Le forze democratiche siriane si ritirano da Manbij. Continua il genocidio in Palestina
Una bambina di undici anni unica superstite di un naufragio, decine di dispersi | A Calenzano la protesta dei sindacati, dopo la strage sul lavoro | Piazza Fontana, 55 anni dopo
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Le trasmissioni, comunque, proseguono sulle nostre frequenze: il secondo mercoledì del mese va in onda La chitarra e il potere. Storie e autori delle canzoni politiche e di protesta in Italia e nel mondo; alle 21.00 Tracce (di e con Ugo Buizza); alle 23.00 Rusty Cage e alle 1 la replica di Navdanya
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MEDIO ORIENTE - Israele scatenato in Palestina, con Tel Aviv che accelera il proprio genocidio. Nel disinteresse occidentale, almeno una quarantina di persone sono rimaste uccise nella Striscia di Gaza oggi. Un missile ha colpito un edificio in cui si rifugiavano gli sfollati nell'isolato nord provocando 19 morti a Beit Lahiya, dove resta sotto assedio l'ospedale Kamal Adwan: tra le vittime un'intera famiglia di 8 persone, tra cui 4 bambini. Altri morti, una dozzina, tra Nuseirat, il quartiere di Gaza City Sheikh Radwan (qui colpita volontariamente la giornalista Eman Al-Shanti, uccisa con tutta la sua famiglia), Deir Balah (colpito un punto di ricarica di telefonia mobile), le vicinanze di Rafah e Al Marasi, campo profughi dove Israele ha imposto l'evacuazione di migliaia di persone rimaste senza casa e senza nulla. Almeno 44.805 palestinesi uccisi e 106.257 feriti dal 7 ottobre, a cui aggiungere migliaia e migliaia di dispersi. Per non dimenticare la Palestina, contro il genocidio e l'occupazione sionista, a Brescia si torna in piazza.
L'appuntamento, per una fiaccolata, questa volta è domenica 15 dicembre alle ore 17 in piazza Rovetta con il Coordinamento Palestina; Alfredo Barcella, Associazione Amicizia Italia Palestina
Dalla Palestina alla Siria, partendo dal nordest, dove da 12 anni resiste l'esperimento rivoluzionario dell'Amministrazione autonoma, ispirata ai principi del confederalismo democratico. A Manbij, sotto attacco turcojihadista da giorni, le FDS annunciano “un accordo di cessate il fuoco attraverso la mediazione Usa per garantire la sicurezza e l'incolumità dei civili. Il Consiglio militare di Manbij, che resiste agli attacchi dal 27 novembre, si ritireranno dall'area il prima possibile. L'obiettivo è un cessate il fuoco globale in tutti i territori siriani e un processo politico per il futuro del Paese". Ne abbiamo parlato con Jacopo Bindi, ricercatore, dell’Accademia della modernità democratica che si trovava a Afrin quando la città nel 2018 venne attaccata dalle milizie filoturche Leggi e ascolta sul sito di Radio Onda d’Urto.
Se la Turchia invade – di nuovo - la Siria a nord, Israele lo fa da sud. La tv Sky News Arabia mostra una fitta corrispondenza tra Tel Aviv e il regime di Assad riguardo la presenza dell'Iran in Siria, includendo informazioni su attacchi condotti dall'Idf nel Paese negli ultimi anni. L'emittente ha mostrato le foto dei documenti che rivelerebbero messaggi scambiati tra Israele e il regime siriano sulla presenza dell'Iran e delle sue milizie in Siria, nonché sul trasferimento di armi in direzione Libano. Nello stesso tempo Israele favoriva però la marcia di Hayat Tahrir al Sham verso Damasco, da dove oggi distano non più di 20 km i tank della stessa Israele. I militari di Tel Aviv hanno occupato tutto il Golan e pure la zona di Quneitra, compiendo in 48 ore 480 raid aerei su basi, aerei e navi del fu esercito di Assad. Samir Al Qaryouti, giornalista palestinese da anni in Italia ci racconta come Israele punti a eliminare il popolo palestinese che, nonostante tutto, “resiste con il corpo, l’anima, la mente e gli occhi”
LAVORO - Nuova precettazione del ministro Matteo Salvini per uno sciopero nel settore del trasporto, in occasione dello sciopero generale di venerdì 13 convocato da USB. “Riteniamo illegittima la precettazione”, ha dichiarato il sindacato di base, “e confermiamo lo sciopero di 24”. Ai nostri microfoni Francesco Staccioli dell’esecutivo nazionale di USB. Ascolta o scarica
Nel pomeriggio a Calenzano (FI) si è tenuta la manifestazione in ricordo di Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso, Franco Cirelli, Davide Baronti e Gerardo Pepe, vittime della strage sul lavoro al deposito Eni di lunedì. Diverse centinaia i partecipanti all’iniziativa promossa da Cgil, Cisl e Uil, che hanno indetto in concomitanza uno sciopero provinciale, 4 ore a fine turno. Di ritorno dalla manifestazione le parole di Alessandro Picchioni, segretario provinciale Filctem Cgil di Firenze.
