'Ndrangheta a Brescia e Bolzano: capitalismo e politica a braccetto con i clan
Siria : i turcojihadisti prendono Hama | Palestina: anche per Amnesty International "a Gaza è genocidio" | Lotte operaie: ancora blocchi alla Stanadyne di Castenedolo (Brescia)
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Le trasmissioni, comunque, proseguono sulle nostre frequenze: si parte alle ore 20 con C’è crisi, approfondimenti dal mondo; alle 21 Lo Scaffale di Primo, viaggi nell’editoria ribelle e critica; alle 22 Radio Fango FM, nuove uscite dall’underground hardcore punk; alle 23 FatBeat, con la musica elettronica.
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‘NDRANGHETA - Brescia si è risvegliata con il roteare, in cielo, degli elicotteri di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Su mandato della Dda, disposti 25 arresti e un sequestro preventivo di 2 milioni di euro. Nel mirino una presunta associazione di matrice ‘ndranghetista in territorio bresciano dedita a estorsioni, traffico di armi e sostanze, ricettazioni, usura, reati tributari e riciclaggio.
Gli investigatori contestano anche il reato di scambio elettorale politico mafioso. Tra gli indagati, ora ai domiciliari, ci sono pure l’esponente di Fdi ed ex consigliere comunale di Brescia Giovanni Acri, oltre a Mauro Galeazzi, già volto della Lega a Castel Mella, paese dell’hinterland. Con loro c’è pure una suora, Anna Donelli.
Al netto delle singole contestazioni, quel che emerge è una nuova e dirompente conferma del rapporto intrinseco tra capitalismo, politica e criminalità.
Ai nostri microfoni lo storico Enzo Ciconte, docente di Storia delle mafie italiane a Pavia e Alessandro Sipolo, della Scuola popolare antimafia di Brescia, Bergamo, Milano, Monza e Brianza. Ascoltali cliccando qui.
Scenario non dissimile a Bolzano, con un’inchiesta analoga che ha colpito imprenditori, faccendieri e politici di Alto Adige e Trentino. Oggi presidio “Riprendiamoci la città” fuori dal Consiglio comunale. Ascolta qui.
MEDIO ORIENTE - Ancora stragi israeliane a Gaza: colpita nuovamente la tendopoli “sicura” di Al Mawasi. Sfiorano ormai quota 45.000 le vittime ufficiali del genocidio israeliano, confermato oggi anche da un corposo - 300 pagine - dossier presentato da Amnesty International. Con noi Riccardo Noury, di Amnesty Italia.
Sempre in Palestina, ondata di arresti in Cisgiordania, dove dal 7 ottobre sono quasi 12mila i prigionieri politici, 48 dei quali morti dietro le sbarre. Nel mirino, a Gaza e in West Bank, ci sono esponenti del personale sanitario, di Protezione civile e della stampa, con circa 200 reporter ammazzati. 25 sono donne, come denunciato oggi da una campagna lanciata dal Sindacato dei giornalisti palestinesi.
Qui abbiamo tradotto la parte centrale dell’appello di giornaliste-i di Palestina, dietro l’hashtag #WomenJournalistsWartime :
In Siria invece le milizie turcojihadiste hanno preso Hama, quarta città del Paese. Se cadesse anche Homs, 40 chilometri a sud, i territori del regime di Assad verrebbero divisi in due. Più a est le Forze democratiche siriane hanno respinto nelle ultime 48 ore tentativi di incursione a sud di Manbij, città dell’Amministrazione autonoma della Siria del nord-est nella quale convivono 300mila arabi, curdi, circassi e ceceni.
Permane comunque il rischio di un’invasione su larga scala in quest’area, dal momento che il sedicente Esercito nazionale siriano ha ammassato una grande quantità di uomini e mezzi. Decine di migliaia gli sfollati verso le aree curde, in condizioni di vita molto critiche. Su questo il segretario Onu, Gutierres, ha sentito oggi prima Assad e poi il turco Erdogan (sponsor degli jihadisti) chiedendo “un immediato accesso umanitario a tutti i civili in difficoltà e di un ritorno al processo politico facilitato dall’Onu per porre fine allo spargimento di sangue".
Ascolta Direm, compagna curda del Kurdish Women Movement:
Infine il Libano, dove l'esercito israeliano continua a violare la tregua. Stamattina raid su una presunta piattaforma di lancio missili di Hezbollah a Majdal Zoun, mentre domani a Beirut arriva il premier greco Mitsotakis, il primo leader di Stato non libanese a visitare il Paese dopo la firma della tregua, 10 giorni fa.
LAVORO - Un operaio di 58 anni è morto nel cantiere della nuova scuola di Soncino, Cremona, travolto dal braccio di una gru. La vittima è Giuseppe Bolognini, 58 anni, residente a Pumenengo (Bergamo). Più a nord, a Gallarate (Varese), un 65enne è rimasto gravemente ustionato all'interno di un capannone affittato come deposito quando un incendio è divampato per cause accidentali.
A Brescia invece secondo giorno di lotta alla Stanadyne di Castenedolo, terza azienda che annuncia la chiusura di uno stabilimento nel Bresciano nel giro di pochi giorni. Dopo la comunicazione da parte della proprietà Usa, ieri i 100 lavoratori-trici sono entrati in assemblea permanente. Oggi operaie e operai incrociano ancora le braccia, restando in assemblea permanente, per evitare che il business prosegua as usual, nonostante il loro annunciato licenziamento.
L’aggiornamento con Piero, Rsu Fiom-Cgil alla Stanadyne di Castenedolo.
MIGRANTI - Il decreto flussi è diventato legge dopo il via libera definitivo al Senato, con la fiducia imposta dal governo: 99 i sì, 65 i no e 1 astenuto. Ai nostri microfoni Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans, ha definito il nuovo decreto approvato dal Senato “un’altra beffa, un altro inganno, un’altra violenta aggressione alla solidarietà e al soccorso civile”. Ascoltala qui
Su Radio Onda d’Urto trovi anche:
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
5 dicembre 1989: all’Università di Palermo nasce il movimento della Pantera:
Se hai letto fin qua…
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