L’intervista al dr. Aed Yaghi, direttore del Palestinian Medical Relief Society
In Spagna funerali di Stato per le vittime dell'alluvione | Comuni al voto: commenti e analisi dalle città principali | Il Brescia Calcio è stato formalmente deferito
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Le trasmissioni, intanto, proseguono sulle nostre frequenze: alle ore 20 C’è Crisi; alle 21 Lo Scaffale di Primo, viaggi nell’editoria ribelle e critica; alle 22 Radio Fango FM, nuove uscite dall’underground hardcore punk; alle 23 FatBeat, musica elettronica; alle 00 Undersound (replica).
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PALESTINA - Il genocidio israeliano, fatto di bombe e di cibo negato, prosegue. Decine le vittime tra la notte e l’alba; quante, nessuno lo sa con precisione. Si segnalano massacri sia a Deir El Balah, oggetto dell’offensiva terrestre lanciata a inizio settimana, che a Gaza City, Nuseirat, Khan Younis, Jabalia.
Sempre dentro la Striscia, gli ospedali già al collasso denunciano nelle ultime ore raid mirati contro cisterne d’acqua e generatori d’emergenza. Il presidente della Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato che "nessun cittadino ha ancora ricevuto aiuti. La maggior parte dei camion si trova ancora al valico di Kerem Shalom ed è in fase di ispezione".
L’Onu, intanto, ha ricordato che di camion a Gaza “ne servirebbero almeno 500 al giorno, senza limiti e in maniera continuativa, per evitare una strage per fame, sete e stenti, in particolare di minori”.
“E’ una guerra di sterminio, pianificata con lo scopo di deportare i palestinesi dalle loro terre, e non succede solo nella Striscia di Gaza ma anche in Cisgiordania soprattutto nei campi profughi. - ha dichiarato ai nostri microfoni il dott. Aed Yaghi tra i dirigenti della Società nazionale per la riabilitazione e direttore a Gaza del Palestinian Medical Relief Society – È un piano, Israele lo attua perchè non ha trovato nessuno che le ponga un limite e ha un supporto politico militare e dagli Stati Uniti e non solo.”
In viaggio in Italia, il dott. Yaghi è stato oggi ospite nei nostri studi, dove ha rilasciato una lunga intervista di cui potete ascoltare di seguito uno stralcio
Oggi sulle nostre frequenze anche:
La Tenda di Solidarietà organizzata dai Sanitari per Gaza di Brescia a Manerbio. La tenda resterà allestita da oggi fino a sabato 24 maggio, dalle 8 alle 20, in piazza Italia. Di seguito Gabriele, in collegamento da Manerbio.
“Libertà per Tarek”. La presentazione del presidio che si si è svolto oggi a Roma, di fronte al carcere di Regina Coeli dove si trova Tarek, persona tunisina fermata e arrestata a Roma il 5 ottobre in occasione della manifestazione nazionale per la Palestina.
SPAGNA - “Il funerale di Stato per le vittime sarà a Valencia in una data vicina al primo anniversario delle alluvioni”, il 29 ottobre. È quanto ha annunciato Rosa Alvarez - portavoce dell’Associacio Victimas Mortals Dana 29-O - ai cronisti, dopo l’incontro delle tre associazioni dei familiari delle 228 vittime delle alluvioni a Valencia con il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez. Un incontro durato quasi tre ore.
“Il nostro impegno è fermo: giustizia, riparazione prevenzione. Non vi deluderemo” ha detto invece Sanchez. L’esecutivo sta elaborando un piano nazionale per prevenire e mitigare i rischi di alluvione, che include riforme idrauliche e azioni di protezione del territorio. Il premier ha ricordato che lo Stato ha erogato oltre 5,3 miliardi di euro dei 16,6 complessivamente stanziati per gli aiuti e ha garantito che il governo continuerà a lavorare “perché gli aiuti arrivino con la maggiore agilità possibile” alle popolazioni colpite. Il piano di prevenzione sarà implementato a partire dal 2026 dal ministero per la Transizione ecologica. Il miglioramento dei protocolli di emergenza è stato un altro degli aspetti al centro della riunione, oltre al rafforzamento dei sistemi di misurazione per una maggiore resilienza ai cambiamenti climatici.
Sulle nostre frequenze, Lorenzo Tecleme, giornalista e corrispondente del Manifesto, in diretta da Madrid. Di seguito un estratto della sua analisi.
ELEZIONI COMUNALI - Domenica e lunedì, 25 e 26 maggio, in 117 Comuni si vota per l’elezione di sindaco o sindaca e per il rinnovo dei consigli comunali. Tra le principali città al voto, ci sono Genova, Taranto e Ravenna.
A Ravenna sono sette i candidati sindaci per succedere a Michele de Pascale, eletto alla presidenza della Regione Emila-Romagna: Alessandro Barattoni (Pd, Ama Ravenna, Movimento 5 Stelle, Progetto Ravenna, Partito Repubblicano Italiano e Alleanza Verdi e Sinistra); Miserocchi di Ravenna al Centro; Nicola Grandi (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Viva Ravenna); Giovanni Morgese (Democrazia Cristiana); Marisa Iannucci (Ravenna in Comune, Rifondazione comunista, Potere al Popolo, Pci); Veronica Verlicchi (La Pigna); Alvaro Ancisi (Lega-Ancisi sindaco Lista Per Ravenna-Popolo della Famiglia e Ambiente e Animali).
