Palestina: il genocidio avanza, le Flotille pure.
Brescia: ancora perquisizioni dopo lo sciopero generale del 22 settembre. Oggi conferenza stampa: "non abbiamo paura, andiamo avanti". Cariche e fermi a Verolanuova contro picchetto Si Cobas
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BRESCIA - Apriamo con una notizia di pochi minuti fa, che riprendiamo dal sindacato di base e conflittuale Si Cobas e che riguarda Brescia:
“ATTACCATO OGGI IL PRESIDIO FUORI LA SICPA!!
Siamo a Verolanuova, provincia di Brescia. Al 5° sciopero degli operai per contrastare le politiche di licenziamento dei padroni, le forze dell’ordine hanno attaccato, provato a sgomberare il presidio e mandando all’ospedale 4 solidali fra cui 3 donne, e letteralmente ammanettato e arrestato altri 4 compagni, di cui uno in stato di fermo con accuse gravissime!
La presenza solidale dei compagni del Coordinamento di Piacenza ha visto un’escalation criminale della repressione, figlia di tutte le politiche di guerra ai lavoratori/trici, di guerra agli sfruttati e di guerra interna condotta dalle istituzioni e dai datori! Non possiamo non rispondere se non con la lotta e la solidarietà a questo disegno padronale che vuole i lavoratori/trici, silenti, licenziati e massacrati!
La lotta non si processa. Solidarietà agli aggrediti e compagni in questura!
SUBITO LIBERI”.
BRESCIA - Collettivo Onda Studentesca, Magazzino 47 e Associazione Diritti per Tutti hanno tenuto un’affollata conferenza stampa lunedì 29 settembre al centro sociale Magazzino 47 di Brescia per denunciare le perquisizioni ai danni di giovani e giovanissimi che avevano partecipato allo sciopero generale di lunedì 22 settembre, quando a Brescia 20mila persone hanno riempito le strade sia al mattino che alla sera per la Palestina libera, contro il genocidio e l’occupazione per mano israeliana, oltre che contro le complicità occidentali – e italiane in particolare – sul fronte diplomatico, politico, economico e bellico con Tel Aviv.
Durante il corteo serale c’erano state cariche e lacrimogeni di polizia contro il corteo, all’altezza di piazza Repubblica, per bloccare l’intenzione della manifestazione di andare verso la stazione ferroviaria. In quell’occasione numerose le persone rimaste ferite per le manganellate, a partire da giovanissime e giovanissimi, anche minorenni.
In risposta, sia all’alba di domenica 28 settembre che in quella di lunedì 29 settembre ci sono state numerose perquisizioni, oltre all’annuncio di vari provvedimenti amministrativi da parte della Questura, tra avvisi orali, fogli di via e “Daspo fuori contesto”, quelli che consentono di vietare la partecipare…alle manifestazioni sportive.
In conferenza stampa si è parlato di almeno 7 perquisizioni accertate tra compagne e compagni, con un particolare accanimento nei confronti di studentesse e studenti, appena maggiorenni, facenti parti del Collettivo Onda Studentesca.
Radio Onda d’Urto vi propone l’audio integrale della conferenza stampa
100 PIAZZE PER GAZA - Sempre da Brescia, dove domani - martedì - parte l’appuntamento locale dentro “100 Piazze per Gaza”, mobilitazione permanente verso la manifestazione nazionale del 4 ottobre a Roma lanciata da Usb insieme a Global Movement for Gaza, Movimento studenti palestinesi in Italia, Udap, Gpi, Api e Comunità palestinese in Italia.
Martedì 30 settembre l’iniziativa prenderà il via anche a Brescia. A partire dalle ore 10 verrà allestita una tenda in piazza Duomo che resterà a disposizione di ogni iniziativa per Gaza fino a venerdì 3 ottobre.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, Dario Filippini portavoce dell’Usb Brescia
GAZA - Israele accelera il genocidio contro la popolazione palestinese di Gaza. Solo oggi, 33 i morti ammazzati, con 200 feriti. Il bilancio ufficiale sale a oltre 66mila palestinesi uccisi per mano israeliana dal 7 ottobre di 2 anni fa, 170mila i feriti; dati comunque assolutamente parziali, visto che nessuno sa quanti morti ci siano sotto le macerie o per la mancanza di cibo e cure. Proprio le strutture sanitarie oggi nuovamente sotto le bombe, in particolare il complesso medico di Al-Shifa a Gaza City, oltre al campo profughi di Al-Shati, a ovest della città sotto attacco diretto e a rischio invasione, ormai da diverse settimane sotto invasione.
