Palestina: 2 morti a Rafah, assedio continuo a Jenin
Liberazione di Almasri: nel governo è scaricabarile | Milano: presidio antisfratto al Leonka | Brescia: attesa la mozione (anti)antifascista delle destre | Ambiente: prima mappatura nazionale Pfas |
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qui è FuoriOnda, newsletter quotidiana nei giorni feriali di Radio Onda d’Urto.
A cura della redazione informativa, viene pubblicata non appena chiudiamo la porta della Radio alle 20: come tutte le email, tu la puoi leggere quando vuoi!
Le trasmissioni, intanto, proseguono sulle nostre frequenze: alle ore 20 linea a C’è Crisi (approfondimenti dagli esteri); alle 21 Lo scaffale di Primo; alle 22 Radio Fango FM; alle 23 FatBeat; infine, alla mezzanotte, la replice di Undersound.
Qui tutti i modi in cui potete ascoltare in diretta Radio Onda d’Urto!
25 APRILE…SEMPRE! - Partiamo con un annuncio di Radio Onda d’Urto. Il 25 aprile 2025 sarà l’80esimo anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista. Radio Onda d’Urto dedicherà a questa data l’intera programmazione del mese di aprile.
Non solo: venendo meno la possibilità di ascoltare il racconto dei testimoni diretti, rietniamo importante tornare sui loro passi, ripercorrerne i sentieri, visitare insieme i luoghi della lotta e della Resistenza. Radio Onda d’Urto promuove quindi in collaborazione con diverse realtà e associazioni tre gite sociali nei primi mesi del 2025:
Domenica 23 febbraio – Visita alle carceri naziste di Marano Vicentino (VI) e incontro pubblico di approfondimento
Domenica 23 marzo – Escursione presso la frazione Garda, comune di San Giorio, in Val di Susa (TO) con il movimento No Tav e la sezione Anpi di Bussoleno-Foresto-Chianocco
Domenica 13 aprile – Escursione alla Corna del Sonclino (BS) presso il cippo della 122esima Brigata Garibaldi con Ape Brescia
Clicca qui Per informazioni sulle gite sociali (a breve ulteriori dettagli), mentre sulla programmazione della Radio verso il 25 Aprile, puoi cliccare qui
PALESTINA - Un carro armato israeliano ha ucciso due palestinesi a ovest di Rafah. Solo ieri, sempre a Rafah, un altro palestinese era stato ucciso, da un drone, con 5 feriti. Intanto dentro Gaza, sotto le macerie, continuano a essere ritrovati cadaveri di vittime dei passati 15 mesi di genocidio. Il bilancio dei morti è salito a quota 47.283, di cui 120 nelle ultime 24 ore, estratti dagli edifici distrutti da Tel Aviv.
Da Gaza alla Cisgiordania. Tutte le città della West Bank restano isolate tra loro da 900 check point israeliani che rendono impossibile la vita quotidiana dei palestinesi. Raid, scontri e arresti un po’ ovunque: Hebron, Nablus, Tulkarem, Ramallah e Gerusalemme Est. Prosegue poi l’assedio dell’esercito occupante a Jenin: due militanti delle brigate Al Qassam sono stati uccisi a Burqin, a ovest di Jenin, dalle forze di occupazione che hanno trattenuto i loro corpi dopo aver raso al suolo la casa assediata. Centinaia i residenti del campo profughi di Jenin cacciati, a piedi, dalle loro case sotto minaccia delle armi: tra loro anche dottori e pazienti dell’ospedale locale. Altri due nosocomi sono circondati, mentre le truppe israeliane hanno distrutto strade e infrastrutture, tagliando la corrente elettrica al campo di Jenin.
Il bilancio di questa aggressione di Tel Aviv, in corso da martedì, è di 12 palestinesi morti. Fonti di stampa locali riferiscono poi che sul terreno, di fatto assieme a Israele, operino anche le forze dell’Anp, senza divise addosso, attaccando le forze della Resistenza palestinese.
Di Cisgiordania e di Jenin in particolare abbiamo parlato con Romana Rubeo, caporedattrice di “Palestine Chronicle”. Clicca qui.
MIGRANTI - Destra di governo in imbarazzo per la liberazione di Almasri, il comandante della Polizia giudiziaria libica e noto torturatore di migranti, arrestato a Torino e subito rilasciato e rimpatriato, con aereo di Stato, nonostante fosse ricercato dalla Corte penale internazionale. Le opposizioni parlano di "gravità inaudita", chiedendo alla Meloni di riferire in Parlamento. A farlo invece per ora è il solo Piantedosi, un po’ a sorpresa già oggi pomeriggio, in Senato, per il question time, un antipasto dell’informativa completa, settimana prossima. Surreale la posizione del ministro, secondo il quale Almasri sarebbe stato “espulso perchè ritenuto soggetto pericoloso”. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, il racconto e l’analisi di Andrea dell’associazione Baobab Experience di Roma: ascolta qui.
Sulle parole di Piantedosi, vi proponiamo anche il commento a caldo di Alessandro Metz, di Mediterranea Saving Humans:
Ancora migranti, da Torino: primo “insufficiente” segnale di intervento da parte di Prefettura, Comune ed Esercito mercoledì 22 gennaio dopo settimane di proteste. Installati bagni chimici e una tensostruttura per offrire condizioni “decorose” alle decine e decine di persone assiepate, fin dalla notte, alla Questura di viale Verona in attesa dell’appuntamento per la richiesta dei documenti. Su Radio Onda d’Urto, da Torino, il segretario Cgil Federico Bellono, mentre da Milano - dove la situazione non è troppo dissimile, come in buona parte d’Italia - Riccardo Tromba, presidente del Naga. Qui le loro valutazioni.
(IN)GIUSTIZIA CLIMATICA - Greenpeace ha diffuso oggi la prima mappa della contaminazione da Pfas nelle acque potabili italiane. Degli oltre 260 campioni analizzati in 235 comuni italiani, il 79% risulta inquinato dal gruppo di sostanze chimiche artificiali e cancerogene, usate in prodotti di largo consumo sin dagli anni ’50. Le peggiori sono Veneto, Valle d’Aosta, Liguria e Trentino Alto Adige.
Il 7 febbraio GreenPeace annuncia una mobilitazione quando, al tribunale di Vicenza, ci sarà una delle fasi del “processo ambientale più grande della storia italiana sia per la popolazione impattata sia per il numero di parte civili coinvolte, che riguarda proprio la contaminazione da Pfas”, fa sapere l’organizzazione ambientalista.
Radio Onda d’Urto ha intervistato il curatore del report, Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna inquinamento di GreenPeace Italia. Ascolta qui.
MOVIMENTO - Milano. Domattina, venerdì, alle ore 8, nuovo presidio antisfratto allo storico centro sociale Leoncavallo di via Watteau. E’ la 131esima visita dell’ufficiale giudiziario nella storia dello Spazio Pubblico Autogestito, anche se il clima attorno a compagne-i nelle ultime settimane si è fatto pesante. Basti vedere le proteste e gli strilli della destra di fronte alle anticipazioni di stampa su un possibile trasloco del Leoncavallo in uno stabile comunale in via San Dionigi 117, zona Porto di Mare. Un capannone che necessiterebbe tuttavia di una bonifica dall’amianto, mentre resta da capire cosa accadrà alla sede attuale di via Watteau. Il rischio, concreto, è quello dell’ennesima speculazione immobiliare in una Milano sempre più per ricchi.
Ne abbiamo parlato qui con l’avvocato Mirko Mazzali, legale del Leoncavallo
Da Milano a Brescia, per ricordare che sempre domani, venerdì, la destra proporrà in Consiglio Comunale la condanna “unanime, da parte di tutte le forze politiche cittadine”, contro chi ha partecipato alla piazza antifascista del 28 dicembre a Brescia, quella caricata a più riprese dalle forze dell’ordine.
“Parteciperemo dalle ore 17 al Consiglio comunale per ribadire che l’antifascismo e le lotte sociali non si processano. Il 28 dicembre c’eravamo tutt* e di fronte al clima di repressione crescente non arretreremo di un passo”. A scriverlo, in un comunicato, Magazzino 47, Diritti per Tutti e Collettivo Onda Studentesca.
Su Radio Onda d’Urto trovi anche:
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
23 gennaio 1973: alla Bocconi di Milano la polizia cerca di impedire un’assemblea del Movimento Studentesco e uccide il compagno Roberto Franceschi
Se hai letto fin qua…
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