Lancio di missili dall’Iran verso Israele, mentre Tel Aviv continua a colpire Libano e Gaza
Vietata la manifestazione a Roma e la conferenza sulla Palestina all'Università di Siena | Crisi Stellantis e agitazione nel comparto dell'automotive | Approvata la patente a punti nell'edilizia
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MEDIORIENTE - Lancio di missili dall’Iran verso Israele, mentre l’esercito di Tel Aviv continua a colpire Libano e Gaza.
Sarebbero almeno un centinaio i missili lanciati dall’Iran in due ondate distinte contro obiettivi militari e di sicurezza in Israele, in risposta “all'uccisione di massa della popolazione di Gaza e del Libano”, nonché dei “leader e dei comandanti di Hamas, Hezbollah e delle Guardie della Rivoluzione”, fanno sapere i pasdaran.
Attivata la contraerea, la maggior parte dei missili è stata intercettata e abbattuta dal sistema Iron Dome israeliano e dai sistemi anti-missilistici Usa dislocati nella regione. Proprio nel pomeriggio nuovi squadroni aerei americani di F-15, F-16 e A-10 erano diretti verso il Medio Oriente, come ha fatto sapere lo Us Central Command su X. Riaperto nel giro di poco tempo lo spazio aereo israeliano. Chiuso, invece, quello iraniano.
L’esercito di Tel Aviv intanto ha mosso nuove truppe verso il Libano, assediato nelle ultime settimane dagli intensi bombardamenti dell’esercito di Tel Aviv: nuovi e massici raid aerei israeliani sono stati segnalati in particolare nell’area meridionale e a Beirut. Qui due bombardamenti hanno preso di mira edifici residenziali vicino all'ospedale Al Zahraa e all’ambasciata del Kuwait.
Un aggiornamento con Ismail Chahine, insegnante libanese, da un paio d’anni a Parigi:
Sull'aggressione israeliana, gli Usa parlano di “manovre in linea col diritto alla difesa”, coprendo le spalle di Netanyahu, che ha dato l'ok a un raid dell'aviazione di Tel Aviv in Siria: 3 i morti, tra cui un reporter. Sul lato yemenita gli Houthi lanciano missili verso Israele e le navi occidentali nel Mar Rosso, mentre le milizie sciite irachene hanno colpito una base Usa a Baghdad, senza vittime o feriti.
Stati Uniti che, dopo aver armato Israele, impone sanzioni contro un gruppo di coloni israeliani in Cisgiordania che ha ripetutamente compiuto omicidi, incendi dolosi e attacchi per intimidire la popolazione palestinese. “Attraverso queste attività violente, Hilltop Youth sta destabilizzando attivamente la Cisgiordania”, ha dichiarato il dipartimento del Tesoro in un comunicato.
A Gaza nel frattempo si continua a morire ormai da un anno per mano dell’esercito di occupazione israeliano. Il Ministero della Salute di Gaza ha riferito che sono almeno 23 le persone uccise nelle ultime 24 ore, almeno 41.638 le persone che hanno perso la vita nell'assalto israeliano dal 7 di ottobre. Un numero incalcolabile i dispersi.
Su Radio Onda d’Urto puoi ascoltare:
Lorenzo Trombetta, analista di Ansa e Limes rispetto alla guerra in Medio Oriente
Duccio Facchini, giornalista e direttore di Altreconomia sul commercio di armi tra Italia e Israele
ITALIA - In questo contesto si avvicina la manifestazione nazionale lanciata da Giovani Palestinesi d'Italia e Udap per sabato 5 ottobre a Roma (ore 14.30, metro Piramide), vietata ufficialmente dalla Questura di Roma, che annuncia massima attenzione, in particolare per le aree di Ostiense ed Esquilino dove le forze di polizia saranno predisposte fin dal mattino. Nonostante il divieto, però, le realtà promotrici hanno confermato l'appuntamento e raccolto già centinaia di adesioni tra realtà, partiti e associazioni. In particolare Udap ha presentato ricorso al Tar per contestare la legittimità della decisione "arbitraria e di natura politica" di governo (con Piantedosi) e Questura.
Qui l’intervista a a Khaled El Qaisi, dell’Udap - Unione Democratica Arabo-Palestinese.
Situazione analoga all’interno dell’Università di Siena dove “il 7 ottobre è vietato parlare di Palestina e Israele”: questa la denuncia presentata dall’associazione studentesca Cravos-Siena di fronte alla scelta dell’ateneo toscano di cancellare un dibattito dedicato alla guerra in Medioriente, alla presenza dello storico israeliano Ilan Pappè e alla relatrice Onu per i territori palestinesi occupati Francesca Albanese. Martedì sera studenti e studentesse hanno replicato pubblicamente alla nota del Rettore inviata a docenti, studenti e lavoratori del polo universitario per motivare il diniego.
LAVORO - Crisi senza fine di Stellantis. La produzione della 500 elettrica alle Carrozzerie di Mirafiori sarà sospesa fino al primo novembre a causa della “persistente mancanza di ordini legata all'andamento del mercato elettrico in Europa”, fa sapere il Gruppo. L'Ad di Stellantis Tavares sarà audito in Parlamento il prossimo 11 ottobre. Il “Parlamento ascolta Tavares ed esclude i lavoratori”, denuncia la Fiom che ricorda l’appuntamento di piazza con il resto dei confederali per il prossimo 18 ottobre. Federico Bellono, segretario generale Cgil Torino:
Ancora lavoro. L'Aula della Camera ha bocciato l'emendamento delle opposizioni al ddl lavoro che mirava a introdurre il salario minimo legale. I voti contrari del centrodestra sono stati 148, quelli favorevoli 111. L'emendamento era firmato dai leader e dai capigruppo di tutti i partiti di opposizione tranne Italia Viva, che si è astenuta dal voto.
Approvata invece la cosiddetta patente a punti per le imprese e per i lavoratori autonomi che lavorano in edilizia, strumento teoricamente pensato per aumentare la sicurezza sul lavoro… ma è davvero così? Abbiamo approfondito il tema con Alessandro Genovesi, Segretario nazionale Fillea Cgil, e Marco Caldiroli, Presidente protempore di Medicina Democratica, Tecnico della Prevenzione dell’Ambiente e della Sicurezza sul Lavoro. Trovate qui le loro analisi.
DIRITTO ALLA CASA - Al via mercoledì 2 ottobre il secondo grado del processo contro il Comitato Abitanti Gianbellino-Lorenteggio di Milano.
Era il dicembre del 2018 quando un imponente dispiegamento di forze di polizia e carabinieri irrompevano all’alba nel quartiere Giambellino a Milano, sgomberando sette case occupate e la Base di solidarietà popolare, sede del Comitato. Domani, 2 ottobre, inizia il processo di appello. L’accusa per imputati e imputate è di associazione a delinquere. Fuori dal tribunale, a partire dalle ore 9 di mercoledì un presidio solidale con gli attivisti per il diritto alla casa
Abbiamo ricostruito la vicenda con uno degli imputati, potete ascoltarlo qui.
A chiudere la newsletter, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
1 Ottobre 1984 - Sciopero dei minatori britannici:
Se hai letto fin qua…
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