Libano: Israele spara contro Unifil, la missione Onu
Palestina: intervista a Stefano Sozza, capomissione Emergency | Migranti: mare Jonio torna in mare nel nome di "Jack" Gobbato | Crisi climatica: Lombardia sott'acqua alla vigilia dello sciopero FFF
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Le trasmissioni, comunque, proseguono sulle nostre frequenze: alle ore 20 “C’è Crisi”, un’ora dedicata all’approfondimento internazionale; alle ore 21 Lo Scaffale di Primo (viaggi nell’editoria ribelle e critica); alle ore 22 Radio Fango FM (nuove uscite dall’underground hardcore punk); alle ore 23 FatBeat (musica elettronica) e infine, a mezzanotte, la replica di Undersound, trasmissione studentesca.
LIBANO - Medio Oriente. Israele si prepara ad attaccare nelle prossime ore l’Iran. Intanto, fa pratica…sparando contro le Nazioni Unite.
Soldati israeliani hanno ripetutamente colpito il quartier generale e due basi di Unifil, la forza di interposizione dell'Onu nel sud del Libano. 2 caschi blu indonesiani feriti da un carro armato che ha colpito la loro torretta di osservazione.
Colpito anche il bunker dove erano rifugiati i soldati italiani: danneggiati i sistemi di comunicazione tra la base e il comando di Unifil a Naqura, oltre che i piazzali interni alla base, dove sono stati danneggiati anche diversi mezzi dell'esercito italiano.
Per il ministro della Difesa Crosetto “l'attacco non è stato un errore. Si tratta di atti ostili compiuti e reiterati che potrebbero costituire crimini di guerra, gravissime violazioni alle norme del diritto internazionali, non giustificate da alcuna ragione militare". Replica irridente di Tel Aviv, già respinta comunque dall'Unifil: “le truppe Onu – ha detto l'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite – vadano 5 km più a nord”.
Il commento, nel Giornale Radio, di Luigi Daniele, docente di Law of Armed Conflicts alla Nottingham Trent University, in Inghilterra:
L'attacco israeliano contro le truppe Onu ha l'obiettivo nemmeno troppo velato di costringere i caschi blu a ritirarsi per non avere testimoni scomodi di fronte a un intensificarsi dei massacri in Libano, che dal 30 settembre hanno fatto 2200 morti.
PALESTINA - In Palestina invece i morti a Gaza hanno ufficialmente superato i 42mila, con 98mila feriti. Colpite oggi ripetutamente Jabalia, Deir El Balah, Rafah: 55 le vittime in 24 ore. “Israele sta deliberatamente prendendo di mira le strutture sanitarie, uccidendo e torturando il personale medico a Gaza”: così gli investigatori dell'Onu, secondo i quali “Israele ha attuato una politica concertata per distruggere il sistema sanitario di Gaza come parte di un attacco più ampio contro Gaza'. Questo si legge nel report degli esponenti della Commissione d'inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite su Gaza.
Proprio da Gaza abbiamo sentito Stefano Sozza, 37enne bresciano, capomissione dell’ong Emergency dentro la Striscia. Lo puoi ascoltare qui.
Solidarietà internazionale. Lunedì 14 ottobre a Udine la partita di calcio Italia-Israele nell’ambito della Nations League. Il Comitato per la Palestina di Udine, insieme alle Comunità palestinesi del Friuli e Veneto, GPI e Salaam - Ragazzi dell’olivo di Trieste, ha promosso una manifestazione, con partenza dalle ore 17 in Piazza Repubblica a Udine perchè “la nazionale di calcio israeliana non solo rappresenta lo Stato di Israele e le sue violazioni dei diritti umani, ma è parte attiva e partecipa alla promozione del massacro in corso”. Ne abbiamo parlato qui.
MIGRANTI - Torna in missione la Mare Jonio. La nave di Mediterranea Saving Humans, unica battente bandiera italiana della flotta civile, è salpata dal porto di Trapani in direzione Lampedusa per la 19esima missione nel Mediterraneo centrale, dedicata alla memoria di Giacomo Gobbato, attivista del Centro Sociale Rivolta ucciso da una coltellata il 20 settembre a Mestre, mentre cercava di difendere una donna vittima di rapina. “Con Jack. Non ci volteremo mai dall’altra parte” si legge ora sulla fiancata della nave di Mediterranea.
L’intervista a Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans.
CRISI CLIMATICA - Si contano i danni per le alluvioni in mezza Italia e l'allerta continua. Oggi è rossa in Lombardia. Nel Bresciano chiuse le scuole per precauzione ad Angolo Terme e Darfo, in Vallecamonica. Chiusa anche la Sp 92 all'altezza di Paspardo. Fiume Oglio in piena a Palazzolo, nell'ovest. A Milano esonda di nuovo il Lambro. Contro la crisi climatica, venerdì anche in diverse città italiane farà tappa lo sciopero globale per il clima lanciato dai Fridays for Future. A Milano corteo alle ore 9.30 in Largo Cairoli. Appuntamenti di piazza anche a Firenze, Imperia, Lecce, Pavia, Roma, Torino, Trieste e Vicenza, come ha raccontato a Radio Onda d’Urto Antonio Iodice, di Fridays For Future.
Ancora in tema di mobilitazioni, sabato 11 e domenica 12 ottobre doppio appuntamento di lotta No Tav in Val di Susa, dopo lo sgombero violento del presidio di San Giuliano e in ricordo di Alberto Perino.
L’intervista a Doriana, Movimento No Tav, la puoi ascoltare cliccando qui.
RAI - Politica (e media) di palazzo. Tensioni a destra sulle nomine Rai, dopo la mancata presentazione della maggioranza in Commissione di Vigilanza Rai, chiamata a decidere la data della votazione per confermare Simona Agnes, vicina a Forza Italia, come presidente di viale Mazzini.
“La Rai è un’azienda intrinsecamente politica – spiega ai nostri microfoni il giornalista ed ex sottosegretario alle comunicazioni Vincenzo Vita – “e la politica non è solo un’ingerenza, una patologia, un predominio improprio , ma è anche un modello organizzativo, perché l’abitudine antica alla lotizzazione fa sì che in assenza di una struttura politica di riferimento, la Rai non funziona. Servirebbe una riforma, una nuova ‘missione’, ma al momento non ci sono né gli strumenti né la volontà”.
Su Radio Onda d’Urto trovi anche:
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
10 ottobre: nasce la Repubblica Partigiana di Alba, in Piemonte:
Se hai letto fin qua…
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