Nakba: 77 anni (e 19 mesi) la catastrofe dell'occupazione tiene in scacco la Palestina
Casa: a Brescia continua la mobilitazione di inquiline-i popolari I Libia: spari tra milizie, migranti in mezzo alla guerra I Campi Flegrei sta scosse, assemblee e resistenza popolare
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PALESTINA - 15 maggio 1948 - 15 maggio 2025; 77esimo anniversario, oggi, della Nakba, la catastrofe del 1948, con migliaia di vittime palestinesi e centinaia di migliaia di persone cacciate dalle proprie abitazioni dai miliziani sionisti. In questo scenario, anche oggi è stata una giornata di genocidio, con gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza che hanno ucciso 103 persone. Nel mirino il Nord, tra Jabalia e Nuseirat. Ieri uccise 84 persone. Da quando Tel Aviv ha interrotto unilateralmente il cessate il fuoco, il 18 marzo, quasi 3mila le vittime palestinesi, 8mila i feriti. Dal 7 ottobre 2023, 19 mesi fa, sono invece più di 53mila i palestinesi ammazzati da Israele.
Prosegue poi il blocco criminale degli aiuti umanitari, da due mesi e mezzo fermi ai valichi, a poche centinaia di metri dai palestinesi senza cibo, acqua, farmaci e tende. Per Human Rights Watch il blocco totale imposto da Israele è diventato "uno strumento di sterminio, unito ai piani per comprimere i 2 milioni di abitanti di Gaza in un'area ancora più piccola, rendendo il resto del territorio inabitabile". Un territorio dove anche gli ospedali diventano obiettivi costanti; dopo i due raid in pochi giorni, da oggi l’Ospedale Europeo di Khan Younis è infatti fuori servizio.
Nel servizio la traduzione del comunicato diffuso dalla direzione ospedaliera:
In Italia, dove gli affari tra aziende e il complesso militar-politico israeliano non si ferma, oggi le prime mobilitazioni per la Nakba (diversi i cortei da qui al fine settimana) si incrociano con il ricordo di Ali Rashid, esponente della sinistra di Al Fatah, primo ambasciatore dell’Autorità nazionale palestinese in Italia, militante del Movimento studentesco e di Democrazia Proletaria, oltre che parlamentare di Rifondazione Comunista tra il 2006 e il 2008, scomparso nelle scorse ore. L’ultimo saluto, pubblico, sarà domani a Orvieto, Sala Expo del Palazzo del Popolo, dalle 10 alle 17.30. Qui il ricordo di Ali Rashid con la giornalista Cecilia Dalla Negra.
Ancora sull’asse Palestina – Italia; nel tardo pomeriggio a Torino tensione fra attiviste-i antioccupazione e antisionismo e forze dell'ordine all'ingresso del Salone del libro. I partecipanti al presidio organizzato dal comitato Torino per Gaza, arrivati alla cancellata, ha improvvisato una 'battitura' contro la presenza di realtà connesse o sostenitrici dell’occupazione. Contatti con i reparti in antisommossa, mentre la mobilitazione (quando stiamo scrivendo, ore 20) non si ferma.
CASA - Oltre 100 inquilini e inquiline delle case popolari di Brescia hanno gremito la sala della Casa delle associazioni a San Polo per l’assemblea confronto con l’assessore ai servizi sociali del comune di Brescia, Marco Fenaroli. All’assemblea organizzata dall’Associazione Diritti per tutti, svoltasi ieri sera, erano presenti famiglie italiane e di origine migrante, di anziani e di giovani, unite nella lotta per migliori condizioni abitative, per le manutenzioni, per la dignità e contro le insostenibili spese condominiali che strozzano le persone con reddito basso. In sala anche il consigliere comunale di Al Lavoro con Brescia, Francesco Catalano e il presidente del Consiglio di quartiere San Polo Parco, Maurizio Frassi.
L’assessore si è impegnato perché dentro il bilancio comunale sia previsto un incremento dei fondi per la manutenzione negli alloggi comunali e per chiedere all’Aler, con il rinnovo della prossima convenzione, la garanzia dell’accoglimento delle segnalazioni su guasti e criticità ma gli inquilini vogliono anche la garanzia che l’Aler non solo ascolti ma poi esegua le manutenzioni necessarie. Per questo si tornerà in piazza sabato 24 maggio con un presidio sotto la sede dell’Aler alle ore 15.
Ascolta le voci dell’assemblea su Radio Onda d’Urto cliccando qui.
LIBIA - Caos in Libia, dove i segnali di una guerra civile sono sempre più evidenti. A Tripoli le forze di sicurezza del governo di unità nazionale hanno aperto il fuoco sui dimostranti che stavano protestando di fronte alla residenza del premier Dbeibah per chiederne le dimissioni e davanti alla sede dell’ex Apparato di supporto alla stabilità.
Secondo media e attivisti locali erano diverse centinaia le persone scese in piazza nella capitale libica dove da ieri è in vigore un fragile cessate il fuoco in seguito agli scontri tra le milizie del governo di Tripoli e quelle del generale Haftar, ripresi in questi giorni con un’intensità che non si vedeva da anni.
Su Radio Onda d’Urto ascolta Nancy Porsia,giornalista esperta di questo paese ed autrice di “Mal di Libia – i miei giorni sul fronte del Mediterraneo” e Laura Marmorale, Presidente di Mediterranea Saving Humans.
Sulle nostre frequenze anche:
“Negri contro Negri”: convegno internazionale sul pensiero di Toni Negri
Campi Flegrei (Napoli): scosse, assemblee dal basso e resistenza popolare
DL “Sicurezza”: il 20 maggio incontro alla facoltà bresciana di Giurisprudenza
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
15 maggio 1948: la Nakba, la catastrofe, travolge la Palestina.