dichiarazione dei redditi nello spazio apposito dedicato al 5X1000. Se sei già tra chi ci sostiene, aiutaci diffondendo questa newsletter e la conoscenza della nostra radio!