Libano e Gaza sotto assedio continuo di Israele
Raid israeliani su Beirut e sulla Striscia | Proseguono le manifestazioni a sostegno del popolo palestinese in Italia, nonostante i divieti | Ddl sicurezza e repressione, assemblea pubblica a Brescia
Buonasera,
qui è FuoriOnda, la newsletter quotidiana nei giorni feriali di Radio Onda d’Urto.
A cura della redazione informativa, viene pubblicata non appena chiudiamo la porta della Radio alle 20: come tutte le email, tu la puoi leggere quando vuoi!
Le trasmissioni, comunque, proseguono sulle nostre frequenze: alle ore 20 Il disagio nella civiltà; alle ore 21 Blues metal jacket (blues e dintorni con Andrea Fusari); alle ore 22 Arrapaho; alle ore 23 Settantasette (storia e altro sulla popular music).
MEDIO ORIENTE - In primo piano il Libano, dove lo spettro di uno scenario di devastazione simile a quello che ha vissuto nell’ultimo anno Gaza si fa sempre più concreto.
La coordinatrice speciale delle Nazioni Unite per il Libano e della missione Unifil ha detto oggi che “gli scontri a fuoco quasi quotidiani si sono trasformati in una implacabile campagna militare il cui impatto umanitario è a dir poco catastrofico" e “troppe persone stanno pagando un prezzo inimmaginabile, con molti morti e feriti e centinaia di migliaia di sfollati”.
Fotografie satellitari confermano una significativa presenza dell'esercito israeliano proprio vicino alla base delle forze militari Onu a Maroun al-Ras, nel sud del paese dei cedri. Hezbollah afferma invece di aver respinto le truppe israeliane che si erano "infiltrate" vicino ad una postazione dell'Unifil, le truppe delle Nazioni Unite che controllano la linea blu al confine tra i due Paesi, ma non ha specificato precisamente in quale località. La situazione delle basi Unifil italiane in Libano è giunta al livello 3 di allarme, ovvero il livello massimo, nel quale ci si rifugia nei bunker.
Intanto ancora decine di morti e feriti per i raid israeliani su Beirut, e ad est, verso la Siria, mentre Tel Aviv ha ordinato alla popolazione di lasciare coste e spiagge di tutto il Libano meridionale fino al fiume Awali, che comprende due delle più importanti città come Tiro e Sidone. In questo ore tra l’altro oggi è morto d’infarto l’autista di una troupe del tg3 durante alcuni momenti di tensione con uomini non identificati.
Abbiamo parlato di quello che sta accadendo in Medio Oriente con Samir Al Qaryouti, giornalista palestinese che da anni vive in Italia.
Raid senza fine anche sulla Striscia di Gaza, con Jabalya, nel nord, circondata e bombardata dalle truppe israeliane. A un anno e un giorno dal 7 ottobre 2023, le persone palestinesi uccise hanno superato le 50.292; a dirlo è l’ultimo rapporto dell’ong Euromed Monitor (clicca qui per il report completo), dove si calcola come almeno un terzo delle vittime siano minori, 16.577.
Sulla situazione in particolare infantile a Gaza è intervenuto anche Philippe Lazzarini, portavoce dell’Unrwa Onu. La traduzione di Lazzarini a cura della Redazione:
SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE - Proseguono le manifestazioni a sostegno del popolo palestinese in Italia, nonostante i divieti da parte di Questura e Ministero dell’Interno.
Stamattina molti studenti e studentesse si sono mobilitati davanti alle scuole del Lazio, aderendo all’agitazione della Rete degli studenti Medi per chiedere il cessate il fuoco e lo stop alle armi verso Israele.
Proprio contro armi e guerra oggi manifestazione a Roma per contestare la Cybertech Europe, fiera delle tecnologie militari organizzata da Leonardo con diverse partner internazionali, anche israeliani. Manifestazione vietata, come quelle degli scorsi giorni, ma partita ugualmente verso le 18 con in testa lo striscione "Palestina libera", lo stesso esposto in prima fila dai manifestanti anche sabato scorso a piazzale Ostiense durante le dure cariche da parte delle forze di polizia.
Vietate anche le manifestazioni e i presidi in programma ieri in occasione del 7 ottobre.
Nonostante il diniego imposto dalla questura, oltre cinquemila persone sono scese in piazza per la Palestina e il Libano ieri sera a Torino. La Questura di Torino aveva notificato un formale divieto agli organizzatori della fiaccolata che aveva dato appuntamento in piazza Castello. Alle ore 20, però, la centrale piazza torinese era già affollata da migliaia di persone che si sono mosse in corteo per il centro cittadino. Proprio per la partecipazione di massa, la polizia non ha potuto applicare il divieto ed evitare che il concentramento diventasse un corteo.
Un estratto del racconto della manifestazione con Barbara, dell’Intifada studentesca di Torino:
Anche il presidio per la Palestina a Brescia ha visto la partecipazione di più di duecento persone in Largo Formentone per la conferenza stampa convocata dal coordinamento che denunciava il diniego.
Quattro consiglieri-e della maggioranza del consiglio comunale di Brescia si erano espressi contro il divieto imposto dalla questura: Francesco Catalano (Al Lavoro con Brescia), Valentina Gastaldi (Brescia Attiva), Raisa Labaran e Iyas Ashkar (Civica Castelletti). Una presa di posizione criticata sia dalla sindaca Laura Castelletti che da esponenti del Partito Democratico, come il segretario cittadino e consigliere comunale Roberto Cammarata e il capogruppo in Loggia Roberto Omodei.
LAVORO - La correzione del Pil per il 2024 abbassa ancora la crescita stimata allo 0,8% rispetto alla previsione dell'1% del governo. 'L'obiettivo di crescita è più incerto', fa eco l'Ufficio parlamentare di bilancio, che lamenta 'informazioni carenti' nel piano sulle coperture da parte del Governo, che cerca di fare cassa con i cari e vecchi tagli lineari: 3 miliardi dai Ministeri, centinaia di milioni tra Regioni e Comuni, con i sindaci in rivolta: “abbiamo già dato con i tagli, a rischio i servizi essenziali”.
Contrarietà anche dai sindacati, con la Cgil che ha avviato le procedure per lo sciopero generale: sempre la Cgil, con la Uil, oggi pomeriggio in presidio al Pantheon, in occasione del voto finale della Camera al collegato ddl lavoro. Maria Grazia Gabrielli , segretaria confederale della Cgil:
Oggi, sulle nostre frequenze, abbiamo anche presentato diversi appuntamenti in programma a Brescia e Provincia:
A chiudere la newsletter, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
8 Ottobre 1969 - Chicago, i “Giorni della rabbia”:
Se hai letto fin qua…
… è perché consideri Radio Onda d’Urto uno strumento di informazione importante! La newsletter Fuorionda nasce per dare ancora più visibilità a lotte, iniziative, commenti. Radio Onda d’Urto da sempre vive senza pubblicità, sostenendosi solo con il vostro aiuto e le iniziative di autofinanziamento.
Se pensi che sia importante continuare a tenere viva la radio e aumentare gli spazi di informazione utili a chi ci ascolta, come questa newsletter, considera di abbonarti e di inserire il codice fiscale 02084620174 nella tua dichiarazione dei redditi nello spazio apposito dedicato al 5X1000. Se sei già tra chi ci sostiene, aiutaci diffondendo questa newsletter e la conoscenza della nostra radio!