Israele riprende i raid a tappeto su Gaza
Bombardamenti a Gaza City, Rafah e Khan Younis | A Brescia un nuovo corteo per la Palestina domenica 9 novembre | Lavoro: Amazon annuncia fino a 30mila licenziamenti sostituendoli con l'IA
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PALESTINA - Violenti attacchi di Israele a Gaza.
Netanyahu, nel pomeriggio di oggi, ha ordinato ai militari occupanti israeliani di compiere nuovi “potenti” raid sulla Striscia. Gli attacchi israeliani, da cielo e terra, si stanno verificando da Nord a Sud di Gaza, in particolare a Rafah, vicino al confine con l’Egitto, a Gaza City e a Khan Younis.
La notizia arriva dopo che Israele ha sostenuto che Hamas avrebbe commesso una “chiara violazione” dell’accordo sul cessate il fuoco. Dall’altro lato, l’Ufficio dei media governativi di Gaza ha ricordato a Israele di aver commesso 125 violazioni del cessate il fuoco da quando è entrato in vigore il 10 ottobre, tra cui l’uccisione di 94 palestinesi.
Ieri sera Hamas aveva consegnato i resti di un prigioniero alla Croce Rossa, che li ha portati in Israele. Tel Aviv sostiene però che quei resti appartengano a un prigioniero il cui corpo è già stato riportato in Israele per la sepoltura.
Hamas ha risposto sostenendo che Israele ostacola intenzionalmente gli sforzi per recuperare i corpi dei prigionieri israeliani deceduti, impedendo ai macchinari pesanti di entrare a Gaza e alle squadre di ricerca – incluso il personale della Croce Rossa – di accedere alle aree chiave. Con questa scusa Israele avrebbe nel pomeriggio di oggi effettuato nuovi raid nella Striscia.
Restiamo nei territori palestinesi, spostandoci nella Cisgiordania Occupata, dove Israele sta commettendo con ancora più frequenza violenze e omicidi ai danni degli abitanti palestinesi: 3 vittime in un solo raid, compiuto nella notte a Kafr Qud, vicino a Jenin. I cecchini della Yamam, unità speciale della polizia occupante, hanno ucciso tre persone in una grotta vicino al villaggio. Tel Aviv, com’è consetudine, non fornisce spiegazioni e parla genericamente di “operazione antiterrorismo”.
E poi le continue violenze dei coloni israeliani, protetti dell’Idf: in oltre 200 hanno compiuto un violento attacco a Ramallah, incendiando diverse case e veicoli palestinesi. Non solo, aggressioni e devastazioni anche per gli oliveti palestinesi vicino alla città di Qalqilya nella Cisgiordania occupata, ferendo due contadini. Gli uomini, di 45 e 49 anni, sono stati ricoverati in ospedale.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto
Sul fronte della solidarietà al popolo palestinese, sono stati liberati nel pomeriggio di oggi, martedì 28 ottobre, Mimì, Dario e Francesco, i 3 attivisti arrestati nella repressione poliziesca di sabato a Napoli, durante il presidio contro la presenza di PharmExpo di TEVA, azienda farmaceutica israeliana complice attiva di genocidio e occupazione e per questo al centro di una delle campagne internazionali del BDS.
Per le 3 persone obbligo di firma, dopo aver lasciato il carcere. Radio Onda d’Urto ha intervistato Dario, uno degli attivisti appena usciti dal carcere.
Da Napoli a Brescia. Qui, ieri, oltre 200 persone (in foto) all’assemblea pubblica “Blocchiamo Tutto” indetta dal Coordinamento Palestina di Brescia al Centro socioculturale di via Livorno 7, lunedì 27 ottobre.
L’assemblea pubblica di Brescia ha deciso collettivamente di proseguire la mobilitazione per contribuire alla liberazione del popolo palestinese dal giogo dell’occupazione coloniale israeliana, oltre che per fermare le politiche belliche, di riarmo e l’economia di guerra imposti dal governo italiano, nel solco di quanto sta accadendo anche a livello europeo e globale.
L’appuntamento con il corteo è domenica 9 novembre, alle ore 15, con concentramento alla Coop Flaminia in via Sorelle Ambrosetti (Brescia).
Da lì si risalirà verso il centro storico, fino in piazza Duomo.
Su Radio Onda d’Urto l’intervento introduttivo dell’assemblea, con Umberto Gobbi del Coordinamento Palestina, e quello di José Nivoi, portuale del CALP di Genova e già sulla Global Sumud Flotilla, che si è collegato da remoto e le valutazioni espresse il giorno dopo l’assemblea da tre militanti del coordinamento: Mariam, che fa anche parte dei GPI, Giorgio Cremaschi di Pap e Umberto Gobbi, attivista di Diritti per tutti e della nostra redazione. Clicca qui.
LAVORO - NextEra Energy e Google hanno siglato un accordo per riavviare la centrale nucleare di Duane Arnold, in Iowa, e alimentare l’intelligenza artificiale.
Proprio l’uso distorto dell’AI, piegata dal padronato per sfruttare chi lavora e non invece per lavorare meno tutte e tutti, a parità di salario, è dietro la mossa di Amazon; da oggi 30mila licenziamenti.
La notizia a pochi giorni dalle minacce dell’ad, Andy Jaissy, agli impiegati; “preparatevi, potreste essere sostituiti dalla AI”. Il taglio di Amazon toccherà decine di Paesi, Italia compresa, dove Amazon conta 20mila dipendenti diretti.
Oggi, su Radio Onda d’Urto, trovi anche
Ambiente. È stato pubblicato il Rapporto ISPRA 2024, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, sul consumo di suolo in Italia, che registra un nuovo aumento delle superfici artificiali, con effetti negativi sul clima. Le considerazioni di Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia;
Locale. Giovedì 30 ottobre la giornalista Barbara Schiavulli, rientrata in Italia dalla missione umanitaria con la Global Sumud Flotilla sarà a Brescia al Cinema Sereno per un incontro dal titolo “L’ultima frontiera dei diritti: dall’Afghanistan alla Palestina chi decide chi ha voce?”. La presentazione dell’appuntamento con Federica Nassini direttrice della ONG bresciana No One Out che ha organizzato l’iniziativa.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
28 Ottobre 1922 - Il quartiere di San Lorenzo resiste alla Marcia su Roma:








