L'Onu si piega a Trump e vota per la colonizzazione di Gaza
Bologna: Virtus-Maccabi, cresce la protesta contro la partita di basket | Focus regionali: approndimento sul voto in Veneto | Torino: iniziati i lavori per Askatasuna "bene comune"
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PALESTINA - Voto all’Onu sul destino della Striscia di Gaza e del suo popolo. È passata al Consiglio di Sicurezza dell’Onu la risoluzione Usa che autorizza una forza internazionale di stabilizzazione per l’enclave palestinese che dovrà anche disarmare Hamas e gli altri gruppi della Resistenza, unico freno, a oggi, all’occupazione totale e la pulizia etnica imposta dall’occupante israeliano. Astensione di Mosca e Pechino e 13 voti a favore,
Per Hamas e le altre forze della Resistenza palestinese la risoluzione non rispetta le “richieste e i diritti dei palestinesi, con un meccanismo volto unicamente a raggiungere gli obiettivi di Israele”. L’Fplp, forza politica e armata della sinistra palestinese, aggiunge:
“L’amministrazione di Gaza deve essere puramente palestinese e qualsiasi forza internazionale deve operare sotto un chiaro mandato Onu con la missione esclusiva di proteggere i civili e assicurare i corridoi umanitari.”
Su Radio Onda d’Urto le valutazioni di Shoukri Hroub, di Udap (Unione democratico-araba palestinese).
Intanto a Gaza è ancora morte e fame. Due le persone uccise nel sud della Striscia da parte dell’esercito occupante israeliano, perchè colpevoli, secondo l’Idf, di aver valicato la Linea Gialla, quella linea disegnata da Israele e che ha illegalmente occupato nuovi territori di Gaza.
Nella Striscia intanto si muore perchè manca tutto, dagli ospedali alle medicine, dal cibo alle case. Le agenzie umanitarie hanno ribadito l’appello a Israele affinché consenta l’ingresso di più tende e di rifornimenti urgenti a Gaza dopo le prime forti piogge invernali (in foto), stimando che oltre 250.000 famiglie necessitano di aiuti d’emergenza per i rifugi.
Su questo abbiamo tradotto in italiano l’appello odierno del cosiddetto Shelter Cluster Gaza, cartello che unisce 20 organizzazioni umanitarie attive in Palestina.
Nei territori palestinesi della Cisgiordania occupata, poi, la lista delle violenze di coloni ed esercito è quotidiana e infinita: solo oggi due almeno i palestinesi uccisi, due ragazzi di neanche 18 anni ammazzati a Hebron nei pressi del checkpoint della colonia israeliana di Gush Etzion costruita illegalmente a sud di Betlemme. Proprio lì un 30enne israeliano è rimasto ucciso in un attacco di cui ancora non si conosce la matrice. Sempre dalla Cisgiordania, bulldozer dell’esercito israeliano hanno preso d’assalto la città di Jalbun, a est di Jenin; distrutti poi i raccolti e la terra di coltivatori palestinesi nel villaggio di al-Minya, a sud-est di Betlemme; i coloni hanno poi preso d’assalto il villaggio di Kafr Ni’ma, a ovest di Ramallah, infiltrandosi nel villaggio sotto la protezione dell’Idf; eretto un nuovo blocco israeliano a nord-est di Gerusalemme.
Sul fronte della solidarietà internazionale, cresce di ora in ora l’attenzione verso la partita di Eurolega di basket tra Virtus e Maccabi Tel Aviv in programma venerdì 21 novembre al PalaDozza di Bologna.
Le considerazioni di Marco Odorici, Potere al Popolo Bologna e parte dei gruppi organizzati della Fortitudo Bologna, l’altra principale squadra di basket della città e il punto con Christopher Municipi Sociali di Bologna che insieme alle realtà dello sport popolare hanno lanciato la mobilitazione del 21 novembre.
Da Bologna a Roma, con l’assemblea nazionale al cinema L’Aquila sulla scorta delle “100 Assemblee per Gaza” di ottobre 2025, per provare a dare continuità alle mobilitazioni popolari di settembre e ottobre per la Palestina, inserendole all’interno del percorso di lotta contro riarmo europeo e finanziaria di guerra.
L’intervista di Radio Onda d’Urto a Sergio Cararo, direttore di Contropiano.org.
REGIONALI - Domenica 23 e lunedì 24 novembre si vota per rinnovare i consigli regionali di Veneto, Campania e Puglia. Radio Onda d’Urto dedica questa settimana tre approfondimenti all’interno del focus delle 12, per comprendere i temi sui quali si gioca la partita elettorale.
Iniziamo il focus dal Veneto.
Dopo 15 anni Luca Zaia non potrà ricandidarsi al ruolo di governatore. La Lega lo ha comunque posizionato capolista di tutte le sette circoscrizioni della regione. Il candidato presidente per la destra è il deputato leghista Alberto Stefani (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, UDC e liste civiche), dato favorito dai principali sondaggi con un range che varia tra il 58 e il 64%.
La coalizione di centrosinistra, che ha candidato Giovanni Manildo (PD, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle, +Europa e liste civiche), è data tra il 26 e il 36%. I candidati di liste minori (Rizzo, Szumski e Bui) non supereranno complessivamente, nella migliore delle ipotesi, il 6%.
Nel focus delle 12 di martedì 18 novembre, abbiamo affrontato alcuni dei temi al centro della campagna elettorale in Veneto con:
TORINO - Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa, in ‘bene comune’.
Questa mattina, martedì 18 novembre, nel cortile dell’ex asilo esponenti del comitato dei proponenti e dei garanti — tra cui lo psichiatra Ugo Zamburru e il sindacalista Giorgio Cremaschi — hanno annunciato l’avvio delle attività di pulizia e riordino. L’iniziativa arriva pochi giorni dopo l’anniversario dell’occupazione, che cadeva il 16 novembre.
L’intervista a Martina, del csa Askatasuna.
Oggi, su Radio Onda d’Urto, trovi anche:
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
18 Novembre 1943 - Grandi scioperi operai in Italia:









