Palestina: a Gaza arrivano le prime case mobili, mentre Israele uccide un 23enne
5 anni dal "paziente zero" di Codogno: ecco il nuovo piano pandemico | No ddl Sicurezza: nuove iniziative nei territori verso i cortei di sabato | Caso Cospito: condannato a 8 mesi Delmastro
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PALESTINA - Le bare con i corpi di 4 prigionieri israeliani uccisi in un raid della stessa Tel Aviv sulla Striscia di Gaza sono state consegnate dalle fazioni della Resistenza Palestinese alla Croce Rossa Internazionale a Khan Younis, di fronte a migliaia di persone; per contro, la prima spedizione di case mobili e ruspe è entrata nella Striscia dall'Egitto. Dopo la consegna della salme, Israele ha tuttavia protestato con i Paesi mediatori e con la stessa CRI per quello che definisce lo “spettacolo organizzato da Hamas alla consegna delle 4 bare”. Una volta avvenuto l’ingresso dei corpi in Israele, Tel Aviv ha ripreso a sparare, uccidendo un 23enne - Mohammed Obaid - a est di Gaza City. Il bilancio ufficiale delle vittime dal 7 ottobre sale così a 48.319, con 112mila feriti e un numero imprecisato –migliaia – di cadaveri intrappolati sotto le macerie causate dal genocidio per mano israeliana a Gaza.
Contro il massacro in Palestina, l’occupazione sionista e le complicità internazionali – anche italiane – con Israele sabato corteo regionale a Genova, da dove abbiamo sentito Laila, Giovani Palestinesi d’Italia.
Su Radio Onda d’Urto abbiamo anche presentato “100x100GAZA”, che dal 9 al 13 aprile 2025 darà vita una mobilitazione collettiva tra Italia e resto del mondo per raccogliere fondi a sostegno della popolazione di Gaza.
“Il numero 100 è stato scelto non a caso. Significa 100 ore, 100 iniziative, 100.000 euro, ma soprattutto rappresenta un impegno totale, senza compromessi, verso la causa palestinese” spiega a Radio Onda d’Urto Violetta, compagna di Gaza Freestyle, una delle realtà promotrici dell’iniziativa. Ascolta qui.
COVID19 - Italia. Il nuovo Piano nazionale pandemico è stato inviato in Conferenza Stato-Regioni. Il nuovo piano riconosce l’uso dei vaccini - “ma non come unico strumento di contrasto” - e regolamenta il ricorso delle autorità alle restrizioni della libertà personale, “eliminando la possibilità di farlo con i DPCM”: serviranno norme ordinarie, come i decreti legge. Il nuovo piano arriva in una giornata tutt’altro che casuale. Oggi è infatti il quinto anniversario dall’individuazione del paziente zero del Covid19 a Codogno, con la pandemia a dilagare poi tra Brescia e Bergamo.
“Non abbiamo imparato nessuna lezione: la sanità pubblica è stata falcidiata, sono stati tolti fondi alla ricerca, è stata depotenziata la medicina territoriale che era la prima sentinella”. Così l’avvocata Consuelo Locati, capofila del team legale dell’associazione #Sereniesempreuniti che raduna numerosi familiari, bresciani e bergamaschi, delle vittime Covid19. Ascoltala qui.
NO DDL SICUREZZA - Si avvicina la giornata di lotta nazionale, declinata nei vari territori, di sabato 22 febbraio contro il disegno di legge “Sicurezza”, che contiene una lunga teoria di norme repressive finalizzate a colpire le lotte sociali, nella stessa giornata si svolgeranno manifestazioni in altre città italiane, da Roma a Bologna, da Napoli a Padova, fino a Milano, dove oggi un folto gruppo di compagne-i di “Milano Antifascista” è entrato nello showroom di Tesla – di proprietà di Musk – srotolando lo striscione 'Musk prospera, la democrazia muore', per rilanciare la mobilitazione contro il ddl Sicurezza in Italia e quella contro analoghe tendenze autoritarie e repressive in corso in tutto il mondo, su spinta dell’ultradestra globale.
Corteo sabato contro il ddl “Sicurezza” sabato anche Brescia: concentramento ore 15.30 in piazza Loggia. Oggi, sempre a Brescia, studentesse e studenti del Collettivo Onda Studentesca hanno invitato compagni e compagne di scuola, oltre ai docenti, a partecipare alla manifestazione di sabato, indetto da una quarantina di realtà di base. Il Cos hanno appeso striscioni con la scritta “Contro la repressione del governo Meloni, no ddl paura”, fuori da diversi istituti scolastici bresciani tra i quali i De André, Gambara, Leonardo, Olivieri e Tartaglia. Sulle frequenze di Radio Onda d’Urto è intervenuto Giona, del Collettivo Onda Studentesca. Ascoltalo qui.
COSPITO E 41 BIS - Il tribunale di Roma ha condannato a 8 mesi – nonostante l’accusa avesse chiesto l’assoluzione - con interdizione dai pubblici uffici il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro, di Fdi, per rivelazione di segreto d'ufficio nella vicenda dell'esponente anarchico Alfredo Cospito e alle dichiarazioni del febbraio 2023 in Parlamento di Giovanni Donzelli, collega di partito di Delmastro. Donzelli riferì il contenuto di conversazioni avvenute nell'ora d'aria nel carcere di Sassari tra Cospito e altri detenuti, anche loro al 41 bis. Informazioni riservate che Donzelli aveva avuto da Delmastro, delegato governativo al Dap. “Non mi dimetto, ricorrerò in appello” le prime parole di Delmastro, rispondendo in tempo record alle richieste di Avs, Pd e M5S, che alla Meloni chiedono un passo indietro di Delmastro. La premier però dice: “Delmastro resta al suo posto, la sentenza…mi sconcerta” Frank Cimini, giornalista, fondatore di giustiziami.it, che segue da anni la vicenda Cospito, ancora oggi sottoposto alla tortura di Stato chiamata 41 bis. Ascolta qui.
UCRAINA - La Ue prova a trovare un proprio spazio nei negoziati, restando l’ultimo baluardo di Zelensky, messo nel mirino da Trump e Musk. “Zelensky è stato eletto legittimamente in elezioni libere e democratiche. L'Ucraina è una democrazia. La Russia di Putin non lo è", fa sapere la Commissione europea, che con la Von der Leyen e Costa sarà a Kiev il 24 febbraio, terzo anniversario dall’invasione militare dell’Ucraina da parte di Mosca, che dal canto proprio si dice “molto preoccupata” dal possibile “e inaccettabile invio di contingenti militari dei paesi della Nato", in particolare britannici e francesi, che parlano di almeno 30mila loro militari in Ucraina.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto l’analisi sullo scenario ucraino a cura del giornalista Alberto Negri, editorialista de Il Manifesto. Ascoltalo qui.
Su Radio Onda d’Urto trovi anche:
Il treeking urbano anticoloniale sabato 22 febbraio a Brescia
Tra Italia e Messico mobilitazione per ricordare il sesto anniversario dall’omicidio del compagno Samir Flores Soberanes, impegnato nella difesa della terra del Messico e al fianco dei comitati locali di resistenza del Morelos.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
20 febbraio 1967: negli Usa arrestato il militante rivoluzionario del Black Panthers Party, Rap Brown:
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