Israele assalta Freedom Flotilla e Thousand Madleens: decine di piazza piene anche oggi
Martedì cariche di polizia a Bologna e Livorno | L'intervista a Leila Belhadj Mohamed riguardo al piano di Trump | Liberata la nave di Mediterranea, la soddisfazione di Luca Casarini
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ISRAELE - L’esercito israeliano ha nuovamente attaccato la solidarietà internazionale che provava a rompere il blocco navale illegale di Gaza: stavolta l’attacco è avvenuto a circa 120 miglia nautiche dalla costa di Gaza, in acque internazionali, nelle prime ore di mercoledì 8 ottobre. A essere colpite sono state le 9 imbarcazioni di Freedom Flotilla Coalition (FFC) e Thousand Madleens to Gaza (TMTG), che a bordo portavano medici, giornalisti e parlamentari. A questa pagina diverse valutazioni su quanto successo, fin dalle prime ore del mattino ai microfoni di Radio Onda d’Urto con rappresentanti di chi stava a bordo.
Ieri sera c’erano state manifestazioni per la Palestina, con cariche di polizia a Bologna e Livorno. Manganellate e idranti nel capoluogo emiliano in Piazza del Nettuno, concentramento del presidio GPI. Il bilancio è di una ragazza arrestata e 4 giornalisti contusi nelle cariche. Da qui sentiamo Sofia del Plat, presente in piazza
A Livorno, sempre ieri sera, 2 arresti, 1 in carcere e 1 ai domiciliari, contro la presenza di ben 5 ministri, tra cui Salvini, a un evento elettorale del Carroccio.
In tutta Italia nel corso della giornata di oggi ci sono state decine di presidi e azioni. I collegamenti con redattori, redattrici, attiviste e attiviste dalle mobilitazioni di Brescia, Milano, Napoli, Bologna e Roma sono disponibili a questa pagina
Siham di Radio Onda d’Urto durante il giornale radio della sera
Andiamo ora nella Striscia di Gaza; almeno 8 palestinesi uccisi e altri 61 feriti dall’alba. Ripetute le esplosioni di veicoli blindati a controllo remoto carichi di tonnellate di esplosivo, oltre ai raid dal cielo, tra droni, F16 ed elicotteri, anche pochi minuti fa, soprattutto nella zona di Gaza City. Più a sud spari dei cecchini contro persone in attesa di aiuti, a Rafah. Poco fa Tel Aviv ha detto di avere ucciso “numerosi terroristi in procinto di attaccare le truppe”; non si sa quante le vittime.
Il genocidio per mano israeliana in 2 anni (e 1 giorno) ha provocato 67.183 vittime ufficiali, con 170mila feriti; numeri parziali, vista la distesa di macerie in cui è stata ridotta la Striscia. Il 92% delle infrastrutture è stato distrutto o danneggiato.
Da quando Trump ha annunciato il suo “piano per Gaza” che ha attivato i colloqui in Egitto, anziché cessare il fuoco Israele ha intensificato le operazioni sul terreno e i bombardamenti. Un commento al piano Trump per Gaza da Leila Belhadj Mohamed, attivista e giornalista esperta di questioni internazionali, ai microfoni di Radio Onda d’Urto:
“Sembra un protettorato coloniale dell’800. Nel cosiddetto piano Trump per Gaza manca completamente l’autodeterminazione palestinese. Israele ha già dimostrato di non essere un interlocutore affidabile per un cessate il fuoco definitivo in tempi brevi, anche se è possibile si arrivi a un cessate il fuoco momentaneo”.
L’intervista completa disponibile sul sito di Radio Onda d’Urto.
MEDITERRANEA - Il tribunale di Trapani si è pronunciato in merito al ricorso presentato da Mediterranea Saving Humans e ha disposto la sospensione del fermo della nave. Lo scorso 23 agosto l’imbarcazione aveva soccorso 10 persone nel Mediterraneo centrale, al largo della Libia, e aveva deciso di far sbarcare le persone salvate a Trapani anziché Genova, come chiesto dalle autorità italiane. Per questo era stato disposto un fermo amministrativo di 60 giorni e 10mila euro di multa.
”L’esito dell’udienza è clamoroso - dice la ong - insiste sul fatto che il Viminale ha ignorato tutte le richieste. Mediterranea ha fatto rotta su Trapani a tutela delle persone tratte in salvo”, conclude Mediterranea Saving Humans. Luca Casarini, capomissione e tra i fondatori di Mediterranea
A distanza di una settimana, è ancora forte in redazione la commozione per la mancanza del nostro Jean Luc. Oggi abbiamo pubblicato sul sito audio e video di alcuni interventi al suo funerale. Li trovi qua.
…e ancora ai microfoni di Radio Onda d’Urto…
Verso la manifestazione a Udine contro la partita Italia - Israele Oltre 300 associazioni aderiscono all’appello
A Sesto San Giovanni un 71enne si è suicidato durante l’esecuzione dello sfratto. L’intervista con Gianluigi Montalto, avvocato dell’Unione Inquilini di Sesto San Giovanni
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
8 Ottobre 1969 Chicago - I Giorni della rabbia