In mattinata le organizzazioni sindacali di base USB Firenze, COBAS Firenze e CUB Firenze avevano organizzato un presidio presso l’INAIL per denunciare l’ennesima strage sul lavoro, il conseguente disastro ambientale e per esprimere cordoglio ai familiari delle vittime. Qui la corrispondenza con Alessandro Nannini dei Cobas di Firenze.
Sul fronte dell’inchiesta, in mattinata ci sono state perquisizioni nel deposito Eni di Calenzano su ordine della procura di Prato. I Ris dei carabinieri sono entrati nello stabilimento di Firenze e alla Sergen di Potenza, ditta incaricata della manutenzione per cui lavoravano i due tecnici lucani Pepe e Cirelli, morti insieme a 3 autisti nell'area di carico. I reati ipotizzati, per ora contro ignoti, sono omicidio colposo, disastro e “rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro”.
PIAZZA FONTANA - Cinquantacinque anni fa la Strage di Piazza Fontana a Milano. Il 12 dicembre 1969, una bomba esplose nella Banca nazionale dell’agricoltura di Milano morirono 17 persone, 90 rimasero ferite. Un’altra bomba, inesplosa, venne rinvenuta nella sede della Banca commerciale italiana. Furono accusati e arrestati gli anarchici Giuseppe Pinelli, morto la notte tra il 15 e il 16 dicembre defenestrato dal commissariato, e Pietro Valpreda. Il tortuoso iter processuale relativo alla Strage, concluso nel 2005 con l’assoluzione degli imputati, ne certificò però la matrice fascista – in particolare dell’organizzazione Ordine nuovo – e di Stato. Restano infatti confermate in via definitiva le condanne per depistaggio a due ufficiali del Sid, così come il coinvolgimento dell’ex ordinovista Carlo Digilio, di Franco Freda e Giovanni Ventura, non più imputabili poiché assolti in via definitiva.
Anche quest’anno i movimenti sociali della sinistra milanese hanno lanciato l’appuntamento per un corteo. Appuntamento giovedi 12 dicembre alle 18.00 in Largo Cairoli. Walter Buscarello Memoria Antifascista
Domenica 15 dicembre ci sara’ invece un presidio musicale in Piazza Fontana alle 15 in ricordo di Pino e Licia Pinelli
MIGRANTI - Una bambina di soli 11 anni è stata salvata mentre da sola, era in mezzo al mare Mediterraneo, aggrappata a due salvagenti improvvisati in mezzo a una tempesta con onde alte più di 2 metri e mezzo. Proveniente dalla Sierra Leone, la bambina si era imbarcata a Sfax in Tunisia con un’altra quarantina di persone, tra cui il fratello più grande, mentre il padre sarebbe ancora in Tunisia.
Sopravvissuta a una tempesta durata tre giorni, è stata salvata dall’equipaggio della Trotamar III, di Compass Collective, una barca a vela impegnata nei salvataggi a sud dell’isola di Lampedusa. “Era probabilmente l’unica delle 45 persone a bordo ad essere sopravvissuta alla tempesta nel Mediterraneo centrale, durata diversi giorni”, ha scritto Compass Collective, in un comunicato ripreso da un’altra organizzazione impegnata nei salvataggi, Mediterranea Saving Humans. “La tempesta degli ultimi giorni ha anche impedito a numerose imbarcazioni delle ONG di salpare, per cui non è stato possibile prestare soccorso a questa imbarcazione di metallo.”
A questa dichiarazione Mediterranea aggiunge che “almeno altri tre naufragi potrebbero essersi verificati nei giorni scorsi lungo la rotta tra le coste tunisine e Lampedusa: dal 2 dicembre infatti ALARM PHONE ha segnalato prima la sparizione di due barche rispettivamente partite con 45 persone a bordo il 27 novembre e con 75 persone il 30 novembre dalla Tunisia; poi il 4 dicembre ha segnalato un’ulteriore imbarcazione con a bordo altre 45 persone dispersa dal 30 novembre. Alarm Phone ha immediatamente comunicato tutte le informazioni in suo possesso alle Autorità competenti nell’area, cioè ai centri di soccorso di Tunisia, Malta e Italia, ma nessun riscontro è stato da loro fornito.”
L’intervista su Radio Onda d’Urto a Luca Casarini, uno dei fondatori di Mediterranea Saving Humans. Ascolta o scarica
E ancora sulle nostre frequenze:
Il nuovo codice della strada che entra in vigore sabato: “A fare le spese del nuovo testo saranno tutti gli utenti deboli della strada”, sottolinea ai nostri microfoni l’architetto e urbanista esperto di mobilità sostenibile, Matteo Dondé.
Camminate resistenti: sui sentieri partigiani tra Valsassina e Bergamasca con il Foa Boccaccio di Monza
C’è ancora posto per lo spiedo di domenica 15 a pranzo (chiama in radio allo 03045670 tra le 7 e le 20 per prenotare), e non dimenticare la presentazione del libro “Piazza della Loggia: una storia militante cinquant’anni dopo la strage” venerdì 20 dicembre alle 18,30. Entrambi gli appuntamenti al Csa Magazzino47, via Industriale 10 a Brescia. A sostegno di Rod’u, c’è anche il calendario del 2025 - che sarà l’anno del nostro 40esimo compleanno.
L’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
11 Dicembre 1964 Discorso del Che all'Onu a New York
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