Iran: gli Usa entrano in guerra?
Le analisi su Radio Onda d'Urto | A Gaza un'altra strage di civili in coda per la farina | In Italia movimenti e sindacati di base verso lo sciopero per la Palestina del 20 giugno (e il corteo del 21)
Buonasera,
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MEDIO ORIENTE - Mentre scriviamo la newsletter di questa sera, gli Stati Uniti schierano sempre più aerei da guerra e truppe in Medio Oriente.
“Resa incondizionata”, è quanto scritto da Trump oggi pomeriggio sul media Truth. Il tycoon ha aggiunto che Usa e Israele sanno dove si trova il leader degli Ayatollah Ali Khamenei ma, per ora, non lo uccideranno.
Le analisi, valutazioni e commenti ai microfoni di Radio Onda d’Urto di:
Antonello Sacchetti, giornalista, esperto di Iran, blogger di Diruz.it e autore di numerosi libri come “Iran, il nemico essenziale”
Maurizio Simoncelli, Vicepresidente e cofondatore dell’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo
Fulvio Scaglione, direttore di Inside Over
Paola Rivetti, ricercatrice e docente presso la Dublin City University
Antonio Mazzeo, giornalista e attivista antimilitarista
Poche ore prima il presidente degli Stati Uniti d’America aveva lasciato il G7 in corso in Canada rifiutandosi di firmare la dichiarazione conclusiva. Semrpe al G7, comunque, al netto di timidi richiami a una de-escalation, la posizione degli stati europei è stata descritta con schiettezza dal cancelliere tedesco Merz: “Israele sta facendo il lavoro sporco per tutti noi”, ha detto.
Sul meeting del G7 (-1) in Canada Marina Catucci, corrispondente de Il Manifesto da New York:
Mentre il mondo guarda all’Iran, Israele acellera il genocidio in Palestina.
All’alba almeno 61 palestinesi (numero parziale) sono stati uccisi dal fuoco israeliano mentre erano radunate vicino a uno dei cosiddetti centri militarizzati di distribuzione di aiuti della Gaza Humanitarian Foundation israelostatunitense a Khan Younis. 397 i feriti.
Su questa situazione sentiamo Christofer Lockyear, di Medici Senza Frontiere, tradotto da Radio Onda d’Urto:
Sul fronte della solidarietà internazionale, prosegue intanto il viaggio del convoglio “Soumoud” della Global March to Gaza, partito lo scorso 9 giugno dal Nordafrica.
Tra i partecipanti Cecilia Canazza, scrittrice e attivista italiana attualmente a Tunisi dopo essere stata espulsa da Il Cairo verso Istanbul.
Radio Onda d’Urto l’ha intervistata.
ITALIA - La lotta per fermare il flusso di armamenti verso Israele sta assumendo una nuova dimensione in Italia, grazie alla campagna “Mask off Maersk”.
Lanciata su scala internazionale da diverse organizzazioni palestinesi, tra cui il Palestinian Youth Movement (PYM), la campagna chiede l’immediato blocco delle spedizioni di armi, come i caccia F-35, destinate a Israele. Questo appello è stato rilanciato anche in Italia dai Giovani Palestinesi, in collaborazione con cinque sindacati di base (ADL Cobas, SCUB, Sicobas, SGB, USB), che da tempo lottano contro la complicità occidentale nei crimini commessi contro il popolo palestinese.
La campagna contro l’invio degli F-35 e altre armi verso Israele non è solo una battaglia contro l’industria militare, ma anche una lotta per denunciare la complicità del governo italiano. L’Italia è il terzo paese esportatore di armamenti verso Israele, dopo Stati Uniti e Germania, e la Leonardo S.p.A. è una delle aziende chiave nella produzione degli F-35, che vengono utilizzati nei bombardamenti e nelle operazioni militari in Palestina.
Se ne parla sulle nostre frequenze.
Uno degli appuntamenti cruciali di questa campagna è lo sciopero generale del 20 giugno, che vedrà i sindacati di base scendere in piazza per protestare contro il genocidio e la guerra e chiedere un cambiamento radicale nelle politiche economiche e militari del governo italiano.
E’ il tema della puntata di questa settimana di Working class heroes, la trasmissione quindicinale di Radio Onda d’Urto che tratta i temi del lavoro nell’ambito del ciclo di trasmissioni La Cassetta degli Attrezzi con le voci di:
Paola Sabatini, segretaria della Cub Sanità
Marco Fantechi, di Ferrovieri contro la guerra
Peppe D’Alesio, del coordinamento nazionale dei Si Cobas
José Nivoi, del Collettivo Autonomo dei Lavoratori del Porto di Genova.
Ascolta o scarica la trasmissione.
A Milano, in occasione dello sciopero del 20 giugno, ci sarà un corteo da Piazza Santo Stefano alle 9.30 fino alla Scala. E’ stato scritto un appello per socializzare lo sciopero e farne una grande manifestazione del lavoro a Milano al di là di ogni appartenenza e non appartenenza sindacale.
Nel frattempo, sempre a Milano, è partita “Un verso poetico per Gaza” - l’iniziativa contro la guerra e a sostegno della popolazione palestinese che ha preso il via ieri, lunedì 16 giugno, in piazza Duomo a Milano. Ne parliamo qui.
A chiudere, le ultime notizie affrontate oggi sulle frequenze di Radio Onda d’Urto:
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
17 Giugno 1921 - Gli Arditi del popolo di Roma non aderiscono al Manifesto Fascista di San Sepolcro:
E’ tempo di 730 e dichiarazione dei redditi!
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