Palestina: "a Gaza sparite almeno 377mila persone" nel genocidio per mano israeliana
Crisi climatica: l'Europa tra caldo torrido e prime alluvioni I Sanità: via alle iscrizioni a Medicina con il numero chiuso...posticipato I Brescia: nelle case popolari di San Polo niente ascensori
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PALESTINA - Nuovi – ennesimi – attacchi israeliani in tutta Gaza hanno massacrato decine di palestinesi a Gaza: erano in attesa di cibo e beni di prima necessità in coda davanti finti centri di distribuzione umanitari, vere e proprie trappole mortali per continuare a umiliare, affamare e uccidere la popolazione della Striscia.
Da quando, a maggio, è nata la “fondazione” GHF di Usa e Israele, sono almeno 550 i morti negli spari di cecchini, aerei, droni e tank, a cui si aggiungono i decessi per fame: 66 bambini confermati, a cui aggiungere i 35 deceduti per meninginte infantile.
Dall’ottobre 2023 a oggi, il bilancio ufficiale del Ministero della Salute di Gaza parla di quasi 57mila morti palestinesi, ma ormai siamo più alle stime che ai dati reali, con ogni probabilità molto più catastrofici rispetto a quelli ufficiali.
Un rapporto rapporto pubblicato oggi sul prestigioso Harvard Dataverse e redatto dal professore israeliano Yaakov Garb, basato su immagini satellitari e mappatura spaziale, mostra come siano almeno 377.000 persone siano al momento “scomparse” dalla Striscia: quasi la metà sono minori. Nel conteggio c’è un po’ di tutto: morti, feriti, dispersi di cui non si ha traccia, sfollati che non si sa bene al momento dove siano, visti i continui ordini di “evacuazione” di Tel Aviv. Sta di fatto quindi che il 15% di tutta la popolazione di Gaza è, in circa 630 giorni di genocidio…sparita.
In questo scenario perdono di senso, se mai l’avessero avuto, le parole di Trump che dice di “premere per un accordo di tregua a Gaza entro una settimana”; previste su questo una riunione di gabinetto in Israele. Hamas dice però che Netanyahu pone “condizioni impossibili, vuole una resa totale e non un accordo”. Si attende la nuova riunione all’Onu, dedicata a Palestina, ma pure a Libano e Siria; qui Tel Aviv dice di essere “interessato a stipulare accordi di pace e normalizzazione con i vicini”. Anche qui Israele, di fatto, vorrebbe imporre il riconoscimento dell’occupazione de facto del Golan siriano e dell’estremo sud del Libano.
C’è poi la dimenticata Cisgiordania, dove la violenza terroristica dei coloni non ha limiti. Nuovamente assaltata la zona collinare di Masafaer Yatta, fuori Hebron. Sono però numerosi i villaggi palestinesi assaltati, armi alla mano, dai coloni fascisti, che in un caso hanno attaccato persino i loro protettori, soldati e poliziotti di Tel Aviv. E’ accaduto a Binyamin, in Cisgiordania, fuori dalla Caserma centrale dell’occupazione: decine di coloni hanno attaccato agenti di polizia e militari con spray al peperoncino, vandalizzando veicoli militari, per il fermo di un paio di loro.
L’intervista a Shoukri Hroub, dell’UDAP – Unione Democratica Arabo Palestinesi.
CRISI CLIMATICA - L’Europa resta ancora alle prese con temperature fino a 10 gradi sopra la media. Il clima torrido insiste soprattutto su Penisola Iberica (46 gradi in Spagna) e Francia, ma pure in Italia si viaggia tra i 37-40 gradi da Nord a Sud, con i mari sopra i 25 gradi; dati da agosto avanzato, mentre i ghiacciai alpini fondono per il caldo. Lo zero termico si attesta infatti sopra i 5mila metri d’altitudine.
All’orizzonte, per ora, non ci sono cambiamenti particolari, anche se qualche temporale si è affacciato sulle Alpi Occidentali, provocando – vista l’enorme quantità di energia in atmosfera – i primi disastri; nubifragi e alluvioni hanno isolato Cogne, in Valle d’Aosta, mentre a Bardonecchia morto un 50enne nell’esondazione del rio Frejus.
