Myanmar, il terremoto colpisce le zone in mano ai ribelli. Corrispondenza da Yangoon.
Lo sciopero dei metalmeccanici | Israele ha ucciso i 16 operatori sanitari scomparsi 4 giorni fa | La trasmissione "Gisèle Pelicot - Processo per stupro"
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Le trasmissioni, intanto, proseguono sulle nostre frequenze: alle 20 c’è la trasmissione di Antigone onlus Jailhouse Rock: suoni, suonatori e suonati dal mondo delle prigioni; alle 21 Lupo Ululi; alle 22 Rasta Reggae Radio; alle 23 la musica elettronica di Brain Splatters; infine, alla mezzanotte, la replica di Saltando lo squalo, la nostra trasmissione dedicata alle serie TV.
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MYANMAR - Terremoto di magnitudo 7.7 in Myanmar, l’ex Birmania, con epicentro a 16 km dalla città Saigang, nel centro del Paese asiatico. Una scossa 300 volte più violenta del terremoto di Amatrice che ha il centro-Italia nel 2016. 144 i morti accertati, con 732 feriti, ma fonti locali parlano di migliaia di possibili decessi", con intere zone non ancora raggiunte dai soccorsi e in cui, tra l’altro, insiste anche una lunga guerriglia antigovernativa. Proprio le zone in mano ai ribelli rischiano di essere escluse dagli aiuti, che per la prima volta vengono chiesti dal governo golpista della giunta militare. Nel pomeriggio siamo riusciti a collegarci con la capitale Yangoon dove abbiamo raggiunto Giorgio, cooperante di Asia Ong, che ci racconta le prime notizie che sono riuscite ad arrivare dalle zone più colpite.
Ai nostri microfoni anche le analisi a caldo, con le prime informazioni frammentate, di Alessandro De Pascale, giornalista di Atlante delle Guerre ed Emanuele Giordana, giornalista fondatore di Lettera 22 ed esperto di sud est asiatico.
MEDIO ORIENTE - Continua il genocidio per mano israeliana nella Striscia di Gaza. Oggi ritrovati i corpi di 16 operatori di ambulanze. Le forze israeliane occupanti hanno ucciso tutti e 16 i membri delle squadre di Difesa Civile e Mezzaluna Rossa scomparsi quattro giorni fa. Dalla ripresa su larga scala dell'assalto militare, martedì scorso, sono 900 i palestinesi ammazzati da Tel Aviv, 2mila i feriti. 43 i corpi recuperati nelle ultime 24 ore tra Gaza City, Khan Younis e Jabalya. Dal 7 ottobre, il bilancio è salito a 50.251 persone, con 11.000 persone disperse, sotto le macerie delle loro case in tutta la Striscia. 115mila i feriti: i pochi ospedali rimasti operativi sono così sovraffollati per il continuo arrivo dei feriti e in crisi per la mancanza di materiali sanitari da rischiare, per l’ennesima volta, il collasso, mentre l’Unrwa fa sapere che l'esercito israeliano ha impedito l'ingresso nella Striscia dell'82% degli aiuti dal 18 al 24 marzo, aggravando ulteriormente la situazione. Su questo la traduzione in italiano dell’appello di Philippe Lazzarini, portavoce Unrwa
Per il quarto giorno consecutivo, centinaia di altre persone sono scese in piazza a Beit Lahiya, chiedendo la fine della guerra a Gaza, con cartelli e canti, rivolti contro l’occupazione israeliana ma anche contro Hamas, chiedendo le dimissioni dell’attuale governo. Al Jazeera, citando alcuni dei manifestanti, parla di “ senso di abbandono provato da chi vive come noi tra le macerie. Tutti, tutti, ci hanno lasciati soli ad affrontare sfollamenti, fame, uccisioni, bombardamenti e arresti”.
Domani a Milano la manifestazione per la “Palestina libera” come accade ogni sabato dal 7 ottobre 2023, ma anche per dire “Libertà per Anan, Ali e Mansour”. Appuntamento ore 12.30 in Piazzale Loreto. Il corteo finirà a Parco Trotter, dove diventerà un’assemblea pubblica per costruire la manifestazione nazionale prevista nel capoluogo lombardo sabato 12 aprile. Sentiamo Francesco Giordano di Fronte Palestina.
LAVORO - Sciopero nazionale di 8 ore dei metalmeccanici indetto per oggi, venerdì 28 marzo 2025, da Fiom, Fim e Uilm per rilanciare le trattative sul rinnovo del contratto nazionale, fatte saltare unilateralmente dalle associazioni degli industriali a novembre 2024. I sindacati accusano “un comportamento irresponsabile da parte delle associazioni datoriali, che con la loro intransigenza e arroganza continuano a impedire l’avvio della trattativa per il rinnovo, che mai come in questa fase può rappresentare l’antidoto alla crisi e alla riduzione dei volumi produttivi del Paese”-
A Brescia duemila lavoratori in corteo da piazza Repubblica fin sotto la sede locale della Confindustria. Giulia, della redazione di Radio Onda d’Urto, ha seguito il corteo e realizzato numerose interviste che potete ascoltare nella trasmissione dedicata. Sul nostro sito anche le valutazioni di Luca Trevisan, segreteria generale Fiom Cgil. Di seguito un estratto del suo intervento.
…e ancora sulle frequenze di Radio Onda d’Urto…
Sabato la marcia per ristrutturare l’ospedale di Desenzano ed evitare il consumo di suolo
Iniziato oggi il processo a Brescia contro il proprietario dello stabile dove nel settembre 2023 è morto sul lavoro Mirko “Sick” Serpelloni, 27enne musicista e illustratore, vittima di una caduta da 6 metri dopo il crollo di un lucernario all’interno della Errepi Interni di Manerbio. La corrispondenza con Maruska, madre di Mirko
La trasmissione L’Angelo del Focolare del ciclo La Cassetta degli Attrezzi ha trattato il caso Gisèle Pelicot - Processo per stupro.
Il 25 aprile 2025 sarà l’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista. Radio Onda d’Urto dedica a questa data la programmazione del suo palinsesto, mandando in onda ogni giorno due trasmissioni speciali [qui tutte le puntate].
Le trasmissioni di venerdì 28 marzo:
Le interviste a Eugenio Pirovano, curatore di una guida storico escursionistica dal titolo “Partigiani sulle Grigne” e del progetto memoria www.55rosselli.it e a Stefano di Ape Brescia che ci racconta di un'escursione a Malga Lunga, luogo storico della resistenza bergamasca. Ascolta o scarica
L’intervista a Matteo Minelli del progetto divulgativo ed editoriale Cronache Ribelli. Ascolta o scarica.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
28 Marzo 2015 Grande corteo della primavera dei diritti dei migranti