Israele colpisce di nuovo le truppe Unifil dell'Onu in sud del Libano
A Gaza ordinato lo sgombero dell'ospedale Kamal Adwan | Il DL Piantedosi andrà di fronte alla Corte Costituzionale | Un fine settimana di mobilitazioni, iniziate già oggi
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Le trasmissioni, proseguono sulle nostre frequenze: alle 20 Jailhouse Rock, curata dall'Associazione Antigone e condotta da Patrizio Gonnella e da Susanna Marietti. La serata continua alle 21 con Lupo Ululi, alle 22 Rasta Reggae Radio, (Reggae e Dub), alle 23 Brain Splatters (Musica e culture elettroniche) e a mezzanotte la replica di Saltando lo squalo. Se ci leggi di sabato eccoti il palinsesto della giornata.
LIBANO - Israele colpisce nuovamente le truppe internazionali delle Nazioni Unite, la missione Unifil che da decenni si trova nel sud del Libano e che ha il mandato di scoraggiare gli scontri tra Israele e le forze di Hezbollah. Questa mattina è arrivato il terzo attacco in tre giorni: un avamposto Unifil nel sud del Libano è stato preso di mira. Giovedì, il quartier generale a Naqoura era stato ripetutamente colpito, ferendo due caschi blu dopo che un carro armato israeliano aveva sparato contro una torre di osservazione della base. Mercoledì l'esercito israeliano aveva sparato contro una posizione dell'Unifil dove si stavano rifugiando i soldati e un drone israeliano è volato fino all'ingresso del bunker dove si stavano rifugiando, secondo quanto dichiarato da Unifil.
Sono due i caschi blu, facenti parte del contingente dello Sri Lanka, rimasti feriti oggi, ma anche le basi italiane sono state nuovamente prese di mira e questo ha causato la reazione del ministro della difesa italiano Crosetto che ha dichiarato che “l’Italia non prende ordini da nessuno” e che “l’invito di Israele di spostarsi non sarà ascoltato, noi siamo lì con un mandato dell’Onu”. Forti critiche sono state espresse dal governo britannico, la Francia ha convocato l’ambasciatore israeliano. Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi invece ha raggiunto le truppe nel sud del Libano e ha dichiarato "Non ci fermeremo fino a che non riporteremo i residenti del nord di Israele nelle loro case".
Dal Libano, la corrispondenza con Pasquale Porciello, giornalista collaboratore de Il Manifesto.
Un estratto delle considerazioni di Porciello
GAZA - Gli attacchi israeliani continuano senza sosta anche a Gaza, con almeno dieci persone uccise solo questa mattina, tra cui un bambino, nei campi profughi di Jabalia e Deir el-Balah, a nord della Striscia. Sono 61 i palestinesi uccisi e 231 i feriti nell’ultimo bollettino giornaliero di 24 ore del ministero della sanità di Gaza. Decine di famiglie sono ancora intrappolate mentre l’operazione militare israeliana continua per un settimo giorno a Jabalia. La situazione è drammatica. Il direttore dell’ospedale Kamal Adwan nel nord della Striscia di Gaza ha dichiarato che la struttura ha raggiunto un livello “catastrofico", con la vita di molti bambini in terapia intensiva a rischio nelle prossime ore, perché Israele ha ordinato l’evacuazione entro 24 ma è impossibile. Le scorte di carburante sono esaurite e le forze di occupazione israeliane hanno bloccato l'accesso al carburante agli ospedali del nord", hanno dichiarato le autorità di Gaza. Abbiamo tradotto un estratto di Middle East Eye proprio dall’interno dell’ospedale Kamal Adwan
Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza ha aggiornato il bilancio dei palestinesi uccisi nel conflitto con Israele: è salito a 42.126. Altri 98.117sono rimasti feriti.
L’esercito di occupazione israeliano fa rastrellamenti anche nella Cisgiordania occupata. Durante la notte e questa mattina otto palestinesi arrestati. I soldati hanno fatto irruzione a Hebron e a Ramallah. Il numero totale di persone uccise dalle forze israeliane e dai coloni nella Cisgiordania occupata da quando la guerra di Israele su Gaza è iniziata ha raggiunto 751 morti, tra cui circa 160 minori. Più di 6.200 sono stati feriti e 11.000 arrestati nel territorio palestinese.
Il prof Luigi Daniele, docente di Diritto internazionale umanitario e Diritto intermazionale penale alla Nottingham Trent University in Inghilterra, afferma ai nostri microfoni: “Il genocidio è in atto, è la convinzione mia e di tanti e tante esperte, inclusi esperti israeliani che sono un punto di riferimento assoluto nel dibattito accademico mondiale. Lo affermo da convinto sostenitore della singolarità dell’Olocausto, il peggiore della storia contemporanea”. Un estratto del suo intervento
DL PIANTEDOSI - La corte costituzionale valuterà la legittimità del cosiddetto Decreto Piantedosi, legge 1/2023. L’annuncio è arrivato da SoS Mediterraneé: durante il procedimento sul ricorso contro il fermo della nave Ocean Viking, avvenuto lo scorso 9 febbraio a Brindisi, il giudice ha sollevato presunti profili d'incostituzionalità in merito alla gestione dei soccorsi in mare previsti dal decreto. "E' evidente che non può continuare" ad esserci "una produzione normativa che criminalizza un'attività dovuta, svolta senza scopi di lucro e che ha come unico scopo di salvare le vite in mare". Sentiamo un estratto dell’intervento di Francesca Cancellaro, avvocata di Sos Méditerranée
MOBILITAZIONI
Da oggi e per tutto il fine settimana (e il prossimo) sono previste diverse manifestazioni importanti.
Ultima giornata del G7 della Salute ad Ancona (ai nostri microfoni Vittorio Agnoletto), con la contro manifestazione che si è svolta ieri
Venerdì lo sciopero nazionale per il clima dei Fridays for Future (con la presenza di Greta Thunberg a Milano)
Sabato a Desenzano (Brescia) in difesa dell’ospedale sul Montecroce
Sabato a Milano per costruire l’opposizione sociale
Domenica a Seano (in provincia di Prato) manifestazione anti mafia dopo il pestaggio di alcuni attivisti a un presidio di lavoratori contro l’iper sfruttamento del comparto moda
Infine vi ricordiamo che ogni venerdì è in onda la rubrica di analisi critica sui fatti economici più rilevanti della settimana con l’economista Andrea Fumagalli: oggi si è parlato del piano strutturale di bilancio, i tagli previsti per ridimensionare il debito, il G7 della Salute e i dati Istat sulla produzione industriale. La puoi ascoltare qua
A chiudere la newsletter, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
11 Ottobre 1954 Viet Minh sconfiggono i francesi
Se hai letto fin qua…
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