La crisi climatica ha anche un forte componente di classe; colpisce in maniera più dura chi è costretto a lavorare all’aperto, chi si trova rinchiuso nelle carceri sovraffollate e chi non ha i mezzi economici per avere a disposizione ambienti climatizzati o possibilità di trasferirsi in aree meno colpite dalle temperature roventi.
Aumentano quindi da un lato gli accessi in ospedale, in particolare di persone con patologie o anziani soli, mentre in mezza Italia le Regioni dispongono con ordinanze ad hoc lo stop dei lavoro in edilizia (dove oggi un 48enne è morto, proprio per il caldo, in un cantiere di San Lazzaro, Bologna) - e agricoltura nel primo pomeriggio.
In Lombardia l’ordinanza, però, non è ancroa arrivata. Da giorni le aziende alzano barricate di fronte alle richieste dei sindacati, e le istituzioni – Pirellone in primis – si piegano senza particolari problemi. Dopo giorni e giorni di pressioni, solo oggi il governatore Fontana ha annunciato un’ordinanza, non ancora chiara nei dettagli.
LAGHI - Abbiamo poi parlato della situazione dei laghi in Lombardia, con il resoconto della ventesima edizione della Goletta dei Laghi di Legambiente: dei 32 punti in totale monitorati, 15 sono risultati fortemente inquinati, 2 inquinati e 15 nei limiti di legge. Un lieve miglioramento rispetto al 2024, anche restano elevate le concentrazioni di inquinanti di origine fecale in numerosi punti di prelievo. Questo, per l’associazione ambientalista, segnala “problemi strutturali piuttosto che episodi isolati e indica la necessità di intervenire per ammodernare i sistemi di depurazione”.
Ascolta qui Barbara Meggetto presidente di Legambiente Lombardia
CASA - Ancora la pagina locale, con il diritto (negato) a un abitare degno.
A Brescia da 21 giorni inquilini e inquiline delle case popolari di via Carpaccio 27, a San Polo, in buona parte anziani e invalidi, sono senza ascensore.
Questa mattina uno di loro, che necessitava di un ricovero in ospedale, è stato trasportato dai soccorritori dell’ambulanza per le scale. In 10 giorni sono intervenute 5 ambulanze: i soccorritori hanno dovuto trasportare a braccio per le scale anziani ed invalidi in difficoltà. Oggi è toccato, suo malgrado, al signor Francesco, di 85 anni, semiparalizzato e impossibilitato quindi a fare le scale.
I Comitati inquilini – che si sono mobilitati da mesi con l’Associazione Diritti per tutti per ottenere migliori condizioni abitative con lo slogan “Dignità per chi abita nelle case popolari” - chiedono “fatti concreti, non belle parole o promesse. Continueremo la lotta fino a quando non otterremo tutti i nostri obiettivi”.
L’intervista a Cinzia Comelli, portavoce del Comitato inquilini di Via Carpaccio 27
SANITA’ - Dal diritto alla casa a quello alla salute. Aperte le iscrizioni alla facoltà di Medicina e Chirurgia. Fino al 25 luglio aspiranti medici potranno iscriversi liberamente al cosiddetto “semestre filtro”, che prevede corsi di base uguali per Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Entra così in vigore la riforma dell’accesso a Medicina, fortemente voluta dal governo Meloni e dalla ministra Bernini.
La riforma in realtà prevede soprattutto uno slittamento del test di selezione – che rimane – alla fine dei primi sei mesi, quando si svolgerà il test di sbarramento effettivo sulla base del quale verrà stilata la graduatoria nazionale di accesso che consentirà, solo a chi ne fa parte, di trasformare l’iscrizione iniziale in una vera e proprio immatricolazione. Il numero chiuso, dunque, resta, ma…slitta.
Ne parliamo con Elisa Frigeni, referente milanese di Udu-Unione degli Universitari
…e ancora ai microfoni di Radio Onda d’Urto…:
Ungheria: in 200mila al Pride di Budapest e contro l’ultradestra di Orbàn
Serbia: scontri, proteste e arresti. Il movimento studentesco non si arrende
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
30 giugno 1927: sciopero delle mondine in Piemonte
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