Anche Taranto è atteso il voto per il rinnovo di sindaco e amministrazione. Qui la commissione Antimafia ha segnalato 5 candidati consiglieri “impresentabili” a vario titolo: chi è stato condannato per corruzione, chi è accusato di turbativa o traffico di influenze. A correre per la fascia tricolore sono Bitetti (Pd-Avs), mentre il M5S propone l’unica donna, Angolano. Andando a destra invece FdI-FI puntano sullo storico boss regionale di Confagricoltura, Lazzaro; sempre di area centrodestra (Udc e dintorni) è Tacente. Ci sono poi due outsider, il civico Di Bello e Mario Cito (sovranista di destra).
E’ al voto, questa domenica e lunedì, anche Genova, dopo che a ottobre 2024 l’allora primo cittadino Marco Bucci è stato eletto presidente di Regione Liguria, a seguito del terremoto politico che ha portato l’ex presidente di Regione Toti agli arresti domiciliari. Sono sette i candidati in corsa, anche se risulta de facto una gara a due: per la coalizione di centrodestra c’è il vicesindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, per quella di centrosinistra Silvia Salis, vice del presidente nazionale del Coni, con un campo “larghissimo” composto da Avs al Pd, dai M5s ai renziani e ad Azione.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, una raccolta di commenti e analisi dalle città di Genova, Taranto e Ravenna. Di seguito un estratto dell’intervento di Domenico “Megu” Chionetti, del consiglio nazionale del Cnca, sul voto a Genova
CALCIO BUSINESS - Il Brescia Calcio è stato formalmente deferito. Nei prossimi giorni verrà stabilita l’entità della penalizzazione.
Si è chiusa così la prima udienza in Procura federale sulla possibile penalizzazione delle Rondinelle legata all’accusa di “debiti fiscali e previdenziali per novembre e dicembre 2024, gennaio e febbraio 2025, attraverso l’utilizzo di crediti di imposta risultati inesistenti”.
L’eventuale penalizzazione comporterebbe, per il Brescia Calcio, la retrocessione in Serie C, vista la salvezza acciuffata per un soffio sul campo, grazie alla vittoria negli ultimi minuti dell’ultima giornata contro la Reggiana, meno di una decina di giorni fa.
Oltre al rischio concreto di lasciare la Cadetteria, sulla società calcistica fondata il 17 luglio 1911 come “Foot Ball Club Brescia” dalla fusione tra Victoria, Unione Sportiva Bresciana e Gimnasium si addensano ulteriori nubi nere; entro giugno tra stipendi mancanti, contributi e altre uscite, servono – riferisce la stampa cittadina e quella specializzata nell’informazione sportiva – tra i 7 e gli 8 milioni di euro, pena l’incubo fallimento, con ripartenza solo dalle categorie dilettantistiche.
Per rimanere in serie B ed evitare così uno scenario che si profila decisamente cupo, la società guidata da Cellino ha preferito affidarsi a una corposa memoria difensiva scritta, già depositata alla Procura Federale, senza quindi andare a Roma.
Nella Capitale c’è invece una delegazione di ultras del gruppo Brescia 1911 – Ex Curva Nord, già intervenuti pochi giorni fa ai microfoni di Radio Onda d’Urto (qui l’articolo dedicato) - per prendere posizione su quanto sta,nuovamente, accadendo alla squadra di calcio cittadina.
Oggi sulle nostre frequenze anche:
Il nuovo rapporto annuale Istat rivela un’Italia più vecchia e più povera. L’analisi di Tania Scacchetti, segretaria generale dello SPI CGIL, il sindacato dei pensionati.
“Polizia e migranti in città. Negoziare il confine nei contesti locali”
L’intervista a Giulia Fabini, ricercatrice in sociologia del diritto e della devianza presso l’Università di Bologna e autrice del volume “Polizia e migranti in città. Negoziare il confine nei contesti locali”.“O le nostre vite o i loro profitti”
La presentazione di Alessandro Scattolo, del Laboratorio Politico Antonio Gramsci, dell’evento in programma sabato 24 maggio, ore 16,00, alla Casa delle Associazioni di via Cimabue 16 nel quartiere San Polo a Brescia.L’intervista a Margaret Urwin, coordinatrice di “Justice for the Forgotten”. Sarà a Brescia in occasione del 51° anniversario della strage di Piazza Loggia.
CORTEO ANTIFASCITA DEL 28 MAGGIO
La presentazione di Gabriele del Magazzino47 del corteo antifascista e antagonista organizzato da diverse realtà bresciane in occasione del 28 maggio (ore 9,00 in piazzale Cesare Battisti a Brescia).
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
22 Maggio 1978 - Pubblicata in Gazzetta la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza