Nei nostri studi Samah Jabr, psichiatra e psicoterapeuta palestinese
Gaza: intervista a Medici Senza Frontiere | Amsterdam: 62 arresti dopo azioni contro tifosi sionisti | Repressione: arresti domiciliari per attivisti torinesi, giovedì processo contro attivista propal
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MEDIO ORIENTE - Iniziamo la newsletter di questo venerdì sera partendo dai massacri, quotidiani, dell’esercito israeliano in Medio Oriente, testimoniati stamani dalla sede di Radio Onda d’Urto.
E’ stata ospite nei nostri studi di via Luzzago a Brescia Samah Jabr (in foto), psichiatra e psicoterapeuta palestinese, direttrice dell’Unità di salute mentale dei Ministero della Sanità dell’Autorità nazionale palestinese a Gerusalemme, e autrice, tra gli altri, del libro Il tempo del genocidio. Rendere testimonianza di un anno in Palestina, la cui traduzione in italiano è stata pubblicata a settembre 2024 da Sensibili alle foglie. L’intervista a Samah Jabr negli studi di Radio Onda d’Urto qui.
Intanto in Palestina gli attacchi sono continui, nel totale silenzio della comunità occidentale. Nel giro di sole 24 ore almeno 39 palestinesi sono stati uccisi e 123 feriti negli attacchi di Israele in tutta Gaza. I morti totali, dal 7 ottobre 2023, sono 43.469, con 102.561 feriti e migliaia e migliaia di dispersi.
Dopo 13 mesi di bombardamenti che hanno spinto la popolazione civile a spostarsi in continuazione, consumare pasti di fortuna e spesso a bere acqua non potabile, oggi nella Striscia di Gaza le condizioni di vita sono disastrose e si stanno diffondendo malattie molto pericolose. Ne parla ai nostri microfoni Mattia Fontanella, logista di Medici Senza Frontiere che si trova a Al-Mawasi nella Striscia di Gaza:
Qui articolo e intervista completi.
In Libano salgono intanto a 53 le persone uccise dagli attacchi israeliani, con 161 feriti, nelle ultime 24 ore. Tra loro anche 4 soldati libanesi e 4 caschi blu malesi dell’Unifil, colpiti da Tel Aviv vicino Sidone.
Dal Medio Oriente all’Europa, dove ci sono stati 62 arresti ad Amsterdam dopo le azioni contro i tifosi del Maccabi Tel Aviv, ieri nella capitale dei Paesi Bassi per la partita di calcio contro l’Ajax.
Nel pomeriggio di giovedì gli ultrà del Maccabi erano stati protagonisti di diverse provocazioni: strappato bandiere palestinesi dalle finestre, picchiato cittadini olandesi di origini arabe e cantato slogan come “Niente scuole a Gaza perché non ci sono più bambini" e “Morte agli arabi, morte ai musulmani”. Dentro lo stadio avevano poi fischiato il minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione di Valencia, dato che la Spagna ha riconosciuto lo Stato di Palestina.
Ci offre una biografia di questa tifoseria raccontando anche di altre azioni pro-palestina di questi giorni nelle curve Europee Valerio Moggia, redattore e giornalista di “pallonate in faccia”:
Qui articolo e intervista completi.
Stasera sempre la Polisportiva del Maccabi Tel Aviv è impegnata a Bologna, nel match di Eurolega contro la Virtus a Casalecchio di Reno. Attesi pochi tifosi israeliani; nonostante questo, annunciato un gigantesco dispositivo poliziesco.
Domani invece, sabato 9 novembre, Brescia torna in piazza in solidarietà con la lotta della Palestina e del Libano, contro il genocidio per mano israeliana e l’occupazione sionista. Appuntamento alle ore 14.30 con un corteo che partirà dalla stazione della metropolitana di San Faustino, nel centro storico di Brescia. Tutte le informazioni qui.
REPRESSIONE - Sempre dall’Italia, ma giovedì prossimo, via presso il Tribunale di Roma al processo contro Tiziano, 24enne compagno dello spazio Sbago di Urbino, arrestato lo scorso 5 ottobre durante la manifestazione nazionale a Roma a sostegno della Palestina. Annunciato un presidio solidale per Tiziano a Roma, in piazzale Clodio, mentre una videocontroinchiesta dell’ong francese Index smonta il teorema accusatorio. Yasmine Dabash, compagna di Tiziano:
Qui articolo e intervista completi.
Dalle lotte a sostegno della causa palestinese a quelle in difesa per la propria terra e per un “futuro collettivo”. E’ così che il csa Askatasuna di Torino annuncia gli arresti domiciliari per due compagni, Umberto e Mattia (in foto). Entrambi scontano un cumulo di due sentenze: una risalente a un’iniziativa antifascista in università nel 2015 e una riguardante due iniziative in Val di Susa, per Umberto si tratta dell’8 dicembre del 2017 e per Mattia per la marcia No Tav organizzata all’interno del Festival Alta Felicità il 27 luglio del 2019. La storia completa e l’intervista a Martina, compagna di Torino, qui.
MESSICO - Americhe. “Basta con la violenza contro le comunità e le basi di appoggio zapatiste. Basta con la guerra per controllare ed estrarre ricchezza dai territori e dalla vita”.
90 diverse organizzazioni, associazioni, gruppi e singole persone di tutta Europa, da anni impegnate in azioni di solidarietà con le comunità indigene zapatiste dello stato del Chiapas, hanno scritto una lettera all’Ambasciata del Messico in Italia, per esprimere la propria preoccupazione per la violenza di criminalità organizzata e interessi capitalistici che colpisce l’autogoverno zapatista ed il Messico.
STATI UNITI - Torniamo sul voto statunitense, dopo l’ampia pagina dedicata al tema e approfondita sulle nostre frequenze nel corso di questa settimana.
Vi proponiamo un approfondimento su quelli che sono stati in campagna elettorale i valori “progressisti” di Kamala Harris (secondo diversi osservatori più di interesse che di classe) e che non hanno convinto l’elettorato e la base democratica.
Gli appuntamenti del weekend:
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
8 novembre 1939 - Un operaio cerca di uccidere Hitler:
Se hai letto fin qua…
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