Lo sciopero generale per la Palestina blocca l'Italia
I funerali del nostro Jean Luc Stote, con gli interventi di Radio Onda d'Urto | Aggiornamenti dalla Thousands Madleens to Gaza | 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti
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SCIOPERO GENERALE - Italia bloccata dallo sciopero generale indetto da sindacati di base e Cgil in solidarietà alla Palestina, contro il genocidio e l’occupazione israeliana, le complicità occidentali con Netanyahu e ovviamente gli occhi puntati sulla Global Sumud Flotilla. Nelle piazze almeno un centinaio le manifestazioni, strade e mezzi fermi, e fiumi di persone come non si vedevano da anni. Si parla di oltre due milioni di persone in piazza, afferma la Cgil.
Iniziamo da Brescia, città dalla quale trasmettiamo, con un corteo impressionante di decine e decine di migliaia di persone che ha attraversato la città, sfilato davanti a Leonardo e poi bloccato la Tangenziale Ovest in entrambe le direzioni. Bloccato il Ring cittadino e rientrato per tornare in piazza Loggia, incapace di contenere tutte le persone. Sempre dal Bresciano, in 1.000 in corteo anche a Breno, centro della media Valle Camonica. Sul corteo cittadino di Brescia Umberto, del coordinamento per la palestina e della nostra redazione.
Qualche numero dalle altre piazze: 300mila a Roma per l’USB, con il corteo che ha bloccato per ore l’autostrada Roma – L’aquila, 150mila a Milano, dove è stata bloccata la tangenziale est e la polizia ha lanciato lacrimogeni e utilizzato idranti. Il corteo poi si è diviso in diversi spezzoni di migliaia di persone che hanno bloccato diversi punti della città Da Milano il nostro collaboratore Elia Rosati.
100mila in piazza anche a Bologna, anche qui occupata la tangenziale e la polizia è stata impegnata per sgomberarla. Ci sono stati fermi, poi rilasciati. Nicolò, della nostra redazione emiliano romagnola.
70mila a Torino – dove ci sono state dure cariche alle OGR, occupate dalla kermesse della Tech Week, e poi nel pomeriggio il corteo ha attaccato la sede di Leonardo a Collegno, scontrandosi nuovamente con la polizia; E ancora... Pisa bloccata l’autostrada Firenze -Livorno prima, e l’aeroporto poi. 70mila manifestanti anche a Firenze, Genova e Napoli, dove è stato occupato il Porto, mentre a Padova idranti in azione contro migliaia di persone intenzionate a bloccare l’Interporto. Interporto che è stato bloccato a Prato, mentre a Trento e Bergamo bloccate le stazioni dei treni. A Salerno cariche di polizia contro i manifestanti impegnati a bloccare il porto, mentre ad Ancona il corteo è riuscito a bloccarlo. Infine Bari un corteo è giunto in stazione dei treni con la medesima intenzione, ma è stato respinto dalla polizia.
Italia completamente paralizzata, dunque, per lo sciopero generale, con le fabbriche bresciane che secondo la Fiom locale hanno aderito tutte con percentuali sopra il 50% e punte del 100%, come alla Stanadyne di Castenedolo, mentre sempre secondo la Fiom Lombarda le manifestazioni in questa regione hanno portato in piazza 150mila persone.
Tutte le corrispondenze della giornata sul sito di Radio Onda d’Urto a questa pagina.
GAZA - Le manifestazioni in Italia hanno come primo obiettivo quello di mantenere altissima l’attenzione sul genocidio per mano israeliana a Gaza. Secondo fonti mediche, dall’alba di oggi, sessanta palestinesi sono stati uccisi dagli spari e dai bombardamenti dell’esercito israeliano. Nel dettaglio 17 vittime sono state trasportate all’ospedale Al-Shifa, 20 all’ospedale battista arabo Al-Ahli, due all’ospedale Al-Awda, 20 all’ospedale Nasser e uno all’ospedale Al-Aqsa.
In Israele, invece sono oltre 470 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano. Molti di questi sono detenuti nel carcere di Saharonim, nel deserto del Negev; “Gli attivisti fermati da Israele sono rimasti per ore senza né cibo né acqua. Fino alla serata di ieri” affermano i loro legali.
Abbiamo tradotto il comunicato di questa sera dell’organizzazione Adalah - Centro legale per i diritti delle minoranze arabe in Israele - che si sta occupando del sostegno legale.
Intanto continua il viaggio della Thousands Madleen. I collegamenti con Laura e con Meri Calvelli.
Questo non è un corteo, ma è il fiume di persone arrivate per salutarti, Jean-Luc.
Eravamo tante e tanti, al Tempio Crematorio di Brescia, per quello che è davvero solo un arrivederci. Continuerai infatti a stare tra noi, sulle nostre e vostre frequenze, oltre che nelle iniziative che già stiamo organizzando per continuare a “Restare Umani”, come chiudevi sempre le tue trasmissioni in Radio.
Un grande abbraccio alla tua famiglia, ad amiche e amici, a compagne e compagni che ti hanno conosciuto e ti hanno voluto bene.
Adesso andiamo in piazza, a seguire e raccontare dalle piazze d’Italia questa giornata di #scioperogenerale per la Palestina.
È il modo migliore che conosciamo per sentirti, ancora una volta, vicino a noi 💔
#jeanlucstote
Di seguito, i video di Umberto, coordinatore della redazione informativa, e di Simone, coordinatore della redazione culturale e musicale di Radio Onda d’Urto.
… e ancora ai microfoni di Radio Onda d’Urto…
La Corte Suprema israeliana ha approvato l’ordine di demolizione della Guest House, una struttura dedicata all’incontro tra la popolazione palestinese e la comunità internazionale. La corrispondenza con Andrea di Operazione Colomba
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
3 Ottobre 1968 Massacro di Tlatelolco