Medio Oriente: morti a Gaza, in Cisgiordania e in Libano
Repressione contro il free party di Campogalliano (Modena) I 4 novembre: "la scuola non si arruola!" I Il piano "casa" della Meloni...è un piano sfratti.
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PALESTINA - Nonostante la cosiddetta tregua, nuovi raid israeliani su Khan Younis e Gaza City. Bombardamenti via terra invece sulle aree orientali di Deir el-Balah e la spiaggia nel campo profughi di Nuseirat.; droni in azione anche a sud, verso Rafah. In 24 ore sono ben 10 le vittime arrivate negli ospedali; 2 sono morti degli ultimi attacchi, 8 invece i corpi recuperati sotto le macerie. Dall’entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza un totale di 238 palestinesi sono stati uccisi e 600 feriti, mentre 510 corpi sono stati recuperati da sotto le macerie, senza contare i cadaveri restituiti dagli occupanti israeliani – oggi 45 – con evidenti segni di tortura, tanto da rendere l’identificazione estremamente complessa. Proseguono, intanto, da parte di Israele demolizioni di edifici a Gaza City e Khan Younis, mentre decine di combattenti di Hamas si trovano bloccati all’interno dei tunnel oltre la linea gialla, cioè nei territori occupati illegalmente da Israele all’interno della Striscia, pari al 53% del totale.
Pure nella Cisgiordania Occupata Israele continua – anche qui – ad ammazzare impunemente. 2 i palestinesi uccisi. Sono Ahmed Rabhi al-Atrash, 35 anni, ammazzato da un colono israeliano a nord di Hebron e Jameel Hanani, 17 anni, morto per le ferite riportate nel raid dell’esercito su Beit Furik, est di Nablus. Si contano poi almeno una dozzina di rapiti in tutta la Cisgiordania occupata.
Infine l’altro fronte di guerra, dove quasi un anno di cessate il fuoco non ha portato ad alcuna pace. Parliamo del Libano: 2 morti e 7 feriti a Nabatieh.
Dall’Italia. Nel tardo pomeriggio a Milano interrotto il Consiglio comunale, che continua a non volere rescindere il gemellaggio con Tel Aviv. Dal pubblico decine di persone hanno iniziato a leggere ad alta voce i nomi delle vittime palestinesi del genocidio. A Roma occupati invece altri due istituti, il liceo Mamiani e l’Aristofane. A Padova invece liberato lo Studentato Meneghetti. Dopo 10 anni di abbandono, lo stabile è stato riaperto dal Collettivo universitario Spina, “come spazio di autogestione e partecipazione”, in solidarietà alla Palestina e per ribadire: “basta soldi alle armi, più soldi all’istruzione” denunciando così pure la carenza cronica di spazi, alloggi popolari e soprattutto diritti dentro l’Ateneo patavino.
MODENA - 9 persone arrestate al termine del freeparty Witchtek 2025, nell’ex Bugatti di Campogalliano (Modena), abbandonata da anni. Secondo le veline della Questura, una persona è stata arrestata dalla polizia per possesso di sostanze, una per resistenza a pubblico ufficiale e le altre sette per lesioni personali e resistenza. Identificate 2.805 persone e controllati 576 veicoli. Sequestrati un furgone, un camper, 2 auto e attrezzature musicali. E’ questo il bilancio della serata di violenta repressione poliziesca contro migliaia di giovani, impossibilitati fin poco prima dell’alba dal lasciare l’ex Bugatti, tra cariche e lacrimogeni.
Al freeparty, iniziato venerdì e con al centro anche la solidarietà concreta con il popolo palestinese, hanno partecipato 5mila persone, a cui è stato consentito di lasciare lo stabile solo a notte fonda. Il tutto esattamente a 3 anni di distanza dal dl anti-rave da parte del Governo Meloni, dopo un evento analogo, tenutosi sempre nelle zone ex industriali e ora abbandonate del Modenese a inizio novembre.
Su Radio Onda d’Urto diverse voci di persone presenti all’ex Bugatti.
4 NOVEMBRE - Domani, 4 novembre, sciopero e mobilitazione del mondo dell’istruzione e della formazione in occasione della Giornata – istituita lo scorso anno dal governo Meloni – “dell’unità nazionale e delle forze armate”, che per la scuola vede i docenti “delle scuole di ogni ordine e grado invitati ad accompagnare i propri studenti a celebrazioni che esaltano i valori della patria e del sacrificio, con riferimento al primo conflitto mondiale”. La mobilitazione è stata proclamata da Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole e delle Università e Sisa per dire che “la scuola non si arruola”. Decine le mobilitazioni in tutta Italia. A Brescia assemblea studentesca al Magazzino 47 dalle ore 15, mentre presidio con sindacati di base e forze politiche dalle 18 in piazza Paolo VI. Sull’assemblea studentesca sentiamo Michele, del Collettivo Onda Studentesca:
PIANO…SFRATTI - La maggioranza di destra accelera sul “Piano Casa”, che in realtà è un piano…sfratti. Presentato un disegno di legge che punta a velocizzare in maniera drastica gli sfratti per morosità. Il cosiddetto “Decreto sfratti” è già stato depositato in Senato da Fratelli d’Italia – la prima firma è del senatore FdI Paolo Marcheschi – e, in cinque articoli, punta a snellire e accelerare le procedure di sgombero degli inquilini morosi, anche di quelli che dimostrano un’insolvenza di pochi mesi.
L’inquilino avrà solo 15 giorni per pagare le rate dell’affitto mancanti, altrimenti ad entrare in gioco sarà una nuova Autorità Amministrativa che, “verificati documenti e condizioni, potrà disporre lo sgombero entro 7 giorni”. L’istituzione di questa Autorità ad hoc scavallerebbe però, di fatto, i tribunali ordinari, lasciando unicamente ai manganelli la gestione della situazione abitativa. Non è da escludere che il testo approdi sul tavolo di discussione già al Consiglio dei Ministri, mercoledì 5 novembre.
Su Radio Onda d’Urto, Silvia Paoluzzi, Segretaria nazionale dell’Unione Inquilini, con la quale abbiamo guardato da vicino questa nuova proposta di legge che “accelera gli sfratti invece di garantire il passaggio da casa a casa”.
VENEZUELA - Prove di sbarco dei Marines con esercitazioni a Porto Rico da parte degli Stati Uniti, davanti alle coste del Venezuela. Attaccata un’altra presunta imbarcazione di narcos venezuelani nei Caraibi, tre persone sono rimaste uccise.
Il Venezuela è il nuovo nemico giurato degli Usa e la Russia replica parlando di possibile invio di missili a Caracas. Per Trump, “Maduro ha i giorni contati”, ma non svela – ancora – i piani di attacco al Paese del presidente Nicolas Maduro
Su Radio Onda d’Urto puoi inoltre ascoltare:
Serbia: nuove proteste contro il presidente conservatore Vucic
Nuova puntata de “Ho ucciso l’angelo del focolare” sulla violenza di genere
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
3 NOVEMBRE 1981: Salvatore Rudilosso viene ucciso durante una rapina.









