Palestina e Ucraina tra proposte di tregua e guerra sul terreno
Assemblea pubblica a Napoli dopo il terremoto | Nevediversa: il report 2025 di Legambiente | In Argentina repressione poliziesca contro i pensionati
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PALESTINA - Gli Usa hanno presentato a Israele e Hamas una nuova proposta per estendere il cessate il fuoco a Gaza. La nuova iniziativa include un cessate il fuoco fino 20 aprile, oltre alla ripresa degli aiuti umanitari a Gaza. Nel dettaglio la proposta prevede 5 prigionieri vivi e i corpi di 9 morti durante il primo giorno del cessate il fuoco e poi, via via, gli altri, utilizzando la quarantina di giorni del nuovo stop per negoziare una tregua più duratura, la famigerata fase 2, quella che implica il ritiro israeliano dalla Striscia, che Tel Aviv non vuole.
Intanto Israele viola ogni giorno la fragile tregua in vigore a Gaza. Nelle ultime 24 ore i morti sono 9, dopo i 10 di ieri, tra nuovi attacchi e i cadaveri di chi viene estratto dalle macerie ogni giorno da quando è entrata in vigore, a gennaio, il cessate il fuoco. Dal 7 ottobre il bilancio ufficiale delle vittime nella Striscia sale così a 48.524, con 112mila feriti e migliaia di dispersi. Raid continui anche in Cisgiordania, mentre negli Usa Jewish For Peace ha occupato l’ingresso della Trump Tower (in foto).
Sempre sulla Palestina, presentiamo qui l’iniziativa solidale di venerdì 14 marzo a Cedegolo, in Valle Camonica, a nord di Brescia.
UCRAINA - Si combatte duramente nel Kursk, zona russa occupata la scorsa estate da Kiev, che ora evacua alcuni villaggi di confine, valutando anche la ritirata di fronte agli attacchi russi. Intanto Mosca frena sull’ipotesi di tregua di un mese, negoziata dagli Usa con Kiev. La risposta ufficiale di Putin è attesa stasera, con il vertice a porte chiuse tra il presidente russo e l’inviato Usa, Wjtkoff. Putin ha anticipato di essere “d’accordo con le proposte per fermare le ostilità ma questa cessazione dovrebbe portare alla pace a lungo termine, eliminando le cause iniziali di questa crisi".
DAZI - Putin dovrebbe comunque rispondere formalmente in serata alla proposta di Trump, che occupa il tempo a disposizione...minacciando la Ue, 'una delle autorità fiscali e tariffarie più ostili e abusive al mondo', con tariffe del 200% su 'tutti i vini e prodotti alcolici' in ritorsione ai dazi dell'Ue sul whiskey prodotto negli Usa, imposti a loro volta in replica a quelli del 25% su acciaio e alluminio anche europei. “Gli Stati Uniti non hanno liberi scambi commerciali, hanno scambi stupidi. Il mondo intero ci deruba', dice Trump. 'Siamo determinati a replicare. Non cederemo mai alle minacce e proteggeremo le nostre filiere', la replica di Parigi con il ministro Saint-Martin.
ARMI - La vicenda dazi e l’Ucraina s’intersecano con le armi, quelle varate dal Parlamento europeo dicendo sì a “ReArm Europe”, il regalo da 800 miliardi di euro all'industria bellica europea e Usa voluto da von der Leyen. I partiti italiani sono andati in ordine sparso, a partire della maggioranza: Lega contraria, FI a favore, Fdi a favore sul riarmo ma astenuti sul passaggio relativo al sostegno a Kiev. Il Pd si è diviso a metà: solo 11 su 21 le astensioni chieste dalla segretaria Schlein, 10 invece voti a favore della destra del partito. Compatta contrarietà di M5S e Avs.
CAMPI FLEGREI - Resta altissima in Campania la tensione dopo la scossa di terremoto – magnitudo 4.4. – della notte. Epicentro la zona dei Campi Flegrei, ma il sisma è stato nitidamente avvertito anche in tutta Napoli. Diversi i danni, fortunatamente pochi i feriti e in condizioni non gravi. La situazione più complicata, con diverse persone sono rimaste bloccate in casa e sono dovute uscire dalle finestre, a Bagnoli. Qui tensione in particolare fuori dall’ex base Nato, dove molte persone hanno sfondato i cancelli chiusi, chiedendo di poter alloggiare perché non si sentono al sicuro nelle proprie case. Oggi pomeriggio, proprio all’ex base Nato, assemblea pubblica di residenti, con la presenza anche di Villa Medusa Occupata di Bagnoli, Movimento Disoccupati 7 novembre e Laboratorio politico Iskra.
Radio Onda d’Urto ha raccolto diverse voci da Bagnoli e dai Campi Flegrei.
MONTAGNA - Si intitola “Nevediversa2025 – Una montagna diversa è possibile?” ed è il dossier di Legambiente che si propone di fare il punto sul turismo invernale nell’era del cambiamento climatico.
Presentato oggi, giovedì 13 marzo, a Milano, il dossier guarda allo stato di salute delle infrastrutture montane legate allo sci, al fenomeno dell’overtourism e a quello del turismo di lusso, restituendo una fotografia accurata, e tutt’altro che rosea, del turismo in alta quota, delle sue problematiche e delle sue ricadute sull’ambiente. In questo quadro, sotto lente anche l’effettivo impatto, in termini di sostenibilità, delle prossime Olimpiadi invernali, Milano - Cortina 2026.
In sintesi, da un lato nevica sempre meno (sia sulle Alpi, sia sugli Appennini), dall’altra aumentano i bacini di innevamento artificiale, gli impianti di risalita non più funzionanti, l’overtourism e, di conseguenza, i costi infrastrutturali. Costi che ovviamente ricadono sull’utente finale, attraverso skipass dai prezzi sempre più esorbitanti. Un fattore quest’ultimo che, unito all’aumento del fenomeno del turismo di lusso, sta trasformando la montagna in un bene privato e classista.
Su Radio Onda d’Urto, Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente.
Di seguito, un breve estratto audio dell’intervista dal nostro GR:
Le altre notizie di Radio Onda d’Urto:
In Argentina violenze poliziesche contro i pensionati in piazza contro i tagli
Migranti: report di Action Aid che denuncia il “collasso del sistema-accoglienza in Italia”
A Milano contestazione studentesca a Valditara per la targa a Ramelli
Brescia: sabato partenza collettiva in treno verso il corteo “Dax Resiste” a Milano
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
13 marzo 1977: carri armati a Bologna e i funerali del compagno Francesco Lorusso
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