Netanyahu: ok alla tregua in Libano, mentre continuano i pesanti bombardamenti israeliani
Oltre 30 i raid su Beirut | Milano: notte di rivolta al Corvetto dopo la morte del 19enne Ramy Elgaml | Precettazione allo sciopero generale del 29 novembre, i sindacati: "la impugneremo"
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A cura della redazione informativa, viene pubblicata non appena chiudiamo la porta della Radio alle 20: come tutte le email, tu la puoi leggere quando vuoi!
Le trasmissioni, comunque, proseguono sulle nostre frequenze: il martedì sera si inizia alle 20 con Il disagio nella civiltà; alle 21 Blues metal jacket, blues e dintorni con Andrea Fusari; alle 22 Arrapaho; alle 23 Settantasette, storia e altro sulla popular music.
Qui trovate tutti i modi in cui potete ascoltare in diretta Radio Onda d’Urto!
MEDIO ORIENTE. Accettata la tregua, momentanea, in Libano da parte di Israele. Ad annunciarlo Netanyahu in diretta televisiva. In vista dello stop momentaneo ai massacri, Israele intensifica i raid nel paese.
Almeno trenta gli attacchi israeliani che hanno colpito Beirut in queste ore, dopo l'ordine di evacuazione forzata dell'Idf da una ventina di zone della periferia sud della Capitale. Un numero ancora incalcolabile di morti e feriti.
Sul fronte tregua, l'accordo proposto si basa sulla risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che ha posto fine all'ultima grande guerra tra Hezbollah e Israele, nel 2006. Richiede a Hezbollah di ritirarsi di circa 30 km dal confine israeliano, dietro il fiume Litani, metre a quello israeliano dall’intero Libano meridionale entro 60 giorni e l'esercito libanese si schiererebbe nella regione di confine.
“Una tregua unilaterale e sconveniente per il Libano”, come spiega da Beirut il giornalista freelance e collaboratore de Il Manifesto Pasquale Porciello:
Qui l’intervista e l’articolo completi.
Bombe continue e senza alcuna ipotesi di tregua invece a Gaza, dove da stamattina si segnalano pesanti raid a Beit Lahia e Jabalia, nel nord assediato da quasi due mesi. Le forze di occupazione continuano poi i raid sul centro e sud. L’ultima strage è di 11 civili uccisi e decine feriti in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira una scuola che ospitava sfollati nel quartiere di Zeitoun, a sud della città di Gaza.
MILANO. Accertamenti sul possibile impatto tra l’auto dei carabinieri e lo scooter con a bordo i due giovani che, nella notte tra sabato e domenica, si è schiantato contro un muretto in via Quaranta a Milano, zona viale Ripamonti, dopo un inseguimento durato diversi chilometri, pare per un mancato fermo.
Così è morto Ramy Elgaml, ragazzo di origini egiziane di 19 anni, mentre un amico, alla guida, è rimasto ferito e ora è piantonato in ospedale. La mossa della Procura segue le denunce di amici e famigliari, che dietro lo striscione “Verità per Ramy” si sono ritrovati a centinaia già domenica nel luogo dell’incidente.
Lunedì sera, 25 novembre, altre proteste e scontri di piazza, stavolta al Corvetto, il quartiere del giovane, con petardi, cassonetti in fiamme, estintori aperti in strada, un bus – il 93 – bloccato. Ci sono state anche diverse cariche della polizia, arrivata con i reparti in antisommossa, con manganelli e lacrimogeni, in viale Omero.
Le corrispondenze su Radio Onda d’Urto con:
Alfredo, compagno e storico residente nel quartiere Corvetto di Milano;
Massimo Rete Diritto all’abitare abitante case ex Empam via Sulmona zona 4.
LAVORO. Salvini firma la precettazione dei lavoratori e lavoratrici dei trasporti per lo sciopero generale di venerdì.
Le sigle che hanno promosso la mobilitazione, lanciata ormai da mesi, hanno detto no allo sciopero ridotto a sole 4 ore, come chiesto dalla commissione di garanzia sugli scioperi e dal Mit in una riunione questo pomeriggio. “Impugneremo la precettazione” annunciano Cgil e Uil.
Sulla precettazione di Salvini il commento di Mario Bailo coordinatore territoriale confederale Uil di Brescia:
Oggi, martedì, presentato ufficialmente l’appuntamento bresciano proprio da parte dei due sindacati Confederali: corteo da Piazzale Cesare Battisti (Fermata metro san Faustino) alle ore 9, dove si ritroveranno sia i confederali che il sindacalismo di base.
A Brescia anche Cobas e Cub danno appuntamento in P.le Cesare Battisti, per uno spezzone insieme ad altre realtà di movimento allo sciopero generale, tra i quali aderiscono il csa Magazzino 47, Associazione Diritti per Tutti e Collettivo Onda Studentesca. Ne parliamo qui con Maurizio Murari, della Confederazione Cobas, e Franco Riva, dei Comitati Unitari di Base.
Sul fronte lavoro oggi, su Radio Onda d’Urto, ci siamo collegati con il picchetto operaio alla Gxo, presso l’Interporto di Bologna, arrivato oggi al secondo giorno di sciopero. Qui la corrispondenza di Andrea, della nostra redazione emiliano-romagnola, con intervista a Pietro, del Si Cobas Bologna.
MEDITERRANEO. È salpata dal porto di Lampedusa la barca a vela Safira dell’ONG Mediterranea Saving Humans, giunta alla ventesima missione.
Dopo una settimana di preparazione e addestramento dell’equipaggio, Safira riparte per monitorare e quando necessario soccorrere i migranti cui imbarcazioni continuano a partire, principalmente dai porti del nord Africa. Ai nostri microfoni Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans.
Sul fronte del soccorso in mare, dopo ore di attesa e fermo, la nave Sea Watch 5 ha ricevuto il permesso, da parte delle autorità italiane, per lo sbarco di tutti i 32 migranti che erano rimasti a bordo della nave al porto di Palermo. Ne abbiamo parlato qui.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
26 Novembre 1911 - I Rivoluzionari Laura Marx e Paul Lafargue si suicidano:
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