Israele bombarda l'Iran, decine di morti e feriti
Aggiornamenti dalla Global March to Gaza | Sabato cortei in tutti gli Stati Uniti | Lettera aperta contro Israele alle olimpiadi Milano-Cortina
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IRAN - Israele dà il via all’ennesima escalation in Medio oriente. 200 aerei da guerra di Tel Aviv bombardano l’Iran da ieri notte e stanno proseguendo anche in queste ore, tanto che alti ufficiali dell’esercito israeliano hanno precisato: “Siamo in guerra. Non è un’operazione”. I raid israeliani stanno colpendo impianti nucleari e militari, fabbriche di missili, ma anche siti industriali, civili, aeroporti – come quello di Tabriz - e abitazioni private, pure nella capitale Teheran. Uccisi – tra gli altri - scienziati impiegati nel settore nucleare e alti ufficiali, tra cui il numero uno delle Guardie Rivoluzionarie, Hossein Salami, il capo della forza Quds, Esmail Qaani, e il capo di stato maggiore delle forze armate, Mohamamd Bagheri. In totale le autorità iraniane parlano di 78 morti e 329 feriti nei bombardamenti ma i numeri sembrano destinati a salire dal momento che gli attacchi proseguono. Israele ha dichiarato lo stato di emergenza e ha richiamato migliaia di riservisti in previsione della risposta militare già annunciata dai vertici della Repubblica islamica. Il governo israeliano, inoltre, ha chiuso le proprie ambasciate in tutto il mondo.
Le riflessioni e gli interventi ai microfoni di Radio Onda d’Urto di:
Farian Sabahi, docente in Storia contemporanea all’Università dell’Insubria.
Il giornalista Michele Giorgio, corrispondente da Gerusalemme de Il Manifesto, direttore di Pagine Esteri e nostro collaboratore. Ascolta o scarica
La trasmissione Mesopotamia di Radio Onda d’Urto, con l’intervento completo di Farian Sabahi e Aram Ghasemy, regista teatrale e coreografa iraniana che vive in Italia da molti anni.
PALESTINA - Mentre attacca di nuovo Iran e Libano, l’esercito israeliano prosegue anche il genocidio in Palestina... Sempre nella totale impunità. Anche oggi sono decine, almeno 30 finora, i palestinesi uccisi dagli israeliani nella Striscia di Gaza. Oggi i raid hanno colpito Deir El Balah, Nuseirat, Gaza City, la tendopoli di Al-Maghazi e Khan Younis, dove è stato colpito di nuovo l’ospedale Nasser. Non arrivano notizie invece dal nord, dove gli attacchi, continui, hanno anche causato lo stop a internet e alle reti cellulari.
L’aggressione di militari e coloni israeliani va avanti anche nella Cisgiordania occupata: anche qui Israele, nel silenzio complice degli alleati occidentali e non, spinge sull’acceleratore dell’occupazione totale. A Jenin ucciso un uomo di 40 anni, mentre oggi sono chiusi tutti i checkpoint a Betlemme e Gerico. Continua l’assedio militare alla Città Vecchia di Nablus, seconda città della West Bank. Di fatto, 3 milioni di palestinesi sono sequestrati dentro le loro case.
L’aggiornamento a Radio Onda d’Urto sulla Palestina ancora con il giornalista Michele Giorgio, corrispondente da Gerusalemme de Il Manifesto, direttore di Pagine Esteri e nostro collaboratore. Ascolta o scarica
La corrispondenza da Gaza di Emanuele Crespi, responsabile operazioni umanitarie per conto dell’ong Action Aid. Ascolta o scarica
Sul lato della solidarietà internazionale in Egitto migliaia di persone cercano di affluire, da oltre 50 paesi, per la Global March To Gaza, nonostante respingimenti, fermi e deportazioni dagli aeroporti, che proseguono a singhiozzo da ieri. Bloccato invece a Sirte, Libia, il convoglio Sumoud, partito via terra con 3mila persone da Tunisia e altri Paesi della sponda sud del Mediterraneo; le autorità della Cirenaica bloccano l’avanzata in direzione est. Dall’Italia circa 200 le persone che, insieme ad attiviste e attivisti da tutto il mondo, vorrebbero raggiungere Al Arish, nel Sinai, e da lì marciare a piedi verso il border di Rafah. Al momento però gli egiziani bloccano tutto e tutti poco fuori da Il Cairo. Gli aggiornamenti della giornata di oggi.
A Torino invece studenti universitari dell’Intifada studentesca sono entrati dentro la Collins, una delle più grandi aziende al mondo nel settore dell'aerospazio e della difesa: produce tecnologie per la guerra, sistemi di puntamento, componenti per missili e droni. Fa parte del colosso Raytheon Technologies. Per questo, oggi, l’occupazione dell’ingresso della Collins, la cui componentistica – denunciano attiviste e attivisti - “è presente negli aerei di addestramento che Israele acquista dall’italiana Leonardo. Nel servizio Barbara, dell’Intifada studentesca di Torino.
Infine da Brescia, città da dove trasmettiamo; sabato 14 giugno, ore 18 dalla metro San Faustino, corteo provinciale per la Palestina con il Coordinamento Palestina e l’adesione della Marcia Antirazzista della Valcamonica e del Collettivo Gardesano Autonomo. “Non possiamo tacere, non servono le ipocrizie occidentali e dei paesi arabi reazionari, servono boicottaggio e sanzioni contro il regime di Israele”, le parole d’ordine di lancio del corteo bresciano.
L’intervista su Radio Onda d’Urto con Alfredo Barcella, dell’Associazione di Amicizia Italia – Palestina e del Coordinamento Palestina di Brescia. Ascolta o scarica
“Abolizionismo – piccoli passi per” è il nuovo podcast a cura dell’Associazione Yairahia onlus. A partire da domenica 15 giugno 2025, durante i mesi di giugno e luglio, andrà in onda sulle frequenze di Radio Onda d’Urto ogni domenica alle ore 12. La collaborazione proseguirà anche dopo l’estate, probabilmente con una nuova collocazione all’interno del palinsesto. Qui la presentazione
… e ancora sulle frequenze di Radio Onda d’Urto…
Sabato 1.700 cortei contro Trump negli Stati Uniti. Martino Mazzonis, giornalista e americanista nostro collaboratore
Olimpiadi Milano-Cortina: lettera aperta per chiedere che Israele non partecipi con la propria bandiera. Ne parliamo con Vittorio Agnoletto
Irlanda del Nord: Raid razzisti e scontri con la polizia. Ne parliamo con Carlo Gianuzzi
Intelligenza e fake news: per continuare a lottare bisogna “discernere tra il vero e il falso”. Intervento di Davide Del Monte di info.nodes ai microfoni di Radio Onda d’Urto
Analisi critica dei fatti economici della settimana con l’economista Andrea Fumagalli: la nomina governativa dell’ex segretario della Cisl Sbarra, gli effetti economici dopo l’attacco israeliano all’Iran, le operazioni finaziarie delle banche italiane
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
13 Giugno 2011 Vittoria Al Referendum Su Acqua Bene Comune E Stop Al Nucleare
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