Nel resto della Striscia Israele continua a rubare terra palestinese, come conferma l’Onu. Per il vice coordinatore speciale in Medio Oriente, Ramiz Alakbarov, “dopo 23 mesi, la situazione umanitaria a Gaza ha superato il punto di rottura. L’aumento degli ordini di evacuazione di massa dell’Idf e l’espansione delle zone militarizzate israeliane hanno spinto le persone a rifugiarsi in meno del 14% della Striscia”.
WEST BANK - I militari di Tel Aviv hanno colpito anche in Cisgiordania, vero obiettivo della destra fascista colonica, che controlla il governo di Netanyahu. Rapiti 20 cittadini nei governatorati di Ramallah e al-Bireh, tra cui un bambino. Sono almeno 10mila i prigionieri politici palestinesi solo in Cisgiordania, dove resta chiuso da quasi una settimana il ponte di Allenby, unico collegamento con la Giordania.
CASA BIANCA - Sul fronte internazionale, a Washington il faccia a faccia tra Netanyahu e Trump, che fa sapere – per l’ennesima volta – di ritenere “vicinissimo un accordo su Gaza”. Nel momento in cui scriviamo, non è ancora iniziata la conferenza stampa, inizialmente prevista per le ore 19 (in Italia).
FLOTILLA - Dalla terra al mare, dove non si ferma il viaggio della Global Sumud Flottilla. Le imbarcazioni, con a bordo 530 persone – 40 sono di nazionalità italiana – da 44 Paesi differenti sono a 300 miglia nautiche dalla Striscia, mercoledì saranno nella cosiddetta zona di intercettazione e giovedì nelle acque palestinesi. “Corrono rischi elevatissimi” è tornato a dire il ministro della difesa Crosetto, mentre Tel Aviv parla in continuazione di una “provocazione al servizio di Hamas”, aggiungendo oggi la volontà di “evacuare in sicurezza” - ossia deportare – le persone a bordo per rimpatriarle, a eccezione di chi ha partecipato ad altre missioni, che rischiano invece non solo l’incolumità ma pure pesantissime pene detentive.
Tra loro anche Tony La Piccirella, di cui vi proponiamo l’audio, direttamente dalla Global Sumud Flotilla in mezzo al Mediterraneo:
Alle spalle della Global Sumud Flotilla, altre imbarcazioni avanzano, verso Gaza. Sono quelle - una dozzina - di Thousand Madleens to Gaza e Freedom Flotilla Coalition, partite dai porti di Otranto, in Salento, e di Catania, in Sicilia.
Dagli equipaggi in mare…a quelli di terra. In primo fila, al riguardo, restano i portuali. A Livorno Usb e Cgil bloccano la Darsena Toscana per fermare la nave Zim, compagnia di bandiera israeliana in rada appena fuori dallo scalo in attesa, in teoria, di attraccare nelle prossime ore. Presidio no stop pure al porto di Taranto, davanti a Eni, che continua a voler utilizzare lo scalo pugliese per rifornire di greggio l’aviazione militare di Tel Aviv, impegnata a “spianare” l’intera Striscia di Gaza.
Via inoltre a diverse occupazioni per la Palestina in diverse scuole superiori di Roma e Torino, dove oggi è stato interrotto il Consiglio comunale da esponenti di Usb e Pap, che dalla balconata hanno sventolato bandiere palestinesi, chiedendo che “s’interrompa ogni tipo di accordo e di relazione con Israele, l’embargo totale”. Da Torino a Nerviano, Milano, dove 7 attiviste di Palestine Action si sono incatenate alla Leonardo, bloccando l’ingresso principale prima di venire identificate dai carabinieri.
Su Radio Onda d’Urto puoi anche ascoltare:
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
29 settembre 1944: inizia la strage nazifascista di Marzabotto (Bologna).