Palestina. Il piano israeliano "Carri di Gedeone"? Occupare, deportare, affamare
Secondo giorno a Brescia di Tenda Solidale per Gaza I Lavoro: vertenze, lotte, stragi quotidiane I Bonifiche ambientali al palo: il caso Caffaro I India e Pakistan: pericolosa escalation militare
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Le trasmissioni, intanto, proseguono sulle nostre frequenze: alle ore 20 La chitarra e il potere. Storie e autori delle canzoni politiche e di protesta in Italia e nel mondo; alle 21 Tracce; alle 23 Rusty Cage; infine, alla mezzanotte, la replica di Navdanya.
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PALESTINA - Corsa contro il tempo a Gaza per un’intesa, parziale, "prima della visita in Medio Oriente di Trump (dal 13 al 16 maggio). Si stanno facendo tentativi disperati per la liberazione di alcuni ostaggi in cambio di giorni limitati in cui consegnare cibo". Così fonti palestinesi vicine ai negoziati, guidati da Egitto e Qatar.
La visita di Trump nella regione, da martedì, potrebbe essere quella del via libera Usa all’operazione israeliana “Carri di Gedeone”, il piano criminale per annettere definitivamente Gaza attraverso un’invasione via terra di larga scala con deportazione totale dei palestinesi in qualche campo di concentramento a sud, in totale balìa degli occupanti, mentre la Striscia verrebbe consegnata postinvasione a Washington per un non meglio precisato “governo temporaneo”. Stasera sul piano Netanyahu riunione a porte chiuse del Consiglio di sicurezza Onu, a cui oggi oltre un centinaio di realtà sociali, ong e associazioni della società civile palestinese e di diversi Paesi arabi chiedono oggi “azioni precise e immediate” in un appello internazionale.
La traduzione in italiano dell’appello, a cura di Radio Onda d’Urto:
A Gaza intanto l'esercito israeliano prosegue il genocidio. Sale a 49 il bilancio delle vittime nelle bombe di ieri su una scuola-rifugio per sfollati ad al-Bureji. Per le truppe di occupazione - ovviamente - si trattava di…un centro militare di Hamas. Oggi i raid israeliani hanno ucciso ben 92 persone, oltre una trentina solo ad Al Rimal, colpendo un ristorante e un mercato popolare. Tra i morti anche due giornalisti, Nour Abdu e Yahya Sobeih, i numero 218 e 219 dei reporter ammazzati da Tel Aviv. Altre vittime a Khan Younis, Gaza City e Jabalia. Salgono così a 52.653 i morti, ufficiali, dal 7 ottobre 2023 a oggi per il genocidio impunito. 119mila i feriti, lasciati di fatto senza assistenza sanitaria, visto il collasso della rete ospedaliera.
Sulla Palestina diversi gli approfondimenti di Radio Onda d’Urto:
L’analisi del piano israeliano “Carri di Gedeone” con la giornalista Alessandra Fava;
L’aggiornamento con la Tenda della Solidarietà agli Spedali Civili di Brescia dei Sanitari per Gaza;
L’aggiornamento sul processo a L’Aquila contro tre compagni palestinesi, Anan, Mansour e Alì;
LOTTE OPERAIE - Non si fermano le uscite cosiddette volontarie – licenziamenti mascherati - dagli stabilimenti di Stellantis. Oggi a Melfi 500 esuberi, dopo i 300 di Pomigliano e i 50 di Pratola Serra, pochi giorni fa. Il tutto mentre Stellantis resta senza Ad e senza piano industriale. La Fiom chiede quindi “un confronto vero a Palazzo Chigi con Elkann e un accordo per l’occupazione e il futuro dell’automotive”
Ancora lavoro. Filt Cgil e aziende in appalto delle consegne Esselunga hanno firmato un accordo provvisorio. I lavoratori in sciopero per ora rientrano al lavoro, attendendo l'esito della trattativa nazionale. L’accordo prevede il riconoscimento di 250 euro netti una tantum e incontri fino a giugno con l’obiettivo di risolvere le questioni che rimangono aperte. “Rimaniamo pronti a riprendere la mobilitazione se gli incontri non porteranno ai risultati che chiediamo”, fa sapere la Cgil. Dal tavolo Esselunga Radio Onda d’Urto ha sentito Agostino Mazzola, Filt Cgil Lombardia:
Sempre lavoro, con la strage quotidiana di chi è costretto, per vivere, a inseguire un salario. È ricoverato in condizioni gravi un operaio di 23 anni precipitato da 10 metri mentre lavorava su un tetto a San Cataldo, Caltanissetta. Soltanto ieri un 24enne imbianchino bresciano, nato in Kosovo e residente a Rovato, ha perso la vita precipitando da 12 metri mentre lavorava a Milano a Lambrate, in zona Città studi.
BONIFICHE - Ambiente e bonifiche, sempre più in stallo. Dei 148mila ettari di aree inquinate in 41 Siti d’interesse nazionale (SIN), solo il 6% è stato bonificato. Sul fronte falde acquifere, il dato è ancora più eloquente: 2%. A lanciare l'allarme è il report "Le bonifiche in stallo" di Legambiente e della campagna di varie realtà associative "Ecogiustizia subito” che parlano di "gravi ritardi negli iter amministrativi" e "una media bassissima di ettari bonificati all'anno". Caso emblematico è quello del Sin Caffaro, Brescia. “Il destino dell’area Caffaro – dice Legambiente - è cruciale per la credibilità delle politiche ambientali, ma il governo italiano non sembra recepire questa priorità, a partire dalla mancata riconferma del commissario straordinario Mauro Fasano”, la cui ri-nomina è ferma da mesi in qualche ufficio a Roma.
La voce, su Radio Onda d’Urto, di Danilo Scaramella, Legambiente Brescia:
KASHMIR - Il premier del Pakistan, Sharif, ha annunciato che le forze armate sono 'autorizzate a intraprendere azioni corrispondenti' agli attacchi dell'India, con una 26 vittime nei raid contro 9 installazioni militari definite genericamente “terroristiche”. Islamabad ha già sparato colpi d'artiglieria nel Kashmir conteso, con 12 morti, ma ora ventila la possibilità di un attacco su larga scala. Si attende quindi di capire cosa accadrà al calare del sole, dopo 2 settimane di schermaglie più o meno intense, ogni notte, tra militari di New Dehli e Islamabad; un conflitto pluridecennale che è tornato a incendiarsi dal 22 aprile, quando un gruppo di separatisti del Kashmir – foraggiati dal Pakistan, per l’India - ha ucciso 25 turisti indiani.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
7 maggio 1972: morte in carcere a Pisa dell’anarchico Franco Serantini.